AUSTIN
-Non immagini neanche quanto ti sto invidiando in questo momento...-, infilzai un pezzo di pancakes, mentre Zahra continuava a parlare euforica.
-Perché?-, chiesi sbranando ancora un altro pezzo di quella squisitezza. Zahra di fronte a me incominciò a indicare tutto il mio enorme giardino.
Effettivamente non aveva tutti i torti a essere tanto sbalordita, visto che il mio terreno era ricco di splendidi alberi, l'erba era verde e perfettamente tagliata in modo regolare, i fiori erano sgargianti e la piscina era grande e profonda.
Alzai le spalle,-Mia madre è fissata con il giardino, è tutto merito suo-.
Ci trovavamo in mezzo a tutta quella natura rigogliosa a fare colazione. Con la costruzione della nuova casa, avevamo deciso di situare un tavolo, in marmo, in mezzo al prato, affinché potessimo godere di quello splendido posto. Nelle giornate calde spesso ci ritrovavamo a fare colazione oppure durante la sera lo usavamo per fare grigliate.
Alzai lo sguardo verso Zahra e la vidi mangiare una brioche alla crema; la osservai incantato, mentre la sua espressione si addolciva assaggiando quel boccone. Quanto avevo voglia di caricarmela sulle spalle e farle venire io quell'espressione sul viso. Quei pensieri mi fecero dischiudere la bocca e rimasi imbambolato a contemplarla.
Di colpo il mio sogno a occhi aperti fu interrotto da un brusco copino dietro alla testa, che mi fece sbuffare dall'irritazione,-Chiudi quella bocca, Austin! Non è educato mostrare il cibo che si sta mangiando!-.
Dovetti trattenere la mia rabbia quando capii chi era stato a picchiarmi. Guardai dietro alle mie spalle e feci una smorfia ritrovandomi di fronte Lydia.
Di solito non era così tanto noiosa e pesante, ma quel giorno proprio era insopportabile!
-Vuoi darci un taglio, per favore?-, brontolai, tornando a mangiare,-Si stava bene, fino a quando sei arrivata tu-.
-Suvvia, non fare il drammatico adesso-, la vidi prendere posto vicino a Zahra, che come se nulla fosse stava continuando a gustarsi la brioche.
-Grazie mille per i vestiti, Lydia! Erano tutti stupendi-, Zahra sfoderò un grande sorriso a mia sorella.
Sul viso di Lydia comparve un'espressione compiaciuta,-Ne sono davvero felice! Devo dire che hai fatto un'ottima scelta, mia cara. Quell'abitino ti sta d'incanto, non è vero Austin?-, ecco che ricominciava a stuzzicarmi!
-Certo-, abbassai lo sguardo sul mio piatto quasi vuoto. Avevo ancora fame, diamine!
-Austin, mi passeresti una pera, per piacere?-, avvicinai una mano al cestino ricco di frutta colorata e le passai ciò che voleva.
-Anche il caffè, grazie!-, mi mossi verso la caraffa e gliela porsi,-che sbadata, anche il latte, per favore-, spazientito afferrai il latte e glielo sbattei davanti.
-Lo zucchero?-, stavo per scoppiare, sapevo che lo faceva solo per innervosirmi, ma perché? Perché cavolo in quella maledetta giornata non mi lasciava in pace neanche un secondo?
-Lydia-, le lanciai un'occhiata severa,-puoi alzare il tuo fondoschiena e prenderti lo zucchero da sola-.
-Austin, non fare l'antipatico!-, mi sgridò Zahra, facendomi rimanere a bocca aperta.
Aggrottai le sopracciglia e passai con malavoglia lo zucchero a Lydia.
Quando Zahra si alzò da tavola per andare a vedere la piscina da vicino, ne approfittai per discutere con quell'immatura di mia sorella,-Perché ti comporti così?-.
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FASHION OF HIS LOVE
Teen FictionIn una piccola cittadina nel Massachusetts,vive Zahra Mason, una ragazza creativa e ribelle, con una condizione familiare al quanto pessima. A scuola è temuta da tutti, a causa del suo caratteraccio e per questo motivo è diventata una ragazza solita...