Chapter 20

7.2K 177 2
                                    

-"Che facciamo, arrivati qui?" Chiedo mettendo le mani sui miei fianchi, aspettando una risposta da parte di Stefan.

-"Cosa vedi?" Chiede guardando il vasto prato verde, primo di alberi, cespugli e ramoscelli che sbucano dovunque.

Lo osservo stranita e allo stesso tempo confusa, che si è fumato prima di venire quà?

-"Secondo te cosa posso vedere, Stef?!" Guardo il suo profilo per vedere se davvero si sia fumato qualcosa.

Gira il volto verso la mia direzione guardandomi scioccato e scocciato in un solo momento.
-"Se vuoi vedere se prima ho fatto uso di stupefacenti devi guardare gli occhi, non il profilo di una persona!" Si sbatte una mano in fronte, dopo aver analizzato la mia figura di merda.

-"Oh, mi sa, che i neuroni ce li hai tutti, quindi non hai fatto uso di stupefacenti." Socchiudo gli occhi, osservandolo meglio.

-"Vedi quella casa? -Annuieco- li abita Gemello L.E.L. colui che sa tutto su tutti." Dice, indicando con l'indice il punti dove abita Gemello L.E.L.

-"Non sarebbe meglio chiamarlo Stalker?" Domando incrociando le braccia al petto.

-"Sai cosa significa "Camminare"?" Mi chiede guardandomi esasperato. Faccio no con la testa solo per il semplice scopo di infastidirlo più di quanto già non lo sia.

-"Muovere i piedi. Destra, Sinistra, Destra, Sinistra, dai che entro oggi ci possiamo anche riuscire!" Muove i piedi che coordina insime alle sue parole pronunciate.
Grazie al suo "Tutorial su come camminare all'età di 19, quasi 20." Riesce a procurarmi una sonora risata il quale non riesco a trattenere.

-"Adesso ridi?" Appoggia le mani sui suoi fianchi, con gli occhi aperti da una piccola fessura a causa del sole.

Dio se vorrei baciare quelle labbra.

-"Hai detto che la casa è lì?" La indico susseguito dal sui annuire.

Inizio a correre come non mai, senza che lui se lo aspettasse.
Compie la mia stessa azione, raggiungendomi subito a pochi metri da me. Un razzo.

-"Non ti conviene correre, non se poi così veloce" Audite le sue parole, mi fermai di colpo, sedendomi a terra a gambe incrociate.

-"Hai finito di fare la bimba?" Chiede avvicinandosi a me con il suo solito sguardo minaccioso, la quale non mi spaventa neanche un pò.

Faccio 'No' con la testa, sorridendogli con sarcasmo.
-"Sei davvero così bambina?" No, non sono bambina, sto solo cercando di farti capire che mi rompo il cazzo a camminare. Ci vuole così

-"Sai non ci perdo molto tempo, hai soltanto due possibilità, alzare il culo da terra e muovere i piedi o ti prendo in braccio io." Oh, stappiamo! Lo ha capito.

-"Opterei più per la seconda, se devo essere sincera" Ammetto sdraiandomi completamente a terra.

-"No perditempo" Dice abbassandosi alla mia mia altezza e prendendomi a spalla.

Mi prende a mo di sposa portandomi verso la casa, adesso ci siamo, va tutto molto meglio.

-"È la prima e ultima volta che lo faccio." Lo guardo, cercando di trattenere un sorriso.

-"Ma dai! È così divertente!" Dico, facendomi spuntare un sorriso divertito.

-"Oh, aspetta. Prendimi in braccio, poi vedremo chi è quello che si diverte" Mi da in risposta, spiazzandomi.

-"Siamo arrivati alla casa, sarà per la prossima volta" Dico, scendendo dalle sue braccia.

Che casa rozza, mamma mia, e chi ci viene più? Io non di certo.

-"Potrebbe anche pulire ogni tanto." Dice, quando suona al campanello e subito dopo pulirlo sulla sua maglietta.

A quel movimento trattengo una risata.

-"Deve aprire una porta, e per raggiungerla non deve fare il giro della Germania" Dice vedendo ritardare questo famoso Gemello L.E.L.

-"Magari si starà lavando, non sei mica con lui" Dico io, cercando di faelo calmare.

Con un calcio breve, ma efficace fa cadere giù la porta, impallidisce subito alla vista che gli si presenta davanti.

-"Stef?" Mi avvicino a lui cercando di capire che succede.
Non che sia di mio gradimento, ma c'è un corpo privo di vita.

-"Entra, vediamo come siamo messi" Entro cercando di capire con cosa l'abbia ucciso, dato che non ci sono pozze di sangue.

Mi avvicino al corpo, mettendogli il pollice sul polso per vedere se è i battiti cardiaci sono presenti.

-"È ancora vivo." Dico sentendo il cuore battere ancora.

-"Mettilo sul divano, e dagli un pò d'acqua." Dico a Stefan che è ancora fermo a osservarmi.

Lo prende in braccio e lo fa sdraiare sul divano.

-"Vado a prendere dell'acqua" Dico, cercando di trovare la cucina.

-"E adesso dov'è l'acqua?" Vedo una specie di mobiletto con sopra una specie di vaso, con pezzi mancanti.

Mi avvicino a quest'ultimi vedendo nel mobiletto di legno una maniglia, una cosa simile.

-"Da quando i frigoriferi sono così bassi?" Afferro una bottiglia d'acqua mettendone un pò in un bicchiere.

Sento una presenza, è tutto cosi inquietante. Perchè avrebbero dovuto uccidere un uomo che vive da solo in una casa minuscola in mezzo alle campagne?.

Afferro una pezza che era posta sul tavolo piena zeppa di polvere, la lavo per poi fargli assorbire un pò d'acqua.

Cammino molto lentamente e cercando di non fare rumore, diciamo che ho un pò di paura.

-"Stef?" Non sento nessuna risposta, il cuore martella, non mo dire che è uno dei suoi soliti scherzi.

-"Stefan!" Alzo il volume della voce cercando di farmi sentire.

-"Dimmi" Risponde, Okay è vivo.

-"Ho l'acqua e un panno in caso serva" Lo raggiungo.

-"E tu chi sei?" Domanda a qualcuno dietro di me.

Alza la mani il quale tiene stretta una pistola.
La punta dritta a Stefan per poi premere il grilletto.

Powerful [COMPLETA] ||Stephen James.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora