"Lipsy tesoro, sveglia, siamo arrivati!" sentii zio Bart chiamarmi scuotendomi dolcemente la spalla. Quando aprii gli occhi mi ritrovai di fronte ad una delle case più belle che avessi mai visto, un'enorme tenuta in sasso, con finestre bianche si ergeva d'innanzi ai miei occhi con l'edera che cresceva rigogliosa e verde ad adornarne le facciate.
È un opera d'arte, fu l'unica cosa che pensai."Già, ho detto lo stesso appena l'ho vista." disse, non mi ero accorta di aver dato voce ai miei pensieri "comunque piccoletta, sono davvero felice che ti piaccia."
"Mi piace è riduttivo zio." canzonai ridacchiando.
Entrammo in casa, faceva freddo, davvero molto freddo, così zio si mise ad armeggiare con una stufa, avrei detto molto vecchia dall'aspetto, ma come se avesse letto i miei pensieri, mi disse che era nuova dato che, l'aveva fatta sostituire. Riuscimmo a farla partire e con essa anche l'impianto di riscaldamento.
Una grande stanza, illuminata da altissime vetrate a doppio battente affacciate sul patio, le finestre più piccole avevano una panca al di sotto e davano sul giardino, tutto sui toni del tortora molto chiaro, le travi a vista, i divani dall'aspetto morbidissimo, posti al centro della stanza, circondati dal resto della mobilia e dei suppellettili, ma ciò che mi colpì più di ogni altra cosa fu il gigantesco camino che si ergeva stoico al centro della parete: decidemmo di accenderlo e lo spettacolo che mi si parò davanti era davvero stupendo... il grosso focolare di pietra, ora acceso, era contornato da spesse lastre di onice nera come la pece, in uno degli intarsi centrali c'era incastonato un grosso araldo, segno della famiglia che abitava questa casa, mi avvicinai per vederlo meglio e subito notai quello che sembrava un mostro dai tratti spaventosi e demoniaci, una chimera, ecco cos'era, ricordo di aver letto un libro anni fa, inerente alle creature mitologiche, ogni epoca ha le sue ovviamente, ma la chimera è presente in tutte.
Sono sempre stata affascinata dalla mitologia antica, insomma dei, semidei, fauni, ninfe, creature, angeli e demoni si susseguono e fondono da millenni... tutto ciò mi ha sempre attratto, come una calamita fa con il ferro."Lipsy va a scegliere la tua camera, magari puoi iniziare a sistemare le tue cose, sai tra qualche giorno inizierai la scuola e poi sarai troppo occupata" zio Bart interruppe i miei pensieri, non mi accorsi nemmeno di essere rimasta imbambolata a fissare la chimera nell'araldo. Mi sarebbe piaciuto scoprire qualcosa sulla famiglia che possedeva questo podere, insomma, per avere uno stemma di famiglia dovevano essere nobili, o giù di lì.
Salii al primo piano, le pareti di pietra rendevano tutto più affascinante, sembrava di essere in un' altra epoca, il legno del parquet scricchiolava sotto i miei passi incerti.
Alla fine del corridoio mi ritrovai davanti ad una grossa porta, bianca come tutte le altre, ma più grande rispetto ad esse, quando l'aprii m'innamorai perdutamente di ciò che mi si parò davanti.Una stanza circolare, grandissima e luminosa, sembrava di essere in una torre, mi soffermai ad osservare le pareti di pietra con incastrate delle altissime finestre ornate da tende velate color panna con ricami dorati.
Al di sotto di ognuna c'era una panca da lettura ma ciò che mi colpì furono i mobili, ricercati con gusto e accuratezza. Sembrava che quella stanza fosse stata disegnata per me.
Un grande letto a baldacchino poggiato su una pedana rialzata ne occupava il centro, coperto da drappeggi in tinta ed ornati come i tendaggi.
Non resistetti e mi ci tuffai sopra, sprofondando nella morbidezza del materasso, era davvero enorme, avremmo potuto dormirci comodamente in quattro dentro. Girai la testa e solo allora mi accorsi della scala a chiocciola che attraversava il pavimento ed il soffitto; mi auto convinsi ad alzarmi, per vedere cosa ci fosse di sopra e di sotto.
La scala in ferro battuto era finemente decorata con fiori e foglie d'edera in ottone dorato, salii al piano di sopra e ci trovai un' altra stanza piena di scaffalature, portantini per abiti in legno addossati alle pareti e specchi. Poste al centro della stanza, sopra un tappeto nero, rotondo e dall'aspetto soffice vi erano due poltrone stile Luigi XIV nere, con un tavolinetto da tè. Opposto alla finestra vi era un vanity in ottone e marmo, con sopra un grande specchio, ovale dalla cornice d'ottone coordinata perfettamente, il tutto completato da una poltroncina capitonné nera. Vicino alle scaffalature avvistai tre bauli, molto grandi e dall'aspetto parecchio antico ma decisi di non darvi peso, erano belli a livello ornamentale, quindi decisi di non toccarli."Sapevo che avresti scelto questa, era la più adatta a te. Allora... ti piace?" sulla soglia della mia porta c'era Bart con un grandissimo sorriso.
"La amo!" uscì dal mio stato di trance e corsi ad abbracciarlo con tutta la forza che avevo.
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The masked reality
RomanceE se il male per come ce lo raccontano, non fosse corretto? Infondo anche la luce ha la sua parte oscura... persino un dio può essere tutt'altro che buono. Che poi... Qual'è la vera definizione di buono o cattivo? Tutti i diritti sono riservati all...