Chapter Twelve*

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Calypso's POV

Mi svegliai accompagnata da un lieve russare, erano le 6,50 del mattino e presto sarebbe suonata la sveglia.
Voltai la testa di lato, trovando Bart che dormiva profondamente. La bocca socchiusa, i capelli scompigliati e un braccio attorno alla mia vita, sorrisi automaticamente a quella visione.
L'accenno di barba sulla mascella, sommata al suo fisico scolpito e tatuato, lo rendeva ancora più bello.

Cercai di alzarmi dal letto facendo il minor rumore possibile. Corsi di sopra per fare una doccia e prepararmi, dovevo rientrare all'accademia.

Dopo l'accaduto del giovedì precedente rimasi a casa, non volevo assolutamente essere vista per i corridoi. Ethan mi aveva chiamato molte e molte volte, scusandosi ancora da parte di Helios.
Nei tre giorni successivi mi ero presa del tempo, ovviamente per me stessa e anche per chiarire la situazione creatasi tra me e il mio pseudo zio.

Due giorni fa, mentre eravamo sul divano in salone intenti a rilassarci davanti alla TV, arrivò l'ennesimo messaggio da uno dei miei amici.

*******

" Amore non puoi semplicemente dirgli che sei occupata con il tuo fidanzato adesso?" disse spazientito e il mio sorriso crebbe da un orecchio all'altro.

"Aww così... è questo che sei?" chiesi punzecchiandolo con le dita sugli addominali.

"Beh... se tu lo vuoi piccola, sì." mi lanciai sulle sue labbra, baciandolo dolcemente. Passammo tre giorni tra baci e coccole sul divano, davanti al camino acceso riscaldandoci l'un l'altra e parecchio tempo speso a fare l'amore.

*******

Accantonai i miei pensieri ed una volta pronta scesi di sotto per preparare il caffè ed i toast per la colazione e mentre ero intenta a versare il tè per me nel bicchiere termico, mi sentii cingere i fianchi.

"Buongiorno amore mio." mi abbracciò, tenendo una mano premuta sul mio ventre e l'altra sul fianco, facendo aderire la mia schiena al suo petto caldo. Gettai la testa all'indietro, poggiandola a lui spostandola poi di lato per dargli più accesso mentre mi baciava il collo.

"Devi proprio andare piccola?" mi sussurrò dolcemente all'orecchio.

"Amore, resterei volentieri a casa, ma si devo proprio rientrare oggi." mi girai per baciarlo facendo scorrere le mani sul suo petto per poi portarle dietro al collo e lui mi fece sedere sull'isola alzandomi dai fianchi facendosi spazio tra le mie gambe e poggiando la fronte contro la mia.

"Credo di essere finalmente felice." rimasi colpita da quell'affermazione. Feci unire le nostre labbra stringendolo ancora più forte mentre lui accarezzava le mie cosce, lasciate scoperte dalla sua maglietta.

"Non è una delle mie questa? - mi guardò sorridendo e io annuii in assenso - E hai qualcosa sotto vero? Non vorrai mica andartene in giro solo con questa addosso?" mi misi a ridere per la sua gelosia, scossi la testa prendendolo in giro.

"Sei geloso per caso?" domandai sfottendolo.

"Oh piccola quando si tratta di te sempre! Quindi va a mettere qualcos'altro addosso, ti prego."

"Ho gli shorts sotto gelosone! Poi con la tua maglietta addosso, tutti sapranno che sono tua e se qualcuno mi dovesse dare fastidio gli dirò che ho un fidanzato gelosissimo. " puntai l'indice sul suo petto e lo baciai.
Scesi dal bancone con un saltello che lo fece indietreggiare lievemente e mi girai baciandolo più appassionatamente per poi allontanarmi diretta al tavolo, infilai la giacca e gli stivali recuperando poi la borsa e il mio tè in modo da uscire di casa.

"Ah amore, potresti prestarmi la tua macchina oggi e prendere la mia?" mi chiese avvicinandosi.

"Certo, va bene!" frugai in borsa estraendone le mie chiavi per poi porgergliele e prendere le sue. Mentre stavo per avviarmi alla porta mi sentii bloccare per il polso, mi voltò sorridendo.

The masked realityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora