Speranza rinchiusa in un piccolo angioletto

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15 CAPITOLO

Ho abbassato lo sguardo e ho visto il coltello conficcato sul petto di mia madre. Ho cominciato a tremare, ma nonostante il mio spavento con tutta la forza che avevo ho fatto uscire il coltello buttandolo di seguito per terra. Il mio respiro si è affannato. Mi sono seduta per terra e ho appoggio la testa di mia madre sulle mie ginocchia.

Ero tesa e non riuscivo a piangere, l'adrenalina era piuttosto accentuata e le mie mani tremavano molto velocemente.

<<Mamma stai tranquilla sto chiamando l'ambulanza e fra un po starai meglio>> ho preso il cellulare che avevo nella tasca e ho chiamato l'ambulanza.

La guardavo, era debole e dai suoi occhi a malapena aperti uscivano solamente lacrime.

<<Emily. ....promettimi che ti prenderai cura di te stessa e anche di Alison..... sapi che ti amo più della mia stessa vita....>> il suo respiro diventava dopo ogni parola che pronunciava meno evidente fino a quando non ha più parlato perché le mancavano le forze.

In quel silenzio sentivo solo il mio di respiro, non sapevo cosa fare, ero ricoperta di sangue esattamente come lo ero quando è morto mio padre.

<<Mamma... dimmi qualcosa per favore>>

Lei cercava di parlarmi ma non ci riusciva, vedevo solo il suo sorriso sbiadito che cercava di farmi tranquillizzare.

Le mie lacrime hanno cominciato a cascare sulle sue guance bianche, il suo corpo poco a poco si stava raffreddando. Nel atmosfera si sentiva un area di dolore e solitudine. Giro la testa, alla mia sinistra vedo Alison per terra. Ho sorriso a mia madre, ho appoggiato la sua testa per terra e mi sono avvicinata ad Alison. Ho appoggiato la testa sul suo petto e ho sentito che il suo cuoricino palpitava ancora e il suo respiro era tranquillo, sembrava che stesse dormendo.

<<Alison sta bene mamma>> ho pronunciato queste parole avvicinandomi a lei e tenendo la sua maglia sopra la ferita così non fuoriuscisse tanto sangue.

Ho sentito fuori l'ambulanza che stava arrivando, di corsa apro la porta e i medici salgono al secondo piano . Prendono la mamma e mi dicono di rimanere a casa con mia sorella dopo che le hanno fatto un controllo veloce e mi hanno assicurato che Alison stava bene. Sorrido a mia madre un altra volta dicendole che andrà tutto bene.

Una volta che i medici se ne sono andati alzo Alison e l'appoggio sul divano, le mie mani piene di sangue sporcano anche lei.

Dopo qualche minuto la piccola Alison apre gli occhi dicendo: <<Emily ma io cosa faccio nel salotto? Ero nella mia stanza quando mi sono addormentata>>.

Guardandola le dico: << Ti sei alzata per bere l'acqua. Non te lo ricordi? >>

Lei mi fissava stranamente: << No non me lo ricordo. Perché siamo sporche di sangue Emily? >>

Trattenendomi le dico: << Scusa mi sono sporcata quando volevo aprire il ketchup e quando ti ho preso in braccio ho sporcato anche te>>

<<Ma è molto rosso dalle altre volte>> disse Alison queste parole abbastanza confuse, era ancora mezza addormentata. È sempre stata una bambina sveglia.

<<Questo è nuovo. Te lo farò assaggiare qualche volta, è buonissimo>> rispondevo ad Alison ma la mia testa pensava solo a come stesse mia madre.

<<Emily ma la mamma dov'è? >>

<<Vedi la mamma è con una sua amica perché le deve disegnare e cucire un vestito. Quindi se farà tardi dormirà dalla sua amica oggi. Ma con te ci sono io>> le ho sorriso con il sorriso più falso di questo mondo.

Si Avvicina....                                        &quot;&quot;La Prescelta&quot;&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora