Baci, collegamenti e risposte

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CAP.11

Derek anche non prendeva sonno, vedere Stiles che era disposto a morire affogato con lui pur di non mollare la presa per sostenerlo, fu un pugno nello stomaco talmente forte da mozzargli il respiro. Aver affrontato due kanima per quel momento era stato un semplice gioco.

Improvvisamente tutto il discorso che Stiles gli aveva fatto un momento prima dell'attacco gli apparve nel buio della sua stanza, tutta la scena del ragazzo che sputava tutto fuori senza freno gli si stava mostrando davanti agli occhi: Stiles che gli diceva che gli piaceva quando si avvicinavano troppo, che lo accusava di scappare e che non sopportava quella tensione che il licantropo aveva creato con le sue fughe.

L'alba avrebbe fatto la sua apparizione nel giro di qualche ora, ma la notte era ancora amica di Derek che uscì dalle coperte e si rivestì in fretta. Doveva parlare subito con Stiles, non poteva lasciare quel discorso sospeso, per il bene di entrambi.

Dopo nemmeno cinque minuti era sulla finestra dei ragazzi sperando che Stiles non stesse dormendo. Delicatamente aveva cercato di picchiettare con il dito sul vetro però nessuno dei due ragazzi ci fece caso, Derek iniziò a chiedersi se Scott fosse davvero un lupo.

Dopo alcuni minuti che gli sembrarono ore, il lupo aveva iniziato a chiedersi che cosa stesse facendo lì. La risposta arrivò quando due occhi dorati e stupiti avevano incrociato i suoi, Derek fece segno a Stiles di uscire dalla stanza.

- È successo qualcosa? – Stiles era davvero preoccupato, il lupo non era mai andato a cercarlo nella sua stanza.

Derek non era bravo a parole, stava davanti a Stiles in silenzio, cercando di trovare una qualsiasi parola, però non gli veniva in mente nulla e alla fine fece l'unica cosa che aveva capito di saper fare negli ultimi tempi: afferrò il ragazzo per la maglia e lo baciò.

Per un momento Stiles non seppe come reagire, ma in qualche modo in quel bacio percepì il discorso che non avrebbe mai ascoltato da parte del lupo, quasi come se le parole scorressero dalle labbra del lupo a quelle sue.

Le mani di Stiles stringevano la maglia del lupo all'altezza del petto. Il bacio era ricambiato con la stessa foga iniziale che aveva messo il lupo, ma non appena le mani del giovane erano andate a cingere il collo di quest'ultimo e quelle di Derek i fianchi del castano, il bacio divenne lento, dolce e passionale.

Si era tramutato in un bacio desiderato, le labbra si schiudevano, la lingua del lupo accarezzava le labbra del giovane, il calore dei loro corpi aumentava insieme ai loro battiti, le lingue che inizialmente si scontravano timidamente avevano iniziato una loro danza erotica. Il respiro era caldo sui loro visi, i loro corpi si stringevano come a voler chiedere un contatto maggiore, tutto quello iniziava a non bastare, niente in quel momento aveva più importanza se non quella di unirsi.

- Questo per cos'era? – la voce di Stiles era bassa, spezzata dall'eccitazione che Derek gli aveva provocato solo baciandolo.

- È la risposta a quello che avevi detto in piscina prima che fossimo attaccati. –

- Devi rispondere più spesso e se questo è anche un tuo modo di comunicare, hai il permesso di farlo tutte le volte che vuoi, comunica in ogni momento in cui ne senti il bisogno. –

Stiles non finì di parlare perché le lebbra del lupo catturarono le sue, il bacio però questa volta fu diverso da quello precedente. Le labbra di Derek non stettero ferme, morsero il labbro inferiore del ragazzo, scesero sul collo lasciando piccoli segni, che il giorno dopo non si sarebbero visti, torturarono la zona dietro il lobo del'orecchio per poi lasciare altri piccoli morsi.

St. J.J. Hale High SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora