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Caroline Pov's

Dopo mezz'ora di corsa decido di tornare in camera per fare una doccia, quindi salgo su e apro la porta della mia camera.
Appoggio il mio cellulare sul comò e sciolgo i capelli.
Quando mi volto noto qualcosa di strano che mi terrorizza.
Sul mio letto ci sono dei fiori, gli stessi fiori che mi aveva regalato Klaus, gli stessi che avevo calpestato questa mattina.
Mi volto cosciente di chi troverò alle mie spalle ma fortunatamente non c'è nessuno.
Mi avvicino ai fiori e metto le mani tra i capelli. Sono spacciata.
Mi alzo per andare in bagno a farmi una doccia, non devo farmi sconvolgere l'esistenza da un mostro del genere.
Tolgo la maglia e la getto a terra ma noto un'ombra sospetta.
Lentamente alzo lo sguardo e vedo Klaus che mi guarda con un sorriso da maniaco.
Afferro nuovamente la maglia e mentre indietreggio la indosso.

-Cos'hai? Paura?- mi domanda avanzando.

-No-dico a testa alta.

-Non si direbbe dato che il tuo cuore si sente battere velocissimo da quì.-

- Ti ho già detto che non mi fai paura ma mi fai schifo.- dico facendo un piccolo passo in avanti.

-Sai che potrei ucciderti in qualsiasi momento ?-

- Non mi ucciderai, altrimenti lo avresti già fatto questa notte.-

- Il tuo sangue era avvelenato.- dice e con uno scatto mi afferra per il collo e mi blocca al muro. -Chi sei?-

-Avvelenato? Che stai dicendo?!-

-Come facevi a sapere che fossi un vampiro? Parla, o ti giuro che per te non finirà bene....-

-Io non lo sapevo, io non sapevo nulla.  E non ho avvelenato il mio sangue, dio. Come ti salta in mente?- gli confesso facendogli allentare la presa.

-Che hai mangiato ieri?-

-Nulla oltre a un paio di cioccolatini che mi avevi regalato tu assieme ai fiori.-

-Cioccolatini? Non ti avrei mai fatto un regalo così banale e scontato. Ti ho portato solamente i fiori.-

-È impossibile. Il corriere mi ha portato i fiori e una scatola di cioccolatini con un biglietto....-

-Io avevo lasciato i fiori davanti alla porta, non te li ho spediti. Caroline, qualcuno sa di me.-

-Non sono affari miei.- dico incrociando le braccia.

- No, invece sono anche affari tuoi. I cioccolatini li hanno consegnati a te e ti hanno dato anche i fiori, ciò significa che sapevano che ero stata io a consegnarli.-

-Klaus. Va via da quì. Non voglio vederti mai più.-

-Io sto cercando di proteggerti.-

-Tu sei pazzo. L'unica persona dalla quale dovresti proteggermi sei tu. Tu ieri sera hai tentato di uccidermi, nessun altro. Sei stato tu.- gli urlo contro gettandogli ai piedi ciò che resta dei fiori.

-Se ti avessi voluta morta già lo saresti. Quindi ora prendi la tua cazzo di roba e vieni con me.- urla prendendo la mia mano.

-Fottiti.- urlo cercando di tirargli uno schiaffo che lui intercetta e blocca.

-Va bene, allora dovrò usare le maniere forti.- dice afferrandomi come un sacco di patate.
Mi trascina di sotto non dimenticando di prendere ogni mia cosa.
Una volta all'ingresso cerco di farmi notare dai presenti che però sembrano ignorarmi.
Grandioso. Ci mancava questo oggi.
Le cose non fanno che migliorare oggi..

Mi carica nella mia auto e lui si mette alla guida.
-Dove dobbiamo andare?- domando arrabbiata.

- Ti fidi di me?- mi domanda lui lasciandomi uno sguardo profondo.

- No, non mi fido di te. Hai cercato di uccidermi.- dico di nuovo guardando fuori dal finestrino.

-Bene così, non devi fidarti di nessuno. Solo così riuscirai a sopravvivere.-

-Vallo a dire ad Helen, oh aspetta, l'hai uccisa!- ulro.

-Lei non si è fidata di nessuno, lei ha cercato di mettermi i bastoni tra le ruote. Ho dovuto fermarla in qualche modo.-

- Non è una giustificazione. Ti prego. Smettiamola di parlare. È evidente che tra noi due non potrá mai esserci un discorso sensato, senza insulti o urla. Preferisco restare in silenzio per tutto il resto della mia vita mortale.-

-Okay, possiamo evitare di parlare e di discutere ma dovrai ascoltare le mie parole come se fossero legge. Chiaro?-

-Forse non hai capito bene. Non ti ascolterò mai, non ti ascolterò nemmeno se tu fossi l'ultima persona rimasta sulla terra. Sono quì con te solo ed esclusivamente perchè tu mi hai rapita.-

-L'ho fatto per salvarti.-

-Cristo! Chiudi la bocca! Non voglio più sentirti!-

-Che bel ringraziamento per uno che ti ha salvato la vita..- dice in tono sarcastico facendomi perdere la calma.

- Non ti ringrazierò mai e sai perchè? Tu non mi hai salvato la vita portandomi via da quel posto, tu me l'hai rovinata perchè me l'hai strappata via. Non riuscirò mai a perdonare un tale atto ,soprattutto perchè hai ucciso persone a me care e anche degli animali innocenti.
Crepa!- urlo poi riuscendo finalmente a farlo restare senza parole.

La Vera Storia Di Caroline ForbesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora