La Vera Storia Di Caroline Forbes

22

Caroline Pov's

-Usciamo un pò!- esclamo alzandomi velocemente dal divanetto che avevo precedentemente spolverato.
-E dove vorresti andare?- mi domanda Klaus continuando a guardare delle carte e a sistemarle.

-Da qualsiasi parte ma ho bisogno di uscire e godermi la luce del sole. Non ce la faccio più a essere segregata in casa.-

-Ti porto in posto allora- mi dice alzandosi immediatamente dalla sedia per rimettersi la maglietta.

-Posso farti una domanda?- chiedo attirando immediatamente l'attenzione di Klaus.

- Non chiedermelo più, puoi farmi tutte le domande che ti vengono in mente.- mi dice.

-La luce del sole, come fai a non bruciare?-

-Ho un anello fatto da una strega che mi permette di spostarmi sia alla luce del giorno e sia nel crepuscolo della notte.-

-Oh, chiaro.- dico infilando un giubbino di pelle nero.
Lui mi sorride e mette su degli occhiali da sole e poi ci incamminiamo.

-È lontano da quì?- domando.

-No, non è lontano.- dice afferrandomi la mano.
Questo sembra un gesto così sciocco ma per me significa molto e in questo preciso momento non potrei essere più felice.

Ci fermiamo davanti una struttura che ha le sembianze di un bar.
Nonostante io abitassi lì non lo avevo mai notato.

-Wow, un bar!- esclamo fingendo di essere sorpresa.

-Ehy non fingere con me! So che non è esattamente ciò che ti aspettavi ma questo è l'unico posto adatto a due vampiri in fuga.- mi informa.
Io lo guardo divertita dalle sue espressioni e improvvisamente lui mi tira a se e mi bacia.

-E questo per cos'era?- domandò con un enorme sorriso stampato in faccia.

- Sei bellissima quando sorridi.- dice afferrando di nuovo la mia mano per poi entrare.
Appena entriamo noto immediatamente una oscura figura aggirarsi nei dintorni del bancone che continua a bere senza sosta.
Ci avviciniamo per ordinare e finalmente quella figura si ferma e pare venirci incontro.
Mentre cammina non riesco a distinguere il volto a causa di un neon rotto ma appena abbastanza vicino lo riconosco.
-Caroline!- esclama abbracciandomi a lui.

-Tyler, che ci fai quì?- domando sorpresa.

- Sono tornato oggi, ero nel centro di disintossicazione.- mi dice. -Sono felice di averti incontrato quì.-

-Anche io. Non ci vedevamo da quando...- inizio la frase per poi interrompermi non appena vedo lo sguardo nervoso di Klaus.

-Sì, non ci vediamo da quando abbiamo rotto....o meglio, da quando ci hanno costretto con la forza a rompere...-

-Già..- dico guardando insistentemente la punta dei miei stivali.
Non ho mai vissuto prima una situazione così imbarazzante in mezzo a due fuochi del genere.
Spero solo per Tyler che non dica cose compromettenti che possano essere la causa della sua morte per mano di Klaus.
- So che questo può sembrarti strano e  insensato ma io..-inizia ma Klaus lo interrompe avanzando minaccioso.
-Ti blocco prima che tu possa compiere un suicidio. Caroline non è interessata.- dice afferrando la mia mano per poi tirarmi a se.

- Chi è questo sbruffone?- mi domanda Tyler afferrando l'altra mia mano per tirarmi a se.
Devo assolutamente fare qualcosa prima che la situazione da imbarazzante si tramuti in tragica.
Lascio le mani ad entrambi e faccio qualche passo indietro.
-Che cazzo state facendo?- domandò cercando di non farmi sentire dal resto dei clienti. -Avete terminato con le vostre litigate da bambini gelosi di un giocattolo? Ho una cosa da dirvi. Non sono un giocattolo nè un oggetto nè niente. Inoltre mi dispiace informarvi che non sono di nessuno.- dico voltandomi per andare via.

-Aspetta Caroline- mi chiama Klaus.

-Cosa vuoi Klaus?- gli domando seccata.
Prima che lui potesse rispondermi vedo il volto di Tyler terrorizzato che si guarda intorno come per trovare una via di fuga.
-Tu sei Klaus?- domanda Tyler balbettando mentre entrambi lo guardiamo confusi.

-Si.- risponde Klaus sorridendo.

-Klaus Mikealson?- domanda poi Tyler sbalordendomi.

- Vedo che la mia fama mi precede!- esclama davvero molto divertito con un sorriso a dir poco perfido.

Tyler terrorizzato spalanca gli occhi e improvvisamente esclama -Io devo andare, è stato un piacere rivederti Caroline- per poi sparire dal bar.