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Caroline Pov's

-Klaus!- esclamo con una voce tremolante, incredula e terrorizzata allo stesso tempo.
Lui non dice niente, si gira dal lato opposto e porta le braccia lungo i fianchi.
Cerco di calmarmi il più possibile e corro verso Helen per controllarle il polso ma ormai è troppo tardi.
-Che cosa sei?- domando a Klaus alzandomi.
Lui lentamente si gira verso di me e mi urla arrabbiato - Non lo vedi? Non riesci proprio a capirlo? Sei così stupida? Superficiale? Sei semplicemente una troietta viziata che pensa alla carriera?-

-Klaus, cosa stai dicendo?!- urlo a mia volta iniziando a piangere. -L'hai uccisa!-

- Si, è morta Caroline. È morta e se non te ne vai subito lo sarai anche tu.-
Mi minaccia afferrandomi per il collo.

-Io non vado da nessuna parte, stronzo! Hai ucciso la mia amica senza motivo, cazzo!-

-Avevo fame e poi dovevo farla sparire prima che ti raccontasse la verità. Quindi i motivi c'erano.-

-Tu sei pazzo.- urlo dimemandomi cercando di fargli lasciare la presa.
Lui ride e poi mi molla il collo ma al contrario di quello che pensa io non scappo, resto lì immobile a metà tra il piangere e l'urlare.

-Va via Caroline.- mi urla di nuovo afferrandomi con troppa forza alla maglia del pigiama che si strappa.
Rimango in silenzio e immobile.
Lui mi tira a se per i fianchi e si avvicina per baciarmi.
Lo spingo via facendolo rimanere senza parole. -Secondo te, potrei mai baciarti dopo questo che ho scoperto? Mi fai schifo!-

- Mi dispiace ricordarti che qualche ora fa avresti voluto che venissi a letto con te. Ora sai che sono un vampiro e ti faccio improvvisamente paura.-

-Oh no, tu non mi fai paura, tu mi fai schifo È non perchè sei un vampiro!
Sei una persona orribile, come ti viene in mente di uccidere così delle persone a sangue freddo...io non capisco.-

- Ti svelo un segreto, lo faccio da più di mille anni e di certo tu non potrai cambiare ciò che sono.-
Mentre parla afferro un paletto di legno ricavato dalla corteccia dell'albero.
-Sai cosa puoi fare?- gli domando.
-Puoi morire- urlo e gli conficco il paletto nella pancia, mancando il petto.
Terrorizzata dalla sua ipotetica reazione inizio a correre tra gli alberi e mi nascondo dietro uno proprio verso la fine della pineta.
Cerco di calmarmi per evitare che Klaus riesca sentire il battito accelerato del mio cuore.
Quando cala il silenzio totale lentamente mi alzo e proprio quando guardo davanti a me vedo Klaus, completamente trasformato.
Non avrà pietà e per farlo non fa parte delle mie opzioni.
Inizio a correre di nuovo ma più velocemente, senza guardare indietro nemmeno per un secondo.
Non vado lontano.
Improvvisamente mi sento afferrare per il braccio e poi vengo tirata a lui che infila i canini nel mio collo.
Inizia a bere il mio sangue ma pochi secondi dopo si allontana tossendo e sputando. Io cado a terra e lentamente mi allontano strisciando.
Lui rimane fermo a vomitare e io non perdo l'occasione per scappare.
Purtroppo sono consapevole che la mia camera non è un posto sicuro dato che l'ho invitato ad entrare ma non ho altra scelta che tornare lì e chiudere tutto per bene sperando che non si faccia vivo.

La Vera Storia Di Caroline ForbesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora