Unknown: Zayn?Zayn: Sì?
Unknown: Sono Lottie. Ti disturbo?
Zayn si acciglia; si domanda distrattamente come abbia fatto Lottie a recuperare il suo numero, ma realizza non essere poi così importante. È il fatto che lei gli abbia scritto, è il fatto che sia la sorella di Louis a cercarlo e non Louis stesso. Il fatto che abbia cercato lui e non Harry. Questo è il fatto fondamentale.
Zayn: No, no. Che è successo? Tutto bene?
Sì affretta a digitare quindi; il cuore in gola e una sensazione spiacevole a farsi strada dentro di sé. Non sente né vede Louis da quasi due settimane, tre a voler essere precisi. Non ha mai avuto il coraggio di scrivere ad altri della famiglia per non risultare invadente, ha deciso di dargli il suo spazio ed essere paziente, ma ora che ha ricevuto il messaggio di Lottie non è più sicuro che sia la cosa giusta da fare. Perciò, mentre Lottie sta scrivendo..., secondo WhatsApp, Zayn si infila nel primo paio di pantaloni della tuta che trova a portata di mano; aggiunge un maglione e si sciacqua velocemente il viso. Non ha bisogno di dire a sua madre dove sia diretto, quando si butta letteralmente fuori dalla propria stanza, poi in corridoio, e infine sul pavimento per mettere le scarpe. Non le allaccia nemmeno, non quando la priorità sono le maledette chiavi della macchina che, maledizione!, non sono mai nella ciotola nell'entrata.
Quando le trova — nel solito giubbino di pelle che indossa da quando aveva sedici anni - tira un sospiro di sollievo.
Quando legge il messaggio di Lottie, invece, impreca.Lottie: Uhm, non lo so. Non esce dalla sua stanza da quando abbiamo fatto il funerale alla mamma. Non parla nemmeno e non risponde al telefono. Non so se chiamare Haz, non so se andare da Boobie. Non so cosa fare, Z. Nemmeno papà è riuscito a convincerlo a uscire... dicono tutti di aspettare che si riprenda da solo, ma io non riesco. Ho bisogno del mio fratellone, Zay. E non so chi chiamare per avere uno straccio di aiuto...
Probabilmente quando digita la risposta, Zayn non ha nemmeno finito di leggere il messaggio. Gli sono bastate le prime due righe per capire che Louis si è interrotto.
• • • •
Deve chiedere una forcina a Lottie, perché quello stronzo ha chiuso la porta e lasciato dentro la chiave. E non risponde a nessuno, non ha risposto nemmeno a lui. Non importa quanto abbia gridato, quanto abbia minacciato di chiamare Harry o i pompieri o l'ambulanza. Non un rumore dall'interno e Zayn è preoccupato. Cosi preoccupato che gli tremano le mani mentre traffica con la serratura nel tentativo di sbloccarla.
Quando ci riesce, tira un sospiro di sollievo. La stanza è un disastro, c'è puzza di chiuso e di qualcosa di sgradevole che non riesce a decifrare - o meglio, riesce, ma non vuole pensarci o averne la conferma. Cerca di evitare di posare lo sguardo sulle foto rovesciate a terra, sui cocci di vetro delle cornici e su tutto quanto sia ormai riverso sul tappeto — una vita di ricordi calpestata con rabbia.
Louis è sepolto sotto una montagna di coperte, freddoloso come suo solito, e sta dormendo.
Almeno è vivo, pensa con sollievo, mentre avanza un paio di passi dentro la camera. Richiude la porta alle proprie spalle il più silenziosamente possibile e si avvicina al letto, sedendosi su di un lato e scoprendogli il viso.
Sussulta quando realizza che Louis non sta dormendo. Louis è sveglio e gli sta rivolgendo uno sguardo colmo di dolore. Uno sguardo tradito.
Zayn prova una fitta al cuore. E dovrebbe dire qualcosa, dovrebbe fare qualcosa; Lottie non lo ha chiamato perché si mettesse a fare a gara di sguardi. Eppure, Zayn realizza in quel momento di non sapere cosa fare. Non ne ha idea.
Come si prende un Louis distrutto e interrotto? Come si sistema il suo cuore spezzato? Come si riempie la sua solitudine? Come si cancella la sua sofferenza?
Poi è un attimo: Louis emette un mugolio e si rannicchia su se stesso, stringendo i pugni accanto al viso. Affonda sotto le coperte, stringe le palpebre e la stanza si riempie di singhiozzi dapprima sommessi e poi sempre più forti e sempre più disperati.
Zayn a malapena ha il tempo di registrare cosa stia succedendo prima che quel pianto si trasformi in un vero e proprio coro di grida piene di dolore e di rabbia e di solitudine. Il volto di Louis che si infiamma, diventa quasi viola da tanto che grida e grida forte; Zayn ha paura che esploda. E non sa cosa fare, e Louis ha appena perso la testa, e Zayn può sentire ogni singola parte di quel ragazzo cadere al suolo, andare in pezzi assieme a ogni progetto che aveva costruito con Jay. Assieme al suo futuro.
Zayn, per la prima volta, ha paura. Si sente impotente. Teme che Louis finisca per farsi del male. Tanto male, più male di quanto stia già.
Zayn ha bisogno di aiuto.
No, non è così.
Louis ha bisogno di aiuto.
Louis ha bisogno di Harry.
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Lonely Flowers ⚓︎ l.s.
ФанфикLa solitudine è una brutta bestia, Harry e Louis lo sanno bene. [ATTENZIONE: questa storia sarà composta solo ed esclusivamente da chat, ovviamente scambiate fra i due personaggi e sarà scritta in collaborazione con @Nameless_Sam]