« Ehi Peter, oggi ci farai l'onore di tirare fuori lo Ierax? » domandò Miro, mentre passava un arma al giovane del gruppo.
Taylr, se non si sbagliava.
« Scordatelo, è una battuta di caccia terrestre, basta il Kuprino. »
L'Oracolo sbuffò, per poi continuare a frugare nella cassapanca.
Se non andava errando gli Ierax erano delle navi da guerra utilizzate dal apparato militare del loro mondo. Valutando la foto che aveva trovato nella sua stanza, non le sembrava strano. L'unica cosa che non le tornava era perché lo utilizzasse per delle operazioni non richieste dal governo.
Miro attirò la sua attenzione e le prose una pistola. Era diversa da altre che aveva visto. Il corpo era metallico e presentava due strani cilindri metallici ai lati. Inoltre, dopo di essi, la canna presentava un apertura, sui cui lati c'erano due bottoni metallici uno di fronte all'altro.
« A cosa serve? » chiese prendendola in mano.
Contro ogni aspettativa era abbastanza leggera, nonostante il materiale di rivestimento.
« Quelli che dobbiamo fronteggiare oggi non sono semplici Sogni. A differenza degli altri sono stati corrotti e possono non essere tanto collaborativi nell'entrare nei contenitori », iniziò a spiegarle Miro, « Queste armi sparano una scarica di energia capace di immobilizzarli per un certo limite di tempo.»
Le indicò una piccola manopola posta sul retro dell'arma. « Con questa regoli il voltaggio della scarica. Ora, che è sulla linea rossa significa che è spenta. Attenta a prendere bene la mira: se colpisci una persona rischi di farle perdere i sensi. »
Annuì ed infilò l'arma nella sua borsa a tracolla. Fortunatamente era abbastanza piccola e ci stava al suo interno.
« Ancora una cosa... ti dispiace se apportiamo delle modifiche al tuo fucile? »
Ora che ci pensava, sin da quando era stata liberata da Peter non l'aveva più visto. Probabilmente l'avevano conservato gelosamente loro.
« In che senso? » chiese.
« Possiamo renderlo in un arma simile a questa, se ti è più comodo di una pistola. Il nostro Tyler è un genio in queste cose. »
Lanciò un rapido sguardo al giovane, che abbassò il capo, imbarazzato da quel complimento.
« Non sarebbe male. » ripose, per poi avviarsi verso la sua motoretta.
Aprì lo sportello e poco dopo fu raggiunta da Peter.
« Ti posso parlare un secondo? » le chiese, facendo un cenno con la testa verso l'apertura del garage.
Accettò la proposta, valutando che potesse riferirle qualcosa di utile per il loro incarico.
Camminarono tra le motorette parcheggiate, finché la luce del sole non l'abbagliò. Man mano si abituò a quella repentina luminosità e davanti a lei si presentò il verde prato che circondava la locanda. Con un tempo simile almeno si sarebbero risparmiati di incrociare banchi di nuvole.
« È la tua prima volta, quindi non fare azioni avventate e lasciati guidare da Lynn. So che è solo un'apprendista, ma proprio per questo vi manderò nella zona meno infettata dai Sogni corrotti. » iniziò a spiegarle Peter.
« Non è un po' avventato? Non sarebbe meglio mettermi in coppia con qualcun altro? » domandò.
L'uomo sospirò, per poi alzare lo sguardo verso il limpido cielo azzurro.
« So che dirlo suona strano, ma una coppia deve principalmente essere bilanciata, le capacità vengono dopo. Se una coppia è sbilanciata, gli influssi negativi dei Sogni corrotti possono influenzare le Anime dei due, creando non pochi problemi. Mentre, nell'altro caso, i due membri possono sostenersi a vicenda. » le spiegò Peter.
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Cacciatori di Sogni - VUOTO (I) (IN REVISIONE)
FantastikEsiste un mondo lontano dove cielo e terra si confondo, dove esistono città sospese e dove diverse razze hanno imparato ad adattarsi ai vari ambienti. Anzi, in realtà esistono due mondi, uno sopra l'altro, separati da un ponte di luce e di energia c...