LARA POV
Mi dirigo al Silver per chiarire una volta per tutte i miei sentimenti nei confronti di Nathan, sotto consiglio di Nina. Mi sono preparata un discorso e credevo di averlo imparato a memoria, ma ogni volta che provo a ripeterlo ad alta voce o nella mia mente dimentico tutto, la vedo dura, veramente dura per non parlare del fatto che sono tesa come una corda di violino e le mani non smettono di tremarmi. Ad essere totalmente sincera non saprei neanche come calmarmi, poi essere su questo taxi e avere la sensazione di non arrivare mai mi innervosisce ancora di più.
Dopo pochi minuti che a me sono sembrate ore mi ritrovo fuori al Silver, la musica si sente anche da fuori, segno che Raoul sta dando il meglio di se.
Appena entrata vengo accolta da una serie di sguardi a dir poco accattivanti che mi fanno venire voglia di scappare a gambe levate, ma ostinata nel voler affrontare questa situazione entro a testa alta e mi dirigo a passo svelto verso l'ufficio di Nathan, ma vengo bloccata dalla voce di una mia ex collega...<< Lara dove credi di andare?>>
Mi blocco e mi giro nella sua direzione...
<< Jane non devo darti alcuna spiegazione, Sto andando da Nathan>>
<<Lara lui non vuole essere disturbato>>
<<Non mi interessa>>
Mi volto e senza darle il tempo di controbattere mi avvio verso l'ufficio. Una volta fuori inizio a pensare se sia il caso di bussare,ma non lo faccio, devo dimostrargli di essere determinata come non mai, così entro di botto nella stanza...
<<NATHAN IO...>>
Ma di Nathan neanche l'ombra. Come diavolo è possibile? Da come ha parlato Jane mi sembrava ovvio che ci fosse. Che qualcuno l'abbia avvertito della mia presenza? L'unica cosa che so è che restare in questa stanza non porterà risposte alle mie domande. Mi avvio verso la sala principale e inizio a guardarmi intorno. Questa sera c'è il pienone ed è difficile riuscire a muoversi, ma sollevando lo sguardo noto Raoul nella sua postazione, lo osservo per un pó finché non solleva lo sguardo come se avesse percepito la mia presenza e mi regala un sorriso da mozzare il fiato per poi farmi segno di raggiungerlo. Per evitare di passare tra quella marmaglia faccio il giro e lo raggiungo dalle spalle...
<<CIAO RAOUL>>
Grido per farmi sentire...
<<CIAO LARA, COME STAI?>>
<<INSOMMA POTREBBE ANDARE MEGLIO, TE INVECE>>
<<BEH GUARDAMI... STO DA DIO, COME MAI SEI QUI?>>
Questo ragazzo riesce a fare due cose contemporaneamente come niente fosse, parla con me e muove quei macchinari come se fossero giocattoli...
<<Beh sai io... sto cercando Nathan>>
<<COME? NON HO CAPITO>>
<<STO CERCANDO NATHAN>>
Si volta nella mia direzione con uno sguardo strano...
<<VOI DUE STATE ANCORA INSIEME?>>
<<SI... BEH NO... CIOÈ NON LO SO, MA CREDO DI SI>>
Ripeto la sua espressione è troppo strana, punta lo sguardo in un punto della pista e curiosa giro il volto per capire il soggetto del suo interesse, ma vengo bloccata dalla sua mano sul mento che mi impedisce di voltarmi...
<<NO LARA GUARDA ME>>
Il cuore comincia a palpitarmi in allarme alle sue parole e ostinata come sono gli tolgo la mano dal mio viso e mi volto nel punto dove si era soffermato poco prima. Nella confusione solitamente non riesci mai a soffermarti in un punto fisso, ma i miei occhi sono attratti inesorabilmente da lui e in un attimo mi cade il mondo addosso. Nathan balla con la bionda del ristorante in maniera così ravvicinata da rivoltarmi lo stomaco, lei gli da le spalle e si struscia sul suo corpo, lui le accarezza i fianchi con la mano destra e con la sinistra le sposta i capelli e le libera il collo per poi lasciarle un bacio ad un centimetro dall'orecchio. Sono letteralmente distrutta, non riesco a credere ai miei occhi, come ha potuto farmi una cosa del genere? Sono paralizzata sul posto ma non posso permettergli di umiliarmi in questo modo. Non ho il tempo di fare il giro così salto dal piccolo palchetto alto poco più di trenta centimetri e sorpassata qualche coppia mi ci piazzo davanti...
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La Voce Del Peccato
Romance[COMPLETATA] (IN REVISIONE) Lara Ferrari è una ragazza italiana apparentemente normale, ma la verità è che custodisce dentro di se un dolore passato così grande da averle reso la vita un vero e proprio tormento. Lei fugge... fugge da quando era sol...