Capitolo 25

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ZAHRA

I suoi capelli scuri come il carbone, cadevano dolcemente sul mio petto. Le sue palpebre erano chiuse e le sue labbra erano leggermente aperte. Aveva dipinto sul viso un'espressione pacifica e tranquilla, mentre dormiva accoccolato al mio corpo nudo.

Gli accarezzai dolcemente la nuca, scendendo piano piano sulla schiena; facendo attenzione a non svegliarlo da quel dolce sonno.

Ancora non avevo realizzato cosa era successo tra me e Austin. Non ci potevo credere. Avevo vissuto l'esperienza più bella della mia vita e l'avevo condivisa con una persona tanto importante. Non potevo chiedere niente di meglio.

Mi ero finalmente lasciata andare...avevo liberato sia la mente, che la mia anima. Avevo lasciato entrare definitivamente nel mio cuore Austin.

Non avrei più potuto cambiare le cose; non mi era più concesso tornare indietro. Quello che era accaduto non poteva essere modificato e, sinceramente, non avrei mai voluto dimenticarlo.

Quei sentimenti che avevo cercato in tutti i modi di sopprimere, erano riusciti a spaccare quel sottile strato murato attorno al mio cuore. Avevano fatto cadere mattone dopo mattone, finché la mia barriera aveva ceduto definitivamente.

Dopo aver fatto l'amore con Austin mi sentivo vulnerabile ed esposta, anche se nel cuore sentivo finalmente una sensazione di completezza e gioia. Non ero mai stata tanto legata sia fisicamente che emotivamente a una persona. Mi sentivo incatenata a lui. Io, che tanto amavo la libertà, ero quasi contenta di essere attaccata a lui in quel modo.

Volevo vedere positivamente il nostro legame, o meglio dire, relazione. Non volevo pensare a tutte le conseguenze o agli aspetti negativi che avrebbero potuto soffocarmi con questo amore. Desideravo che per una volta andasse tutto bene e che vivessi il momento, senza riflettere sul futuro.

Quel mucchio di capelli selvaggi, si mosse contro la mia pelle e sorrisi, vedendolo aprire con lentezza i suoi begli occhietti celesti.

Alzò il volto e ricambiò il mio sorriso, mentre con il braccio mi stringeva a lui.

-Ehi...-, disse con voce roca, stropicciandosi gli occhi assonnati con una mano.

-Ben svegliato-, gli baciai dolcemente le labbra e lo sentii sorridere contro la mia bocca.

-Vorrei svegliarmi così sempre-, ridacchiai a quell'affermazione e gli pizzicai una guancia, facendolo gemere.

-Non abituarti troppo, Austin!-, sul suo viso comparve un piccolo broncio e si appoggiò sui gomiti per guardarmi meglio.

-A cosa stai pensando, scemo? Cos'è quel sorrisetto divertito che hai stampato sulle labbra?-, alzai il busto, fin quando la mia bocca non fu a pochi centimetri dalla sua. Lui si chinò, per baciarmi ancora, ma io ricaddi all'indietro, finendo con la schiena sul materasso del mio piccolo letto.

-Lo rifacciamo?-, le sue guance si tinsero di rosso, mentre i suoi occhi erano tornati a brillare vogliosi.

-Cosa?-, feci l'ingenua, fingendo di non capire di cosa parlasse. Volevo farglielo dire e vedere le sue guance diventare ancora più rosse per l'imbarazzo.

-Bè...ehm...quello che abbiamo fatto prima...-, distolse lo sguardo dai miei occhi e mi accarezzò con delicatezza il fianco.

-Ovvero?-, spazientito corrugò la fronte, dopo aver capito cosa stavo cercando di fare.

-Certo che sei perfida quando cerchi di mettermi a disagio!-, scoppiai a ridere divertita dalla situazione.

-Visto che non sono bravo con le parole, posso farti ricordare ciò di cui stavo parlando in un altro modo...-, un sorrisetto divertito gli curvò gli angoli della bocca.

FASHION OF HIS LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora