Doppio attacco

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CAP.10

Stiles, finita la doccia, si stese sul letto per rilassarsi un po', ma Scott entrò non appena lui poggiò la testa sul cuscino sorridendogli e raccontandogli di come lui e Allison avevano trascorso la mattinata.

- È fatto amico, la donna è tua! – Stiles sorrise e gli fece un occhiolino.

- Mi piace davvero, Stiles. –

- Lo so e sono felice per te. –

- Quand'è che anch'io potrò essere felice per te? – Scott tirò una dolce frecciatina verso il suo amico.

- Mi sembra di sentire mio padre, siamo ancora dei ragazzini! Non c'è fretta di trovare l'anima gemella e di accasarci per dover procreare e portare avanti il cognome di famiglia, sai? Non siamo nel medio evo ... e se io non potessi farlo? Dovrei sentirmi in colpa? Dovrei stare male perché non potrei portare avanti il nome di famiglia? Se fossi gay? –

- Sei gay Stiles? – Scott guardava l'amico divertito dal suo piccolo delirio.

- Io? Perché? Ti sembro gay? Se anche fosse? Ti sembro il tipo per un tipo? – L'umano era nervoso e aveva iniziato a balbettare, era rimasto sdraiato, con le mani sembrava modellasse l'aria.

- Stiles. – Il licantropo era davvero divertito dal comportamento del suo migliore amico.

- Cosa? –

- A me non importa. – Queste semplici parole fecero calmare Stiles che sorridendo incrociò le braccia sugli occhi, ogni tanto dimenticava quanto loro due fossero legati.

- Lo so. –

- Quindi ... c'è un tipo? – Chiese sul vago Scott.

- Sono stanco, voglio dormire un po' ... notte Scott. – Stiles gli diede le spalle ridendo e lasciando l'amico a bocca aperta.

- Bastardo! – sussurrò Scott mentre andava a farsi una doccia.

Stiles chiuse gli occhi ma non dormì. Ripensò alla domanda di Scott: poteva davvero dire che nella sua vita ci fosse un tipo? Quello che era accaduto molto probabilmente era stato un solo episodio isolato, lui non era certo il tipo di Derek, o probabilmente di nessuno, al lupo magari piacevano le ragazze belle e formose.

Dalla sensazione di gioia nacque quella della paura e dell'insicurezza, l'idea di doversi allenare con Derek iniziava a suonargli stupida, sperò che il sourwolf che albergava in lui si ritirasse da quella proposta perché troppo "sciocca" per un lupo impegnato come lui.

Il pomeriggio volò in compagnia dei suoi amici. Alla fine i due nuovi arrivati non erano così male, anche se Jackson si era dimostrato più stronzo di quanto potesse apparire esternamente, Stiles si era ritrovato a parlare molto con Matt e a scoprire di avere molti interessi comuni: giochi, film e anche l'interesse per le videocamere e fotografia, cui Stiles aveva iniziato a interessarsi da poco, per via della passione per il cinema.

Quella per Stiles era la prima notte dopo tanto tempo che si ritrovava a vagare per i corridoi. Andare fuori era impossibile, fra il freddo e un lucertolone assassino veniva un po' difficile passeggiare li.

Nonostante fosse al chiuso, non riusciva a stare fermo: andava avanti e indietro per i corridoi, attraversava porte, saloni, aveva scoperto passaggi che non aveva idea esistessero; solo dopo aver attraversato tante porte, si era trovato in piscina.

Notò subito che quel posto di notte era davvero inquietante: l'acqua piatta e immobile che rispecchiava il cielo notturno perfettamente visibile attraverso il soffitto di vetro. L'ambiente era riscaldato e anche l'acqua, perché tenerla calda di sera per lui rimaneva un mistero.

St. J.J. Hale High SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora