Una vecchietta piuttosto famigliare!

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23 CAPITOLO

<<Senti Emily non facciamola tanto lunga . Visto che sono tutte le finestre aperte la porta si è chiusa per la tanta corrente>>

<<Ma..Kasy ho visto chiaramente che sei stata tu a provocarlo>>

<<Emily qua non siamo in un film di fantasia, ma nella realtà. Smettila di immaginarti cose strane, come con Dylan>>

La guardavo ed era agitata. Si capiva che era rimasta molto più perplessa di me per quello che era appena accaduto. I suoi occhi esprimevano paura mentre con la sua parlantina mi voleva convincere che era del tutto tranquilla e normale.

<< Chi sa cosa sta pensando in questo momento...?>>

<<Mio padre dov'è ?>>

<<Ora che mi ci hai fatto pensare....È corso via dicendomi che la dita stava andando a fuoco. Però non so nient'altro>>

<<A fuoco??? Ma com'è possibile..Vado a vedere>> è corsa subito via dalla stanza dopo aver appoggiato Damon nel suo letto.

<<Kasyyyyyy aspettaaaa devi prendere Alison dalla scuola entro 20 minutiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii>> ma lei è scomparsa dalla circolazione come un fulmine.

<<Damon e ora come facciamo? Vi tocca a noi andare a prendere nostra sorella, anche se io sono ancora debole...>>

Mi guardavo in giro per capire dove avevo messo la mia maglia viola, non riuscivo a trovarla. Mentre spostavo tutto in quella stanza per riuscire a trovare quella maledetta maglia, ho intravisto sotto il cuscino il diario segreto di quella bambina che stavo leggendo.

L'ho preso in mano.

<<Ho domandato a Kasy qualche giorno fa se aveva mai avuto un diario quando era piccola. Lei mi ha risposto di no... Ma da quello che mi sono ricordata mentre ho sognato dei frammenti del mio passato mi risulta che lei ne avesse uno, e che lo aveva perso....Tu che dici Damon coincidono le cose ? O mi sto inventando tutto perché desidero capire?>>

Continuavo a parlare con mio fratello, mi sembrava che almeno qualcuno era lì per ascoltarmi. Anche se Damon non capiva quello che stavo dicendo.

Mi sono messa la maglia viola che tanto cercavo dopo averla trovata, poi ho messo anche i leggins neri. Ho preso Damon in braccio e ho chiusa la porta di casa uno volta uscita fuori.

<<O cavolo....le chiavi....Ma dove ho la testa?>>

<<Mi sa che noi tre Damon rimarremo fuori finché non viene qualcuno ad aprirci la porta. Menomale ti ho messo la giacchetta perché sta arrivando l'inverno e comincia a fare freddo>>

Mio fratello mi guardava e sorrideva sempre senza motivo appena incrociavo il suo sguardo. Invece quando non ero concentrata sul suo volto ma lo guardavo di nascosto con la coda dell'occhio, il suo sguardo metteva paura. Sembrava che mi guardasse con tanto odio.

<<No Emily dai non pensare a questo ora. È solo un bambino>>.

Gli alberi erano tutti spogli, c'erano si o no due o tre foglie che non erano ancora cadute. Il vento era freddo, mi ghiacciava quasi le mani. Camminavo e guardavo le persone che mi circondavano. Damon cominciava a pesare e io non riuscivo a tenerlo. La mia debolezza si stava facendo sentire.

<<Sediamoci un po su questa panchina che non riesco più a camminare>> ho detto a Damon mentre mi sedevo.

Su quella stessa panchina c'era una signora anziana con una bambina che poteva avere poco più di un anno. I suoi capelli erano bianchi e la sua pelle era tutta rugosa, ma meno delle vecchie che si vede in giro.

Si Avvicina....                                        &quot;&quot;La Prescelta&quot;&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora