Sono passati circa due giorni da quando abbiamo dormito con i nostri amici.
E da quel bacio.
È stato divertente, non considerando il fatto che non abbiamo dormito e ne tanto meno smesso di ridere alle stupide battute che si rilanciavano Stefan e Alvaro, le loro solite battute squallide senza un briciolo di senso logico.Siamo in un nuovo Locale, "Stelle e lune" nessuno lo chiama con il suo nome intero, viene nominato più comunemente "B and V", è molto conosciuto come casinò per la sua parentela familiare collegata ai proprietari del "Casinò Monegasco Villeger", non so cosa trovino di speciale nel spendere svariati soldi in giochi d'azzardo.
Entriamo dentro con un certo stile, raffinato ed elegante, come al solito la signorina seduta su uno sgabello nero e argentato chiede documenti e tutto per confermare l'età, come se non si vedesse che tutti superiamo i 18 anni!.
Le pareti sono nere con un "Distacco" di cartongesso bianco che richiama un bordeaux molto scuro e intenso, tutti si perdono nell'immenso casino dominato da nero e bordeaux, molto elegante, raffinato dà quel tocco di lussuria che ad un casinò sta d'incanto, seguo la possente figura di Stefan avanzare verso uomini d'alta cultura, abbigliamento non male, uno di questi uomini poggia delicatamente la sua sigaretta ormai alla fine e lascia uscire dalle sue labbra secche la nube di fumo che si sospendendo nell'aria perdendosi completamente, rilasciando quell'odore nella stanza.
-"Può bastare per oggi. Neggy, Xeno è stato un piacere giocare con voi in questa giocata di Poker, prendo le mie Fiches" L'uomo saluta cordialmente i suoi due coetanei, afferra la giacca dalla spalliera della sedia per poi indossarla, afferra le Fiches e le porta con sè.
-"Giocata?" Mi chiede Stefan rivolgendomi un suo sguardo.
-"Non mi farebbe male una giocata a Poker" Rispondo con un flebile sorriso, togliendo il pellicciotto che mi ricopriva le spalle, mi accomodo nella sedia che mi si presenta avanti.
Il mazziere femmina, distribuisce le carte, ad ognuno di noi con una maneggevolezza esperta e professionale, che il gioco abbia inizio.
*****
La giocata non va affatto male, se non per la puntata azzardata di Fiches che ho fatto, che stupida! Era il turno del Piccolo buio, dovevo puntare il doppio del di lui.
Nest il Piccolo buoi puntò 250 Fiches e io dovetti puntare ben 500 Fiches essendo il Grande buoi, per il giro completo della giocata, non dovevo bussare altrimenti avrei buttato al vento quelle 500 Fiches, che non sono per niente poche.Ecco quà, mossa sbagliata, come non detto, per grazia di non so quale Santo, Ho fatto Full! Ecco quà i miei amatissimi 900 Fiches che sarebbero circa 470 $.
-"Full! Asso di Picche, Quadri, Fiori e Re di Fiori e Cuori." Abbasso le carte sulla tavola verde, sotto gli occhi sgranati di tutti.
-"Ottima mossa, ragazza. Sei abituata a giocare con questi giochi d'azzardo?" Chiede l'uomo dandomi le Fiches che sono state puntate sul piatto, abbassando le carte.
-"Scala reale?" Chiedo con un sorriso beffardo, sarebbe stato abbastanza difficile fare una Scala Reale in questo giro, carte che non capitano così facilmente, dev'essere molto astuto per fare una scala del genere!
L'uomo annuisce con un sorriso compiaciuto, come per essere fiero della sua sconfitta nonostante la sua furbizia.
-"No, sono stata semplicemente per un lungo periodo al Principato Di Monaco, lì la gente abita solo per il giro impressionante di soldi ricavati dai Casinò" Rispondo, guardando negli occhi questo umile uomo, con una grande abilità nel sapersi esprimere e parlare senza alcun problema, con un linguaggio delicato.
-"Mi stupisce il tuo modo di parlare, posso sapere come ti chiami?" Incuriosito dal mio modo di essere, ma sta iniziando a risultare abbastanza impiccione.
-"Kayla Foxer."
-"Bene, Kayla in quale quartiere sei stata di preciso al Principato Di Monaco?" Domanda con un filo di curiosità nel suo tono di voce.
