Cura

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CAP.18


Quando Derek riprese i sensi erano passati due giorni. Aveva il petto fasciato con delle bende macchiate di sangue, e le ferite non erano ancora del tutto passate. La fitta di dolore che seguì subito dopo, strappandogli un ringhio, gli fece capire che ci sarebbe voluto ancora molto e che erano davvero profonde.

Il lato positivo era che si trovava nella sua stanza e non in quella dell'infermeria. Odiava quel posto. L'odore dei medicinali e delle erbe gli confondevano il suo olfatto sensibile. Non appena mise piede a terra, una voce dietro le spalle gli ordinò di rimettersi a letto.

Stiles era appoggiato alla porta e attendeva che il suo ordine venisse compiuto.

Vederlo lì, con la sua solita espressione da ragazzino curioso che non vedeva l'ora di porgere le sue mille domande, diede un sollievo enorme al lupo. Il dolore della ferita, l'odore del sangue, tutto fu coperto dalla sola presenza di Stiles in quella stanza.

- Non dovresti avere una divisa da infermiera? –

- Non ero cappuccetto rosso? – Stiles si avvicinò al letto, e fece il giro per andare dal lato del lupo.

- Il taglio che mi ha fatto il cacciatore per far uscire la nonna lo tengo. –

- Sei un'idiota! –

- Da quanto sei qua? –

Il giorno dopo lo scontro Peter aveva dato l'ordine di andare a riprendere i due ragazzi. Era quasi ovvio che sarebbero stati in pericolo. Gerard poteva sfogare la sua rabbia su loro due. Con una banale scusa di un recupero speciale di alcune materie, Scott e Stiles fecero subito ritorno a scuola.

- Due giorni. Sono due dannati giorni che dormi! Ti avevo detto di stare attento. Sai che vuol dire arrivare e trovarti in queste condizioni? Non hai idea della paura che mi ... - Derek gli tappò la bocca come solo lui sapeva fare. Però aveva capito quanto fosse grande lo spavento che il ragazzo si era preso.

- Scusa. – Sussurrò Derek, dopo aver interrotto il bacio.

- So che non è colpa tua. Scusa tu se sono scoppiato in questo modo, ma ho avuto davvero paura. Perché hai dormito così tanto? –

- È un metodo che usa il corpo per poter guarire velocemente. –

- A guardare la benda sporca di sangue non si direbbe che funzioni! –

- Stiles perché non ti sdrai e mi fai compagnia? –

- Devi riposare ancora. – Stiles aveva posato una mano sul volto del lupo, che al tocco aveva chiuso gli occhi beandosi di quel gesto.

- Ho detto "riposare" ragazzino malizioso, e poi ho bisogno di cure. –

Stiles sorridendo si tolse le scarpe e fece il giro del letto per stendersi vicino al lupo. Aveva bisogno anche lui della sua vicinanza. Vederlo dormire in quei giorni era stato un incubo per lui. Si sentiva debole e incapace di fare qualsiasi cosa. Si era ripromesso che da quel momento sarebbe stato lui a proteggerlo e a prendersi cura del lupo.

- Non hai chiuso occhi in questi due giorni, vero? – Derek si girò per guardare il ragazzo steso al suo fianco. Poteva vedere gli occhi stanchi e rossi dovuti alla mancanza di sonno.

- Non ci sono riuscito. – si girò su un fianco per poter guardare meglio Derek.

- Perché stai distante? –

- Magari perché il tuo fianco è leggermente lacerato, sourwolf!?-

- Stiles... Ci potrebbe stare tranquillamente Scott fra me e te! –

Dopo una piccola risata Stiles si avvicinò abbastanza da poter appoggiare la testa sulla spalla del lupo.

- Così va meglio. – Derek fece incrociare le loro dita e poggiò la sua testa su quella del ragazzo.

Stiles stava per cadere nel mondo dei sogni.

- Sourwolf da oggi ci penserò io a te. –

Il lupo sorrise ascoltando quelle parole. Quando era stata l'ultima volta che qualcuno si era preso cura di lui? Secoli. Fu la risposta che si diede.

Stringendo ancora di più la mano del ragazzo crollò nuovamente anche lui nelle braccia di Morfeo.

Quando entrambi riaprirono gli occhi, si ritrovarono abbracciati. Le ferite di Derek erano completamente guarite. Si guardarono per un breve istante e non ebbero bisogno di parole, i loro corpi lo fecero per loro.

Le loro labbra si unirono senza perdere più un altro secondo. Il corpo di Derek avvolse completamente quello del ragazzo. Le mani sin da subito cercarono di cacciare gli ostacoli che gli impedivano di accarezzare le loro pelli.

Una mano del lupo incorniciò il viso del ragazzo mentre le sue labbra mordevano ogni piccolo pezzo del viso di Stiles. Aveva resistito un mese senza toccarlo. Un mese senza il suo profumo che lo confondesse. Un mese senza poter stringere quel corpo a sè.

La piccola visita che gli aveva fatto quella sera era servita solo ad aumentare il desiderio che aveva nei confronti del ragazzo. Quella sua piccola ossessione era andata crescendo sempre di più.
Stiles era sotto il lupo ansimando e gemendo per ogni piccolo morso e ogni piccola carezza che Derek gli dava. Tutto quello andava ben oltre tutto quello che aveva sognato fino a qualche giorno fa. Andava oltre al calore che si provocava pensando a lui.

Oltre ai vestiti anche le bende furono sfilate, anche loro nemiche della loro passione. Stiles accarezzò con le sue dita sottili e lunghe la parte di pelle che fino al giorno prima era aperta, e presto le dita furono sostituite dalle labbra del giovane che dolcemente l'accarezzavano e la baciavano.

Derek non si perse nemmeno un movimento di Stiles. I suoi occhi non si staccavano da lui e non l'avrebbero mai fatto.
Una mano scivolò nei capelli morbidi e disordinati del giovane, e con una piccola stretta costrinse il ragazzo ad alzare il viso verso l'alto, per poi farsi catturare nuovamente le labbra dall'uomo.

- Voglio sentirti urlare il mio nome nello stesso modo di quando eri solo in casa, quando ti toccavi e pensavi a me. – Derek lo aveva fatto stendere, le sue dita erano scivolate alla piccola apertura del ragazzo.

- Eri lì? Maniaco depravato di un sour... - Stiles venne zittito da un bacio.

- L'ho fatto anch'io Stiles. – Questa volta fu Derek ad essere stato zittito da un bacio improvviso.

Le mani del ragazzo scesero per spingere le dita del lupo dentro di lui. A quel contatto e a quel gesto gemettero entrambi fra le loro bocche. Derek poté sentire il suo corpo e quello di Stiles irrigidirsi ulteriormente dall'eccitazione.

- Tu hai ascoltato me, ora io voglio ascoltare te. – Sussurrò il ragazzo imbarazzato.

- Dannato ragazzino. –

Stiles trattenne il fiato quando Derek si seppellì in lui. Era bellissimo sentirlo irrompere, lasciare che lo prendesse come se da quello dipendessero le loro esistenze. E si spinse ad accogliere i suoi affondi che s'intensificavano ad ogni colpo in preda all'estasi più pura e bruciante che avesse mai provato.

Derek chiuse gli occhi cercando di prolungare l'amplesso, ma Stiles era così dannatamente caldo e... stretto. Stava perdendo il controllo, i suoi occhi erano rossi, il suo corpo era quasi del tutto trasformato. Vedere la lussuria aumentare negli occhi dorati del ragazzo faceva perdere solo di più il controllo al lupo. Non lesse paura, ma ancora di più desiderio.
Stiles poteva sentire quel liquido rovente scivolargli dentro, seguito subito dopo da lui che si liberava sporcando entrambi e ponendo fine alla seconda volta che i loro corpi si erano riuniti creando un'unione perfetta. Poco dopo sentì il peso del compagno cadergli al fianco e sentì afferrarsi da un fianco per ritrovarsi stretto fra le sue braccia, per riaddormentarsi nuovamente subito dopo. 

St. J.J. Hale High SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora