PASSATO

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Sono passati diversi giorni da quell'orribile sera e io non ho fatto altro che starmene chiusa in camera.

Luce non fa altro che chiamare e mandare messaggi, ma non me la sono sentita di risponderle, parlarle vorrebbe dire affrontare di nuovo l'argomento Manfredi, e finché non parlerò con lui non riesco a trarre conclusioni.

Ho provato più volte a chiamarlo, tante di quelle volte che ormai ho perso il conto e da lui nessuna risposta.

Ancora non capisco perché si sia comportato così con me, non credevo che fare l'amore con qualcuno fosse così brutto, Luce ne parlava sempre come un qualcosa che ti fa sentire bene e diventi un'unica cosa in quel momento con la persona che sta con te, mentre io adesso mi sento solo... sporca...

- Alyssa ma si può sapere che hai in questi giorni? Sei sempre in aria!

- Non ho niente mamma! Lasciami stare!

Mi vesto di corsa ed esco a fare due passi, sicuramente così non mi disturberà nessuno... ma come non detto! Camminando per strada incontro Luce e non posso certo evitarla.

- Aly... ma che cavolo di fine hai fatto! Ti ho chiamata tantissime volte! Sono un po' preoccupata!

- Luce non ho tanta voglia di parlarne...

- Alyssa Costa! Adesso basta! Reagisci! Sei sicura che non c'è altro?

- Luce che dici! Ti ricordo che io ho accettato di andare in quella casa con lui.

- Va bene, se lo dici tu... io non insisto. Allora riprenditi. Se è andata male la prima volta non è un dramma, può capitare, non deve per forza andare come ti aspettavi, tutto perfetto. Ma ti prego reagisci! Non puoi pretendere che la prima volta sia come nei film.

Luce ha ragione, se non è andata bene non vuol dire che lui non tenga a me.

- Luce...

- Si?

- Non è solo questo... ho provato più volte a chiamarlo ma lui non mi ha mai risposto! Forse non è rimasto soddisfatto come pensava o forse è tornato a casa in licenza, non so che pensare.

- Lascia fare a me!

- Che vuoi fare?

Avevo indovinato! È tornato a casa, tramite i suoi amici, Luce è riuscita a farsi dire anche dove abita precisamente a Palermo e mi ha obbligata a salire in macchina per portarmi subito da lui.

- Se gli spunti sotto casa sarà obbligato a parlarti!

- Luce io vengo con te, ma non so se è una buona idea... ho come una brutta sensazione!

- Oh! Lascia a casa quelle tue brutte sensazioni, una volta tanto, andiamo!

Il viaggio in macchina procede con il mio silenzio che mi tiene compagnia e Luce che canticchia ascoltano la radio.

Il paesaggio che ci accompagna lungo l'autostrada riesce a darmi una calma apparente, che termina non appena intravedo il cartello che avvisa la meta ormai vicina. È stato facile arrivare sotto casa sua, il problema è che ancora dopo quindici minuti passati in macchina, non ho trovato il coraggio di uscire e andare a suonare.

- Oh andiamo Aly, prima o poi dovrai parlargli. Meglio adesso no!

- Non ho il tuo coraggio Luce!

- Se vuoi suono io...

Il mio silenzio e il mio sguardo le fanno capire che se non lo farà lei, io non riuscirò mai a sbloccarmi.

Per questo motivo decide di fare lei il primo passo al posto mio.

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