Fissavo di continuo l'orologio digitale sul mio comodino. Erano passati dieci minuti e Zahra non si decideva a uscire da quel bagno. Per fortuna che almeno quella sensazione dovuta all'alcool stava lentamente scomparendo.
Il rumore della porta che si spalancava, attirò la mia attenzione e quasi presi un infarto, ritrovandomi di fronte Zahra con i capelli bagnati e la mia t-shirt bianca, fin troppo grande per lei. Feci scorrere lo sguardo sulle sue lunghe gambe nude. Mamma mia, era dura ammetterlo, ma quella ragazza mi stava davvero facendo perdere il senno.
Più la guardavo e più la desideravo.
Mi si avvicinò lentamente,-Ti chiedo scusa, Zahra. Non avrei dovuto lasciarti sola-, le dissi mortificato.
Si sedette vicino a me e mi fissò comprensiva,-Non è stata colpa tua, Austin. Anzi, se non ci fossi stato te a quest'ora sarei stata sicuramente stuprata-.
-Lo denuncerai, vero?-
-No-, distolse gli occhi dai miei, notando la mia disapprovazione,-Non ho bisogno di ulteriori problemi. Gliela farò pagare in qualche modo, di questo puoi starne certo!-
Quella ragazza era così forte quando voleva, ma io sapevo benissimo che era tutto un'armatura che usava di fronte alla gente. In verità era molto sensibile e insicura. Volevo trasmetterle io un poco di forza, volevo proteggerla da tutto e da tutti...volevo essere il suo uomo.
-Come mai sei ancora tutto vestito?- finalmente un sorrisetto divertito comparve sulla sua bocca e il mio animo fu per un attimo sollevato.
-Bè, aspettavo di cambiarmi in bagno, dopo aver finito di fare la doccia-
-Devo ammettere però, che con questo vestito sei attraente-, mi accarezzò con cautela una guancia, ormai diventata già color pomodoro.
I miei occhi caddero sulla sua bocca invitante e, forse a causa dell'alcool, mi avvicinai al suo viso e mi impossessai di quelle dolci labbra.
Per un attimo la sentii irrigidirsi, ma subito si lasciò trasportare. Per la prima volta stavo baciando una ragazza e mi accorsi di quanto bella fosse quella sensazione.
-Cosa stai facendo, Austin?-, domandò ansimante, continuando quel timido bacio.
-Qualcosa che avrei dovuto già fare molto tempo prima...-, le sue braccia mi circondarono il collo e si mise a cavalcioni sopra di me.
-Togliti la maschera!-, mi ordinò e lo feci subito, senza obbiettare.
Le afferrai i fianchi, mentre la mia lingua si fece spazio fra le sue labbra semichiuse. Gemetti a contatto della sua lingua e la scaraventai sul letto, imprigionandola con il mio corpo.
Ora che avevo provato cosa volesse dire "baciare" una persona, non potevo più farne a meno.
Le baciai il collo con dolcezza, fino a risalire su verso la sua bocca. Mi sembrava che il mio corpo stesse prendendo fuoco.
Un sospiro le uscì dalle labbra e cominciai a dare i numeri. Dovevo averla, doveva essere mia Zahra e di nessun altro.
Quando iniziai a comprendere quanto tutto quell'attimo mi stava suscitando una certa eccitazione, dovetti con malavoglia staccarmi da lei.
-M-meglio che vada a fare una doccia...-, dissi con il respiro affannoso. Anche lei parve per qualche istante essere dispiaciuta, ma non obbiettò.
Quanto era dura la vita, diamine!
Arrivato in bagno, sorpassai la vasca da bagno, e mi diressi verso la doccia in marmo che stava nell'angolo della stanza. Lasciai correre l'acqua, in attesa che si riscaldasse, e cominciai a spogliarmi. Togliendomi la camicia, il mio sguardo cadde per qualche istante sulle specchio. Il mio volto era rosso e, questa volta, anche le mie labbra aveva lo stesso colorito; a causa di tutti quei baci.
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FASHION OF HIS LOVE
Novela JuvenilIn una piccola cittadina nel Massachusetts,vive Zahra Mason, una ragazza creativa e ribelle, con una condizione familiare al quanto pessima. A scuola è temuta da tutti, a causa del suo caratteraccio e per questo motivo è diventata una ragazza solita...