Incontrarsi

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CAP.17


Il risveglio fu più difficile dell'addormentarsi. Erano le tre del pomeriggio e Scott lo stava prendendo a calci da qualche minuto per farlo svegliare, urlando il suo nome al completo.

- Scott che diavolo ci fai di mattina nella mia stanza? –

- Stiles sono le tre del pomeriggio e dovevamo incontrarci, ricordi? A sentire l'odore però... avrai fatto sicuramente tardi. –

- Idiota! Non ho fatto nulla e smettila di ghignare in quel modo. –

- Allora perché c'è il suo odore? –

- È stato qui, ma non abbiamo fatto nulla. –

- Capito, ora alzati! –

Il ragazzo fu veloce nel prepararsi per la gioia di Scott che era stanco di aspettare, e in pochi minuti furono fuori casa diretti alla Jeep del ragazzo.

- Ricordami perché sono dovuto venire a casa tua? –

- Forse so chi sono i due kanima. –

- Come scusa? Lo hai detto a Derek?-

- No! Mi avrebbe fermato e poi ero alquanto distratto. –

- Ferma la macchina e torna indietro! –

- No! Voglio verificare la mia teoria!

- Stiles la tua teoria può farci ammazzare, te ne rendi conto? –

- Matt e Jackson. –

- Loro due? Sicuro? –

- Da quando sono arrivati sono apparsi i kanima, gli omicidi e tutto il resto, ho fatto una breve ricerca usando il computer di mio padre e indovina un po'? Loro due sono fratelli, Scott! –

- Non si somigliano. –

- Matt è più grande di un anno. –

- Hanno cognomi diversi. –

- Due famiglie diverse, sono stati separati dagli assistenti sociali. –

- Che cosa vorresti fare esattamente? –

- Appostarmi davanti alla casa di uno dei due. –

- Jackson? –

- Sì. –

- Non ti va proprio giù. –

- Nemmeno un po'. –

Passarono il resto del pomeriggio e metà della serata davanti casa di Jackson. Nell'attesa Stiles aveva spiegato la sua teoria del perché loro potrebbero essere i kanima, e il ragionamento aveva convinto Scott. Ore lì fermi senza ottenere nulla, come previsto da Scott.

- Se anche fossero loro, chi li controlla deve stare vicino, no? Dubito che non ci noti parcheggiati dall'altra parte della strada. –

Sbuffando dal ragionamento sensato del migliore amico, Stiles mise in moto l'auto e se ne andarono da lì. Durante il tragitto Scott scoppiò in uno sfogo contro il padre. Alla fine era accaduto. Non l'aveva mai menzionato da quando lo avevano incontrato. Stiles rimase ad ascoltare, facendo ogni tanto qualche cenno con la testa. Poteva capire la rabbia del suo migliore amico.

Quando si parla del diavolo lui tende ad apparire, infatti il padre di Scott era davanti casa sua e stava aspettando che lui rientrasse.

- Figliolo, dobbiamo parlare. –

St. J.J. Hale High SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora