CAPITOLO 42

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Pov stefano
Vengono da sopra, salgo le scale lentamente e mi fermo per ascoltare, vado in camera e non vedo ai miei occhi.
S: gilda?
Vedo gilda che sta puntando la pistola alla testa ad emma e gli sta attappando la bocca con la mano intanto che emma sta piangendo.
Gilda: ma ciao stefanuccio.
S: cazzo stai facendo?
Gilda: ahahahah vattene! O la uccido veramente sta stronza!
Mi sto avvicinando piano piano ma lei sta premendo piu il griletto.
Gilda: ti ricordo che se ti avvicini lei non ci sarà piu e... e tu sarai mio!
S: no, non sarò mai tuo!!
Gilda: invece si!
Fra: emmaaa??!!!
Sento francesca dal piano di sotto e emma spalanca gli occhi.
S: fra resta sotto.
Emma fa lamenti più forti.
Fra: ste ma che cazz stai facendo?
Dice e sento che sta salendo le scale.
S: no fra...
E poi entra e quando vede la scena rimane immobile e dietro di lei c'è un uomo.
S: fra attenta girati.
Lei si gira e poi mi guarda confusa.
Fra: è il mio fidanzato.
S: mah.. cosa?
Fra: ora non è il momento ste, che cazzo stai facendo tu?
Dice a gilda.
Gilda: ahahah sei troppo divertente quando ti arrabbi.
Faccio segno a quel ragazzo di fare qualcosa e lui è confuso.
X: scusa, ma tu chi sei?
Gilda: piacere la ragazza di stefano, e tu?
S: ho detto che non sei la mia ragazza!
Mi giro verso il ragazzo e quando mi rigiro vedo francesca che molla un pugno forte a gilda e gilda cade, prendo la pistola e francesca continua a prendere a calci gilda.
S: fra basta basta.
La stacco e lei è in lacrime.
Fra: sta puttana.
Dice per poi tirarli un altro calcio e si allontana e corre subito ad abbracciare emma che e li immobile.
S: scusate posso parlare a emma.
Fra: certo, veniamo dopo.
Annuisco e li saluto e se ne vanno.
Chiamo la polizia e la portano via insieme alla pistola ed emma è ancora immobile, non parla, non si muove di un milimetro.
Quando sono andati via tutti mi siedo sul letto e gli faccio segno di sedersi anche lei ma lei non fa un gesto.
S: emma...
Abbassa la testa e scoppia di nuovo in lacrime, vado li e l'abbraccio.
S: scusa, scusa se gli ho creduto però sembrava convincente.
Si stacca e mi guarda.
S: sono stato un coglione, lo so che non mi perdonerai mai.
Scoppio a piangere.
S: ti prego dammi un altra possibilità.
E: te ne ho già date già troppe.
S: ti prego l'ultima.
E: devo pensarci.
S: oh cazzo.
Dico mettendomi le mani in faccia.
E: cosa?
S: merda! Ho lasciato santiago in macchina.
E: cosaaa?
Corro subito giu seguito da emma, apro la macchina e sta dormendo.
E: non respira?!
S: respira respira.
Tira un soffio di sollievo e lo prendo in braccio, entriamo in casa e lo appoggio sul divano ma si sveglia.
Sa: emmaaaa!!!!
Dice saltandoli in braccio.
S: piano piano gli fai male cosi.
E: ciao amore.
Dice a santiago e riempiendolo di baci.
Sa: guardiamo i cartoni?
E: certo.
Si mettono seduti sul divano, santiago in braccio a emma e stanno a guardare i cartoni.
S: emma...
E: cosa vuoi?
Sa: shhh.
Dopo qualche minuto santiago si è addormentato e lo appoggia sul divano.
E: comunque... grazie... per prima..
S: figurati.
Gli sorrido e lei abbassa la testa.
S: emma...
E: è.
S: ho sbagliato tutto...
Annuisce.
S: ti prego perdonami.
E: non lo so...
S: ti prego...
E: l'ultima, l'ultimissima volta.
Gli sorrido e l'abbraccio.
S: grazie.
Gli do un bacio sulla guancia e poi glielo sto dando sulla bocca ma mi ferma.
E: che fai? Mica ho detto che siamo fidanzati!
S: ma io... va be.

Pov emma
Dopo un oretta santiago si sveglia.
Sa: papà posso restare con emma.
S: non so se vuole...
E: certo.
Santi mi salta addosso e mi abbraccia.
Sa: ho fame.
E: vuoi andare al mc?
Sa: siiiii!!!!
Mi vado a fare la doccia e mi vesto e mi sistemo trucco e capelli.
E: andiamo.
Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso il mc donald.
Arriviamo e oridiniamo.
Ci sediamo e santi gioca con il giocattolo.
Dopo mezz'oretta andiamo, usciamo e io mi fermo davanti all'entrata.
S: che fai andiamo?
E: aspetta.
Dico mentre prendo il pacchetto di sigarette.
Stefano arriva verso di me e mi toglie il pacchetto di sigarette dalle mani.
E: oh dammelo!!!
S: questo è sequestrato.
E: no oh non sei mio padre!
S: e te devi smettere di fumare!
E: perché tu che fai?! Anche tu allora devi smettere!
S: io ho già smesso.
Sbuffo e saliamo in macchina.
Arriviamo a casa mia e santiago si è addormentato.
E: portalo pure su da me.
S: sicura?
Annuisco e andiamo a casa mia.
Mette santiago sul divano.
S: non hai mangiato niente sta sera.
E: non avevo molta fame.
S: mh.
E: vuoi qualcosa?
S: no grazie.
Mi sorride e apre va di là.
Vado da santiago e gli lascio un bacio sulla fronte.
Vado di la e vedo che c'è la porta del balcone aperto, esco e vedo stefano sulla sedia che fuma.
E: ah menomale che avevi smesso eh!
Lui si gira di scatto.
S: beh...
E: passamene una vah.
Scuote la testa.
S: ho detto che tu non fumi piu.
E: allora neanche tu!
Dico per poi prenderli la sigaretta fra le mani.
S: no non buttarla dai è uno spreco.
Sto due secondi ferma.
E: infatti.
Dico e faccio un tiro.
S: ma che fai? Dammela!
E: no!
Sbuffa e me la prende per poi buttarla giu dal balcone.
E: ma...
S: zitta e dentro.
E: vuoi dormire qua?
S: se non disturbo...
E: no...
Mi sorride e gli do un pigiama di mio fratello e io mi metto il mio.
Ci mettiamo nel letto e io mi giro dalla parte opposta e lui mi abbraccia da dietro.
Mi lascia dei baci sul collo e io giro la testa e me ne lascia uno sulla bocca.
S: mi sei mancata.
E: anche tu...
Mi sorride e mi ribacia.

SEPARATI MA INSEPARABILI. (stemma)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora