Helios's POV
Mi svegliai di soprassalto con una strana sensazione addosso, come se stesse succedendo o sarebbe successo di lì a poco qualcosa.
Continuavo a pensare e ripensare a lei, a come apparisse diversa, a come mascherasse la vera se stessa dietro ad una figura fragile e dolce, ed io trovavo questa cosa molto interessante, mi sentivo attrarre come un magnete fa con il metallo. Lei era sempre stata la mia debolezza più grande, ma anche la migliore.
Quando la incontrai fu letteralmente amore a prima vista.**********
Camminavo sulla spiaggia con il rumore delle onde ad accompagnarmi. Venivo spesso qui a riflettere da qualche tempo, restare a palazzo era troppo noioso e qui c'era qualcosa ad attrarmi, una forza ammaliatrice che mi chiamava conducendomi qui come fa il canto di una sirena.
Sentire mio nonno parlare costantemente di conquista, insieme ad alcuni dei miei zii, di ricchezze e doni, mentre non era occupato con una delle sue amanti, non era il massimo del divertimento.
Così sgattaiolavo via di soppiatto e scendevo tra i mortali, anche se qui, su questa spiaggia non ve n'era traccia.L'unico essere vivente che mi era capitato di vedere la prima volta che arrivai in questo posto, animali esclusi, fu un gigante, mi parve disse di chiamarsi Polifemo.
Gli confidai di essere il figlio di Apollo ricevendo comunque il ben servito in risposta."Non m'interessa chi sei, figlio del sole , qui non puoi stare, va via dall'isola o mangerò anche te." mi guardava con il suo enorme occhio, burbero e irremovibile e non potei far altro che volar via nuovamente.
Uscii dai miei pensieri scorgendo in lontananza due figure, offuscate dal riverbero della luce solare che si scontrava con la sabbia bianca.
Mi nascosi dietro le rocce ripiegando le mie ali candide per evitare di essere visto e fu quello il momento preciso in cui capii cosa esattamente mi attirasse in quel luogo.
Avevo trovato la mia sirena.Una fanciulla, correva a piedi nudi sulla sabbia, la veste che portava, mossa dalla lieve brezza pomeridiana era azzurra come il cielo, in netto contrasto con la sua pelle arrossata, i lunghi capelli del colore del fuoco lisci come la seta che tesse una ragnatela. Era perfetta, rimasi rapito dai suoi movimenti. Si sedette sulla sabbia rivolta verso di me, girava la testa in cerca probabilmente dell'altra figura. Corrucciò la fronte non trovando nessuno, quando rivolse gli occhi nella mia direzione mi persi in quei meravigliosi e verdeggianti prati primaverili.
Doveva sicuramente essere una ninfa per la sua bellezza.
Sussultò ed io con lei, quando una figura somigliante, comparve in ginocchio alle sue spalle abbracciandola teneramente, le maestose ali spiegate, nere come la pece mi spiazzarono. Potevo sentire le sue risa dalla mia posizione.
La sua risata era qualcosa di magnifico, riecheggiava nell'etere mentre lui lasciva dolci baci sulla sua guancia."Ti ho presa piccola mia." la teneva stretta a sé come se fosse il tesoro più prezioso.
"Pensavo mi avessi abbandonata." gli disse girando di poco il capo per guardarlo in viso.
"Non lo farei mai! Mia principessa, io vivo per servirvi." la guardava in piena adorazione esattamente come stavo facendo io. Da come si avvicinò a lei credevo le baciasse le labbra invece la traiettoria si concluse sulla sua fronte accompagnata da un sospiro.
"Sai che odio quando mi tratti da principessa!" si guardarono entrambi scoppiando in una risata, alzandosi successivamente dal loro posto.
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The masked reality
RomanceE se il male per come ce lo raccontano, non fosse corretto? Infondo anche la luce ha la sua parte oscura... persino un dio può essere tutt'altro che buono. Che poi... Qual'è la vera definizione di buono o cattivo? Tutti i diritti sono riservati all...