CAPITOLO 11

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Apro gli occhi disturbata dai raggi del sole che penetrano dalla tenda, mi giro e rigiro nel letto, cercando di dare un senso a quello che è successo... se penso che ieri mattina era qui nel letto accanto a me...

Mi butto giù dal letto e avvolgo i capelli in una crocchia , devo fare per forza qualcosa per tenermi occupata e non pensarci.

- Luce! Cosa ci fai sveglia a quest'ora?

- Eh? No, sai... cercavo di preparare la colazione, ti ho per caso svegliata?

- No, ma tutto ok? Vuoi una mano?

- Si, grazie...

Mi osserva senza dire nulla... e so che vorrebbe sapere cosa sia successo ieri sera...

- Vuoi parlarne?

- A dir la verità, no! Ma so che finché non ti racconterò tutto, tu non mi lascerai in pace, giusto?

- Praticamente si!

- Beh, è semplice. Non è capace ad avere una storia seria, senza tradimenti, il nostro non era un rapporto esclusivo.

- Pensavo che fosse talmente preso da te... così tanto da essere disposto ad avere un rapporto unico...

- E invece no!

Mi accorgo solo ora che ha un graffio sul volto...

- Luce come te lo sei fatta?

- eh? Cosa? Non è niente! Con quei tacchi sono inciampata ed ecco qui il risultato!

- Cavolo! Deve farti male...

Suonano alla porta e mi sorprendo nel vedere Jonathan aprendo la porta.

- Cosa ci fai qui!

- Congedo...

- Guarda caso...

Mi volto verso Luce, sicura del fatto che lo abbia chiamato per raccontargli cosa è successo ieri sera...

- Cosa mi raccontate di nuovo? Volete uscire questa sera?

- A dir la verità non ho molta voglia di uscire... scusatemi torno di là.

Non ho il tempo di entrare in camera, che fratello e sorella mi seguono, invadendo la mia piccola stanza...

- Aly che hai?

- Jonathan, davvero puoi smettere di far finta di non sapere nulla, lo so che ti ha chiamato Luce!

- Ok... e con questo? Non è successo nulla di grave, meglio ora che più in là! No?

Io e Luce ci guardiamo, in realtà è successo tanto... mi sono fidata dopo tanto tempo che non lo facevo...

- Che c'è? Cosa mi sono perso?

- Jonathan... in realtà...

Non so il perché, ma mi sento in colpa nel fargli sapere che in realtà siamo andati oltre... al bacio di conoscenza.

- Ci sei andata a letto? Alyssa ma porca la miseria! Ci caschi con tutti!

- Jonathan...

- No Luce! Non sto zitto! Non le è bastata quell'esperienza con quello stronzo? Doveva andare a letto anche con quello lì! Che si aspettava? Cuori e fiori?

Esce dalla stanza sbattendo la porta, lasciandoci sorprese da questa sua reazione... un po' troppo eccessiva.

A cena, mentre io e Luce mangiamo, si apre la porta ed è proprio lui, Jonathan, che finalmente è tornato a casa.

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