Chapter Sixteen*

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Calypso's POV

Bart mise in moto la mia auto, premendo sull'acceleratore per dare gas ma non si mosse.
Guardai fuori dal finestrino e con la coda dell'occhio, scorsi Helios con la testa poggiata sulla spalla di Kyrion, aggrappato in un abbraccio disperato. Sembrava scosso da singhiozzi incontrollabili.

Che si senta in colpa per ciò che mi ha fatto? No! Non credo proprio. 

Scossi la testa per scacciare quel pensiero, per poi voltarmi trovandomi gli occhi di Bart addosso.

"Che cosa è successo? - credevo di essermi già spiegata. - Voglio la verità non delle fottute scuse del cazzo." lo guardai non emettendo alcun suono.
Non sapevo cosa dire, ciò che accadde nel corridoio mi aveva confusa e spaventata ma sicuramente non volevo dirlo a nessuno, non volevo passare per una stupida vittima.

"Maledizione Lipsy vuoi rispondere?!" saltai sul posto, mi stava gridando contro senza un motivo, lacrime silenziose iniziarono a colare dai miei occhi, complice forse la somma di tutti gli avvenimenti della giornata, ma nonostante questo l'ira di Bart rimase immutata.

"Benissimo, non vuoi parlare?! Farò parlare lui allora." scese dall'auto più arrabbiato che mai, puntando verso Kyrion ed Helios ancora scosso dai singhiozzi.

Io non avevo detto nulla, perché andare da loro?! 

Scesi di corsa anch'io precipitandomi da lui per cercare di fermarlo.

"Bart ti prego andiamo a casa. - ero a poca distanza ma dovetti comunque alzare la voce. - Non è successo niente, ero solo persa nei miei pensieri, quindi perché stai facendo tutte queste scenate?!" una punta di nervoso pizzicò la mia voce, non amavo fare discussioni soprattutto se in pubblico. Bart si voltò verso di me, l'espressione tra lo sgomento e l'iracondo.

"Cosa? Io starei facendo una scenata?! So già tutto. Voglio sapere il perché E dato che tu fai scena muta e non vuoi parlare vado a farmi dare spiegazioni dal colpevole della tua faccia distrutta!" il nervoso lo portò a gridarmi contro, facendo voltare i presenti tutt'intorno nella nostra direzione.
Anche i due ragazzi si voltarono verso di noi e Bart inchiodò il suo sguardo in quello di Helios, che prontamente s'indurì. Iniziò ad avvicinarsi a passo spedito, per nulla intimorito dal fisico di Bart, Kyrion dietro di lui  cercava di trattenerlo dicendogli che non potevano creare problemi davanti a tutti.

"È stata tutta colpa tua!" la sua voce era incrinata per la rabbia.

"Mia?! Io non ho fatto niente."

"Tu me l'hai portata via! Ci hai traditi, sei un fottuto bastardo! Ti credevo mio amico!" non riuscivo a capire. Come fosse possibile che loro due si conoscessero. Helios continuava a sostenere la sua tesi imperterrito.

"Io non ho fatto niente, non lo avrei mai fatto! L'amavo troppo per farla soffrire, oggi come allora! Chiedi alla tua famiglia chi è il vero traditore."

"Allora perché non ricorda niente, perché non posso più toccarla?!"

"Non spetta a me dirtelo." ero confusa, la mia mente immersa in un vorticoso turbinio di pensieri sconnessi, davanti agli occhi un susseguirsi d'immagini derivanti dai miei sogni. Un lieve fischio si espanse nelle mie orecchie, la testa iniziò a girare ed il respiro accelerò notevolmente, misi le mani sulle mie orecchie chiudendo gli occhi nel vano tentativo di far cessare il frastuono che mi attanagliava la mente, ma fu del tutto inutile. Sentivo il cuore palpitarmi nel petto e le lacrime scendere calde e copiose sulle mie guance.

"Basta! Non c'è la faccio più!" la mia voce uscì in un lieve sussurro e poi caddi nel buio.

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