spesso penso
a come sarebbero andate le cose
se mi fossi comportata diversamente.
se invece di ascoltare mia madre,
fossimo stati su quella panchina
più a lungo
a baciarci
e a sussurrarci
"dove sei stato tutto questo tempo?",
ma poi penso a quel bacio fugace,
dato pochi secondi prima
di andare via,
sia stato il bottone di avvio
della mia intera vita:
in quel bacio erano racchiuse tutte
le mie paure,
insicurezze
e delusioni.se quando
siamo stati settimane senza sentirci
io non ti avrei afferrato la mano
e detto "perché ci stiamo comportando in questo modo?" e avrei aspettato una tua prima mossa;
ma poi penso all'attimo dopo in cui le tue labbra si incurvarono in un sorriso per poi allacciare la tua mano alla mia e dire "adesso siamo qui, tutto il resto non importa".se quando
ci saremo dovuti vedere,
io stavo cercando di farmi bella per te, ero pronta, tutto stava andando alla perfezione, ma poi inizia a piovere come mai prima e non ci siamo potuti vedere in alcun modo.
Ma poi penso,
al modo che hai insistito
per incontrarci, testardo com'eri.
"Costringi i tuoi, fatti portare qui da me. Poi andiamo in un bar, o qualsiasi cosa abbia una tettoia! Ma ti prego, ho un bisogno disperato di vederti."Poi, infine, mi chiedo
se ci dovessimo rincontrare
tra un decina d'anni o meno,
entrambi cambiati,
sia fisicamente
che caratterialmente,
tu ti innamoreresti di me?
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Le parole che non ti ho detto
PoetrySono un'adolescente come tanti, ma allo stesso tempo come nessuno. Ho un nome ebreo, sono maggiorenne, ho un posto in cui vivere ed a tavola c'è sempre qualcosa da mangiare, fin qui posso considerarmi più fortunata rispetto i due quarti della popola...