I giorni del corso passano sempre più velocemente e a poco a poco mi accorgo di come siamo diventati una grande famiglia: raccontiamo tutti un po' di noi stessi, dei nostri problemi, delle nostre paure e capisco come solo chi ha sofferto riesce a donare tanto.
Tanti di loro, all'interno dell'associazione, hanno storie tristi alle spalle, compreso quel ragazzino Domenico che ha una malattia rara allo stomaco e ogni mese deve controllarsi all'ospedale di Milano. Sono tutti così sensibili e affettuosi...
La mia amica mi ha raccontato sommariamente che la sorella di Tato era malata da anni e proprio l'anno scorso è andata via, ma che Claudio è sempre stato forte a rimetterti in sesto. Ho pure scoperto che è fidanzato, la sua ragazza fa pare dell'associazione e l'ho conosciuta proprio oggi. Il suo nome Clown è Caramella. Se non era per Roby non avrei capito neanche che fossero fidanzati. Parlano poco, non si scambiano mai un bacio, ma forse sono ancora ragazzina, a trent'anni cambia tutto persino in amore.
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Oggi stiamo facendo delle prove per capire che tipo di situazioni potremmo trovare in ospedale. I ragazzi che hanno avuto già esperienza si fingono malati e noi dobbiamo cercare il modo di approcciarci con delicatezza.
I reparti di cui ci occupiamo sono pediatria, broncopneumologia e ginecologia.E proprio in una delle scenette che noto gli occhi lucidi di Tato. Si finge malato, sindrome di down, disteso su due sedie e logicamente è il mio turno.
Mi avvicino timidamente verso il paziente-Tato, non riesco a guardarlo in faccia, anche perché tiene gli occhi verso il pavimento.<< Ciao... >> Fingo come se fossi in ospedale.
Il presidente, che fa il pseudo-genitore del paziente, risponde al posto suo. << Ciao, prego prego, accomodati. Tu... sei? Che vestiti buffi che hai addosso. >>
<< Piacere! Io faccio parte dell'associazione "Sulle ali del sorriso", sono quì a fare una visita, per portare appunto un sorriso. >> Spiego, presentandomi. A quel punto Tato alza lo sguardo verso di me.
<< Ciao! >> Mi incammino verso di lui, immedesimandomi. << Vuoi toccare il mio naso rosso? >> Chiedo, ricordandomi che il nostro segno clown è quel buffo naso tondo.
Tato si sente più a suo agio, interpretando il ruolo del malato in una maniera fenomenale. Non sarà mica un attore? Semplicemente avrà visto molte situazioni di questo genere...Si avvicina con la sua mano verso di me e tocca, timidamente, il naso rosso immaginario, poiché noi nuovi clown non lo abbiamo in possesso. Dopo questo gesto tutto è diventato più semplice e la conversazione tra me e il pseudo-genitore e pseudo-paziente viene spontanea. La simulazione ha avuto fine così e un applauso si espande per tutta la stanza.
Tato si alza dalla sedia e mi abbraccia stretta stretta.
<< Ragazzi, questo è stato un esempio di cosa potreste trovare in ospedale. Alessia è stata veramente brava ad approcciarsi con delicatezza... perché è questo che dobbiamo fare: essere delicati con chi ha bisogno di noi. >>Sono imbarazzatissima, ho tutti gli occhi puntati su di me e ancora una volta ricevo l'abbraccio di Tato. Ma la sua ragazza... non è gelosa?
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Capitolo forse un po' difficile da capire, ma vi assicuro che questi momenti servono molto per la storia di Claudio e Alessia :)
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Vietato Innamorarsi
Romantizm"E se ci innamoriamo?" Disse lui, staccandosi dalle mie labbra, senza abbassare lo sguardo. "Non accadrà! Ma... Se succede... non ci sentiremo più!" Risposi, schietta. A volte fare nuove esperienze può cambiare il tuo modo di guardare la vita. Ma...