PROLOGO

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Ero solo una bambina, quando la mia vita è stata completamente devastata da uno degli eventi più traumatici che possano capitare. Ero sempre una bambina quando il fuggire e il nascondersi sono diventati il mio pane quotidiano, un pane così amaro che ho dovuto ingoiare senza potermi ribellare.

Mi sentivo e mi sento inutile, colpevole, perché infondo ancora oggi, a dieci anni di distanza, non riesco a liberarmi dal peso opprimente che tutto questo sia successo solo ed esclusivamente per colpa mia.

Nel corso del tempo, molte persone hanno provato ad aiutarmi e per un po'ho anche creduto di esserci riuscita a superare i miei traumi infantili, ma il macigno dei ricordi, ha giocato sempre a mio sfavore e non si può combattere ad armi pari contro di esso.

«Tesoro, a cosa pensi? Va tutto bene?»

Mi volto per guardare gli occhi limpidi di mia nonna che mi scrutano con preoccupazione.

«Nonna, voglio essere sincera con te...» le dico, per poi avvicinarmi e prendere le sue mani nelle mie «...non va affatto bene, ma vivo con la speranza che d'ora in poi avrò una vita normale anche io» le sorrido e in cambio ricevo una delle sue carezze confortevoli.

«Anche se mi mancherai da morire, ne sono sicura, tesoro mio.»

Lasciare il mio paese, credo fosse l'ultimo dei miei pensieri, o meglio, si può dire che fino al giorno in cui mi è stato quasi imposto, non ho mai creduto neanche nell'ipotesi di poterlo fare. Ma ora che mi trovo qui, all'aeroporto di Malpensa, con una valigia tra le mani che contiene quel che resta della mia vita, volendo o non volendo devo farmene una ragione.

«Mi mancherai anche tu nonna, non puoi capire quanto. Tu e il nonno siete tutto ciò che mi resta. A proposito, non appena mi sarò sistemata, ti chiamerò per sapere delle sue condizioni.»

«Va bene tesoro, ma non stare in pena per lui. Il nonno è forte lo sai» mi dice, con in volto il suo solito sorriso genuino.

Non faccio in tempo a risponderle, che dagli auto-parlanti, viene dato l'ultimo avviso per il mio aereo ed io senza pensarci più di tanto, stringo mia nonna a me più forte che posso e lei ricambia la mia stretta.

«A presto nonna» le dico cercando di trattenere le lacrime.

«A presto amore.»

Mi avvio verso il mio gate, colma di paure, ma anche di speranze.

Londra, riuscirà a curare le mie ferite? Riuscirà a fare in modo che io dimentichi e che riesca quantomeno a trovare un piccolo pezzo di felicità?

Sono tante le domande che rivolgo a me stessa e non ho neanche una risposta a nessuna di essa, ma una cosa è certa: mi metterò in gioco al 100% per riuscirci, sempre che Dio mi aiuti.


ANGOLO AUTRICE

CAPITOLO REVISIONATO IN DATA 03/09/2018

"OGNI FATTO O PERSONA DI QUESTA STORIA SONO PURAMENTE FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE, TUTTI I DIRITTI DI QUESTA STORIA SONO RISERVATI, VI RICORDO CHE COPIARE È REATO E PUÒ ESSERE PUNITO LEGALMENTE"

Ragazze da qui in poi comincerà la mia storia, mi farebbe molto piacere ricevere la vostra opinione man mano che la storia va avanti, potreste inoltre darmi farmi domande, prometto di rispondervi nel minor tempo possibile..
PS. Ho creato un cast più avanti... ognuno è libero di non guardarlo e continuare a giocare con la propria immaginazione.
Vi ringrazio in anticipo❤️❤️❤️ buon proseguimento e baciuzzi a tutti❤️❤️

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