-"Montecarlo." Affermo, ricordare i bei momenti passati a giocare fuori per quelle strade lussuose e piene di palazzi enormi, non fa altro che farmi fiorire un dolce sorriso sul viso.
-"Formula 1?" Sorride Nest, con un fare altezzoso.
Annuisco, quando ricordo mio padre urlare a esultare per la "Vittoria" del suo amatissimo Vettel.
-"Kayla, è meglio andare, vediamo un pò cos'altro c'è dentro questi casinò" Mi richiama Stefan afferrandomi il polso in modo farmi alzare.
-"Certo, la saluto Sten" Saluto Sten stringendogli la mano.
Quandi noto che siamo abbastanza lontani da Sten, chiedo a Stefan -"Perchè hai avuto quest'idea di andarcene?" Chiedo incuriosita, sembrava come se da un momento all'altro volesse uccidere Sten.
-"Non posso dirti la sua storia, ti dico solo che un tentò fà faceva lo Stalker, il suo lavoro andava gonfie vele, finchè un giorno non fù arrestato per Stalking da Mil Chards" Dice, non conosco questo Mil Chards, chi è?
-"Mil Chards è un ragazzo di 22 anni che su di lui non girano voci-" Lo interrompo prendendolo.
-"Presumo non molto positive" Dico sicura, scommetto che ha violentato qualche povera ragazza o ucciso qualcuno.
-"Presumi bene, cara. Girano queste brutte voci grazie allo Stalking di Nest, Mil ha ucciso un'uomo, mentre due ragazze sono state torturati sessualmente da lui per oltre settantadue ore nonché tre giorni. Finchè non sono state trovate, li teneva in cantina incatenata al collo, alle mani e ai piedi. Le due erano sorelle, figlie di una ricca famiglia, simpatiche e forse una delle poche cge tenevani stretta la propria purezza. Ma non è andato a gonfie vele questo modo di fare." Speiga guardandomi negli occhi, cercando di farmi capire cosa vuole dire, come se fosse un' avvertimento, che devo stare più alla larga da questo Mil Chards.
-"Allora, che ne dici se usciamo un pò fuori? Ho bisogno di una sigaretta." Domanda, che più che una domanda suona come un'affermazione.
Annuisco, c'è un pó di caldo in questo Casinò, aria che dovrebbe cambiare, Alcol e Fumo mischiati assime nell'aria non donano un'odore granchè piacevole.
È come se fosse una discoteca, da qiesto punto di vista, ma... è più calmo, con pochi drogati, se ce ne sono.-"Mi scus-" Stefan viene interrotto dalla Signorina, che lo precede.
-"Deve fumare? Si prega di buttare il mozzicone nel portacenere a pochi metri di distanza dalla statua." Afferma con fare altezzoso e sapientone, che antipatica! O forse... Perchè ci prova con Stefan? No! Non posso innamorarmi di lui.
-"Fumi da tanto?" Domando con un certo imbarazzo, ho paura della sua reazione, potrebbe reagire molto negativamente, c'è da aspettarselo sta Stefan Lee.
-"Fumo solo quando sono nervoso, quando ho troppi pensieri in testa, quando sembra che tutti si scaglino su di te, che il mondo ce l'abbia con te. No! Non posso fidarmi di te. Che testa di cazzo!" Esclama, perchè non può fidarsi di me?
-"Perchè dici così?" Chiedo un pò scossa dalla sistemazione, lo avevo detto io, che bipolare!
-"Perchè non mi sono mai fidato di nessuno, mai, e di certo non posso farlo adesso!" Getta il mozzicone a terra.
-"Aveva dett-"
-"Aveva detto sto cazzo, nessuno deve dirmi dove buttare il mozzicone della sigaretta, hanno le mani per buttarla loro stessi dentro il cestino dell'immondizia.
~Scusatemi per gli eventuali errori di battitura~
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Powerful [COMPLETA] ||Stephen James.
Fanfiction[Completa, da revisionare.] Kayla Foxer è una ragazza come ogni altra, ma il suo atteggiamento potrebbe essere rimodellato da capo da qualcuno che non era programmato nella sua vita; quest'ultima influenzata da Poker e gare clandestine.