L'incubo diventa reale

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6 CAPITOLO

Erano solo le dieci e mezza di sera mancavano ancora infinite ore prima che diventasse mattina.

Non mi era mai piaciuto stare al buio fin da piccola, infatti senza pensarci due volte ho preso il cellulare di corsa così lo schermo rimaneva acceso per fare un po' di luce. <<Mi manca anche questo ora>>. ho detto scocciata.

Negli intorni regnava l'oscurità. Riuscivo a leggere sollo la scritta sulla tomba di mio padre.

<< C'è troppo silenzio... cosa posso fare...>>

In un certo momento ho sentito uno strano rumore. Mi sono alzata di fretta. Con il cellulare che tenevo con tutte due le mani come se fosse una spada che mi poteva proteggere, cercavo di guardare che cosa era stato. Guardavo destra e sinistra ma non ho notato niente di strano. Dopo qualche secondo esce all'improvviso un gatto nero davanti a me. Mi sono spaventata all'inizio e visto che camminavo all'indietro sono inciampata. Mi stava facendo male un ginocchio. Per capire se mi ero fatta qualcosa avvicino il cellulare.

<<Accidenti ...sta sanguinando. Come faccio a fermare il sangue ora>> l'unica idea che mi è venuta in mente è stata prendere la fascia che avevo tra i capelli e legarlo più forte possibile sul ginocchio. Una volta che l'ho legato ho cercato di chiamare mia madre e Liam ma non c'era linea usciva continuamente la segreteria telefonica.

<< Ma... uffa non mi fa nemmeno lasciare un messaggio>>

Davanti a me c'era ancora il gatto nero. L'ho prendo in braccio sedendomi sulla tomba nella quale ero inciampata.

Aveva gli occhi azzurri e non aveva una collana per identificare se fosse stato di qualcuno.Mi è sembrato un gatto randagio.

<< Ma che dolce che sei, anche molto tranquillo. Ti piace quando ti fanno le coccole ehhh>> è incredibile quanto cambia la voce quando una persona parla con un animaletto o anche con un bambino, diventa spontaneamente dolce.

Quel gattino era l'unica presenza in quel posto, l'unico che mi faceva compagnia.

Il suo pelo nero era morbido e le sue fusa dolci scaldavano Il mio cuore spezzato.

<<Ti chiamerò Hope, con la speranza di trovare un po di felicità>>

Hope miagolava, giustamente non poteva fare altro.

<< Vedi Hope questo nella foto della tomba accanto.. è mio padre. Ho sempre amato infinitamente mio padre. Quando avevo qualche problemino andavo di corsa da lui. E come per magia lui risolveva tutto , non solo i miei dubbi ma anche il mio umore diventava migliore in sua presenza.

<< Che strano sto parlando con un gatto....>>

Le ore passavano e io ero ancora là sopra questa tomba sconosciuta. Dalla curiosità mi giro per leggere il nome del deceduto. <<S..i ai.. aspetta Hope che non leggo. Vediamo se avvicino di più il cellulare si legge qualcosa.>> è quello che ho fatto.

C'era scritto: <<Si avvicina... Ma che significa..? Mi ritrovo di continuo questa frase da quando ero piccola. Sarà una coincidenza? A dirla tutta io non credo.... ma mi mette paura scoprire di cosa si tratta. Tu che ne pensi Hope, come faccio a scoprirlo?? Ecco che mi rimetto a parlare di nuovo con questo gatto... Almeno lui mi ascolta!>>

Il mio cuore batteva così forte che in quel silenzio si sentiva solamente il rumore del suo battito. Con tutte le mie forze cercavo di tranquillizzarmi ma la paura mi stava divorando: << Coraggio Emily calmati ora! Pensa che si avvicinerà qualcosa di bello dai...>>

Si Avvicina....                                        &quot;&quot;La Prescelta&quot;&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora