CAPITOLO 2

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Nessun giorno è uguale all'altro,

ogni mattina porta con sé un particolare miracolo,

il proprio momento magico,

nel quale i vecchi universi vengono distrutti

e si creano nuove stelle.

(P. Coelho)

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"Cari amici ascoltatori, buongiorno! Finalmente è quasi giunta la fine di questo agosto afoso, e con esso le ferie di buona parte degli italiani. Quanti di voi hanno già terminato le vacanze e sono già a lavoro? Vi lasciamo con LOGICO..."

La radiosveglia si è appena attivata e io non sono proprio dell'umore di alzarmi dal letto, ho dormito poco e niente. Ho fatto uno strano sogno, tra tante persone, tante maschere, vedevo quegli occhi attraverso quella semplice maschera nera.

Non appena mi decido di alzarmi vado dritta dritta nella stanza di Luce per farmi raccontare il resto della serata ma, per mia sfortuna, il letto è intatto... è sempre la solita, ancora deve tornare.

Preparo il caffè e intanto mi faccio un riassunto mentale della serata di ieri, i pensieri si affollano, quasi tutti sbagliati rivolti a quel ragazzo.

Chissà se Luce sa chi sia. Una cosa è certa, con lui ho avuto una strana sensazione di sicurezza e straniamento allo stesso tempo.

Un rumore interrompe la mia confusione, è Luce che cerca di entrare silenziosamente, convinta che io stia ancora dormendo. Tutta scompigliata e le scarpe in mano, sembra una bambina pronta a nascondere il suo tesoro. Non appena mi vede seduta a fare colazione ride e il silenzio scompare, facendo posto ad una voce stridula.

A stento trattengo un ghigno, è una situazione troppo divertente, è ancora brilla ed è troppo buffa con la sua goffaggine.

- Buongiorno!

- Shh... vorrai dire buonanotte! Aly non sai cosa ti sei persa, una volta andata via!

- Luce sono andata via alle quattro del mattino, cosa mi sono mai potuta perdere!

Alza il dito cercando di indicarmi, mette quasi paura;

- Tu amica mia, eri una bomba! Se solo fossi stata più disponibile a conoscere le persone. Puoi anche aver fatto colpo su qualcuno...

- A proposito di ieri...

- Si?

- No, niente lascia stare. Vuoi fare colazione? Magari ti riprendi un po'...

- No, la colazione la lascio a te, io ho un appuntamento... col mio letto.

- Touchè! Vorrà dire che ti lascio un po' di succo d'arancia per dopo. Ah Luce... ricordati che oggi non torno a casa per pranzo, mi fermo in biblioteca e poi andrò direttamente a lavoro. Vorrei recuperare un po' di tempo perso.

- Mmh! Va bene niente pranzo, bye bye.

Scommetto che non mi ha nemmeno ascoltata.

Guardo l'orologio e tutto sommato, ancora, ho un po' di tempo... volendo potrei indagare. Vado in camera sua e la trovo già a letto, mi fiondo accanto a lei ma a quanto pare non ne vuole sapere di aprire gli occhi.

- Mmh...Aly... mi vuoi fare dormire!

- Cosa è successo quando me ne sono andata?

- Niente che non può essere raccontato più tardi... dopo almeno sei... sette ore di sonno!

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