45. NON DEVI DIRGLIELO

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⭐️ Ragazzi questo capitolo è un po' particolare, vi prego di non fare spam nei commenti, cioè, commentate pure, ma cercate di non fare riferimenti espliciti su ciò che succederà, grazie.
E non dimenticate di leggere l'angolo autrice a fine capitolo, ho una bella notizia da darvi. 😘⭐️

LARA POV
Sentire il proprio cuore in maniera così chiara non è mai una cosa buona, la maggior parte delle volte a me capita quando sono spaventata o peggio, quando sto per svenire. Ho ancora lo sguardo puntato verso la porta dalla quale poco fa Nathan è corso via incazzato come un diavolo e non riesco a rimettere in ordine i pensieri. Sento la voce ovattata di Nina chiamare il mio nome, mi volto e incontro i suoi occhi azzurri

«Dannazione Lara, hai le labbra nere»

Si allontana un attimo e bagna della carta, per poi tornare nella mia direzione a tamponarmi la fronte. Ricomincio a sentire il contatto con la realtà, la vista che fino a poco fa era oscurata pian piano torna alla normalità e l'espressione di Nina pare rilassarsi un attimo...

«Ti prego dimmi che stai bene»

Un forte dolore invade il mio osso sacro e mettendo a fuoco lo spazio circostante, mi rendo conto di essere seduta sul pavimento con le spalle appoggiate alle mattonelle del bagno. Sono svenuta? Ma come diavolo è possibile? L'attimo prima  ero in piedi e l'altro mi ritrovo sul pavimento, non è possibile. Cerco di alzarmi, ma Nina me lo impedisce...

«Stai giù tesoro, sei ancora troppo debole»

«Cosa è successo?»

Mi sento poco meglio, ma resto stordita, devo aver avuto un calo di pressione improvviso, altrimenti non so come spiegarmelo...

«È successo in un secondo, sei caduta di culo per terra Lara, non ho avuto neanche il tempo di aiutarti»

Sono confusa, ma pian piano tutte le informazioni utili tornano a spingere contro la mia testa...

«Tu...tu...»

Nel frattempo Mark arriva nella stanza allarmato e una volta dentro si abbassa immediatamente nella nostra direzione...

«Porco cane... è stato Nathan?»

Il suo viso è smarrito, sono sicura che se gli dicessi che Nathan mi ha fatto del male, ne uscirebbe distrutto, tiene tanto a lui, ma non credo che sorvolerebbe la violenza su una donna. Distratta dalla sua espressione sconvolta, quasi mi dimentico quello che stavo per dire a Nina...

«Nina...tu... voi... l'avete chiamato voi?»

I due ragazzi, chiaramente colpevoli, si scambiano uno sguardo che non saprei definire...

«Si Lara sono stata io, Mark mi ha solo appoggiata, volevo solo che voi due, insomma tornaste ad essere... semplicemente voi due »

Quelle parole e questo modo di agire a qualcuno potrebbero fare tenerezza e potrebbero addirittura apprezzarli, io invece mi sento tradita, si proprio cosi, tradita dalla mia migliore amica che mi ha rimessa nella condizione di stare male. Ormai stabile mi alzo in piedi con l'aiuto di Mark e mi poggio con una mano a quel muro che per oggi ne ha subite anche troppe...

«Tu non avevi nessun diritto di farlo Nina e tu Mark non dovevi supportarla in questa follia»

Nina pare colpita dalle mie parole, ma cerca di non farci caso avvicinandosi a me, ma io con uno sguardo per niente benevolo le intimo di non avvicinarsi...

«Lara volevo solo aiutarti»

«Mi vedi stare meglio? Nina tra me e Nathan è finita, facciamocene tutti una ragione e vi prego di non immischiarvi più nella mia vita vi prego»

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