Capitolo 15

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AUSTIN

Poco tempo prima:

Vidi le labbra di Angela avvicinarsi pericolosamente alla mia bocca, feci per voltarmi ed evitare quel bacio, ma qualcuno mi strattonò bruscamente. Appena mi resi conto che era stata Zahra, mi sentii sollevato e felice di vederla. La sua espressione era strana, lanciò un'occhiataccia ad Angela, che se ne stava imbambolata a guardarla, e afferrandomi la camicia, mi fece chinare e, con mia sorpresa, mi baciò sulle labbra. Chiusi gli occhi al contatto con la sua piccola bocca. Il sangue cominciò a bollire nelle mie vene e sentii il viso andare in fiamme. Non feci nemmeno in tempo a stringerla a me e ricambiare il suo bacio, che lei si staccò improvvisamente, lasciandomi come un ebete a fissarla.

Facendo un brutto gesto verso Angela, si dileguò nella folla di gente che ballava.

-Come ha osato intrufolarsi alla mia festa, quella stupida!?-, mi girai verso Angela, che finalmente si era ripresa dal suo stato di shock.

Scossi la testa e la lasciai lì con quel tizio, di cui non mi ricordavo già più il nome. Dovetti lottare contro quella strana sensazione di vertigine. Per la prima volta provai cosa voleva dire "essere ubriachi". Forse per essere stata la prima volta avevo esagerato, ma quando Angela mi aveva proposto di bere della vodka, la curiosità di sapere cosa si provava, aveva avuto la meglio su di me.

In modo brusco, cosa che non era per niente da me, scostai le persone che mi intralciavano la strada.

D'un tratto una ragazza mi cadde in braccio e dovetti sorreggerla. Cercai di togliermela di dosso, ma lei si era come appiccicata a me,-Ciao! Tu sei Austin, vero?-

La mia altezza mi permise di avere la visuale sull'entrata, e vidi Zahra uscire di corsa. Merda!

-Sì, sono io. Ora devo andare, quindi scusami-, aumentai la potenza e riuscii finalmente a staccarla dal mio petto.

In un attimo raggiunsi l'entrata e mi guardai attorno, nella disperata ricerca di Zahra. Barcollai un attimo, ma cercai con tutte le mie forze di essere un po' lucido.

Guardai giù dal terrazzo e scrutai l'enorme giardino, che mi si parava davanti agli occhi. Una figura con dei tratti bianchi attirò la mia attenzione e la seguii con lo sguardo.

-Ehi, fantasma dell'opera! Cerchi qualcuno?-, vicino a me era comparsa una ragazza vestita da Cleopatra. Rimasi per un attimo a fissarla senza capire,-Sì, cerco un cigno nero, ma penso sia scappato via...-, risposi tristamente, cercando di non biascicare troppo le parole.

-Ah, intendi la bella ragazza in tutù?-

-Sì, sì! Proprio lei! L'hai vista?-, le domandai speranzoso.

Lei fece spallucce e mi rivolse uno sguardo dispiaciuto,-Penso sia già occupata, caro. L'ho vista scappare nel labirinto, rincorsa da un bel principe...-, i suoi occhi si rivolsero verso il labirinto e il mio cuore iniziò a battere velocemente. Chi diamine era questo principe?!

-Ne sei sicura?-, le chiesi, per essere certo di non sbagliare.

-Certo che ne sono sicura, le belle ragazze mi rimangono impresse nella mente!-, disse con tono sicuro. Corrugai la fronte; Cleopatra era proprio strana.

-Cosa aspetti? Non dovevi correre dietro al tuo cigno nero? Ti conviene sbrigarti, prima che il principe se lo mangi!-, ridacchiò divertita.

-G-grazie Cleopatra!-, le diedi una leggera pacca sulla spalla e cominciai a correre come un dannato in direzione del labirinto.

Appena mi fui addentrato in quell'oscuro posto, cominciai a guardarmi in giro, in cerca di Zahra o del cosiddetto "principe".

Dopo diversi tentativi di trovare la strada giusta, sentii la voce di Zahra rompere quel terribile silenzio, -NO! NO! LASCIAMI ANDARE! NON VOGLIO!-.

FASHION OF HIS LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora