Capitolo 23

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AUSTIN:

Un pizzico di felicità mi pervase, quando constatai che Zahra si stava ingelosendo. Il piano di Gen stava funzionando alla grande; Zahra si sentiva minacciata da lei.

La mia stilista aveva passato tutta la giornata scolastica a fronteggiare Genevieve. Se lei mi si avvicinava troppo, Zahra combinava qualcosa per farci allontanare; se lei mi sussurrava qualcosa all'orecchio, Zahra ci fulminava. Tutto quello che faceva Gen nei miei confronti, la mandavano su tutte le furie.

-Sta andando bene, non trovi?-, alzai lo sguardo su Gen. Ci trovavamo nella mensa scolastica, solo io e lei, a mangiare tranquillamente e indisturbati al nostro tavolo.

-Sì, mi sembra proprio infastidita dal nostro "rapporto"...dici che servirà a qualcosa tutto questo?-, chiesi con un nota di incertezza nella voce. E se invece questo piano avrebbe portato solo a un allontanamento ancora più drastico di Zahra? No, mannaggia. Dovevo essere positivo, almeno questa volta. Dovevo lasciarmi guidare dalle mani di Genevieve e non pensare ad altro.

-Te lo assicuro, nel giro di qualche giorno ti cadrà ai piedi! Devi solo darle tempo-, mi rispose, morsicando un pezzo di mela. Quella ragazza era davvero sicura di sé. In qualche modo mi ricordava degli aspetti di Zahra. Certo che era il mio punto forte attirare donne del genere; cocciute e ostinate.

-Speriamo in bene-, mormorai fra me, scrutando un gruppo di ragazze, che non facevano altro che farmi sorrisetti maliziosi. Era assurdo come il loro interesse nei miei confronti andava crescendo. Non facevano altro che fare le oche pur di attirare la mia attenzione; proprio non capivano che mi davano fastidio quando si atteggiavano in quel modo.

Il nostro argomento, grazie a Dio, si concentrò su qualcosa d'altro e lasciammo perdere, almeno per quel momento, il piano per conquistare Zahra.

Dovevo ammettere che Gen era una ragazza molto buffa e in gamba; spesso mi faceva ridere come un matto, dicendo qualche battutina sui professori. Era così solare, che mi era impossibile solo pensare di poter litigare con lei. Non era come con Zahra, dove in qualche modo si finiva per discutere per inutilità. Qualche volta anche Gen poteva uscirsene con qualche frecciatina sul mio comportamento strano, ma non mi aveva mai aggredito o insultato. La sua compagnia era davvero piacevole.

-Disturbo?-, sentii chiedere da una voce seccata alle mie spalle, mentre stavo ancora ridendo di gusto con Genevieve.

Mi voltai, sapendo già a chi appartenesse quella voce e mi ritrovai due occhioni grigi e cupi che mi osservavano,-S-sì!-.

Zahra appoggiò bruscamente il vassoio del pranzo sul tavolo, facendo sobbalzare Gen dallo spavento,-Pensavo che non mangiassi con noi-, osai dire, vedendola avventarsi sul piatto di risotto.

-Ho cambiato idea, va bene?-, la mia nuova amica, senza farsi beccare da Zahra, mi fece l'occhiolino.

-Scusa, la mia era solo una domanda...-, risposi, aggrottando le sopracciglia e spazzando via il resto di cibo ancora presente sul mio piatto.

Zahra mi ignorò. Se ne stava in silenzio a mangiare, non integrandosi mai nei nostri discorsi. Mi venne quasi voglia di alzarmi e andarmene, era davvero troppo fastidiosa quando si comportava in quel modo. Mi faceva piacere vederla ingelosirsi, ma arrivare al punto di non reputarmi era troppo.

Gen immaginò cosa mi stesse frullando in testa e cercò di intervenire. Cinse un braccio attorno al collo di Zahra, che quasi si strozzò con il cibo per la sorpresa,-Allora, come sei messa con le tue nuove creazioni?-.

A quella domanda ricevette un'occhiata scocciata,-Bene.-

-Sono proprio curiosa di vederle su Austin. Scommetto che sarai davvero splendido!-, arrossii lievemente all'affermazione di Gen. Anche Zahra divenne rossa in volta, ma non era per la vergogna, bensì per la rabbia.

FASHION OF HIS LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora