Prologo. (7a)

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Teen Wolf

ore 03:10 a.m.

C'era un leggero movimento nei boschi quella notte.

Era una notte come tutte le altre, fresca e tranquilla.

Un ragazzo, di circa 19 anni e alto più o meno 1,90m, si muoveva velocemente fra gli alberi, come se sapesse già dove andare, come se quei boschi fossero la sua seconda casa.

I suoi occhi rossi scrutavano attentamente ogni singola foglia, ogni singolo albero e ogni singolo arbusto; si aggirava per la riserva di Beacon Hills come se fosse un ninja. Arrivava a Beacon Hills con un importantissimo messaggio per Liam e il suo branco, doveva aiutarli, perché i cacciatori non si erano arresi, né tanto meno avevano cambiato idea sullo sterminare tutti i lupi mannari a Beacon Hills, ed era suo compito difendere la città che per tanto tempo l'aveva accolto e cresciuto.

Ore 07:20 a.m.

"Liam, devi assolutamente alzarti dal letto, o credo che io e Mason ti ci butteremo giù a colpi di mazza da baseball." Esordì Nolan sbuffando, ogni mattina la stessa storia, come se Liam fosse un bambino di 10 anni.

"E va bene mi alzo, ma vi prego smettetele ogni mattina di venire qua e torturarmi!" Liam si mise a sedere sul letto, era a petto nudo e indossava solo dei pantaloncini leggermente abbassati che lasciavano intravedere la scritta della mutande "Calvin Klein". Si alzò spintonando Nolan e Mason, si guardò allo specchio passandosi una mano fra i capelli e poi cominciò a scrutare attentamente ogni singolo poro del suo viso: "Devo assolutamente radermi, odio la barba, già mi basta averla quando mi trasformo!" Sbuffò lui.

Nolan e Mason si guardarono come se si arrendessero, Liam era impossibile da gestire, era una " donna mancata" così i suoi amici adoravano definirlo.

Liam si girò di scatto scrutando gli sguardi dei due amici: "R-r-r-ragazzi avete notizie di Theo? Non vorrei che sia ritornato a dormire in auto, gli avevo detto che a casa mia c'era posto, ma lui non ha volut..." Liam abbassò lo sguardo e fu interrotto da Mason: "Non ne sappiamo assolutamente nulla, però Liam devi darti una mossa, non puoi stare a preoccuparti per tutti giorno e notte, non è compito tuo." Mason frugò nel suo armadio e gli lanciò alla rinfusa una maglietta e un paio di jeans.

"Non capisci Mason, ormai ci fidiamo di Theo, è cambiato e tu lo sai, e comunque sia, sì è compito mio prendermi cura di voi, ora che Scott è partito con Chris. E per la cronaca devo spogliarmi, volete stare qui a guardare o mi aspetterete di sotto?" Liam alzò un sopracciglio e cominciò a sfilarsi lentamente i pantaloncini.

Mason e Nolan uscirono sbuffando e lui li sentì lamentarsi, ma decise di fare spallucce e non rispondere, alla fine loro che ne potevano capire di ciò che Liam stava passando?

"Alec buongiorno, come butta oggi?" Nolan diede un pacca sulla spalla ad Alec, il quale ormai frequentava il liceo di Beacon Hills e che abitava temporaneamente con Melissa.

"Ehy bro, tutto bene, oggi ho il primo allenamento di lacrosse." Alec cercò Liam fra la folla sperando di avere un suo consenso, ma non lo vide.

"Nolan, ma Liam?" Chiese confuso Alec.

"Tranquillo è con Mason, confidenze fra migliori amici..." Nolan si ricordò di quando il suo "migliore amico" era Gabe e di tutte le volte che gli raccontava della sua vita, si ricordò di quando parlavano come se fossero due agenti segreti, e ora che Gabe era morto, Nolan sentiva una parte di sé morta con lui, infondo per quanto cattivo potesse essere Gabe, era pure sempre il suo migliore amico.

Nolan mise un braccio attorno alle spalle di Alec e i due entrarono insieme a scuola.

"Alec ascoltami bene, quello laggiù è Will, lo vedi? Bene, lui è una bestia, è feroce ed è assetato di sangue, motivo per cui non devi mai cercare di placcarlo o comunque di andargli contro, se non vuoi rischiare di morire.

Invece quello è Lucas, lui beh, lui può girarlo come un calzino, tanto è più scarso di Mason a basket, non ci sono problemi." Liam rise ad Alec, lo stava preparando su tutto.

L'erba del campo di lacrosse era fredda a contatto con le mani, ed i ragazzi stavano finalmente iniziando le loro flessioni.

"Liam, Nolan ma quella chi é?" Alec si perse definitivamente, i suoi occhi si persero nel vuoto e cominciarono a guardare una giovane ragazza alta e slanciata, i capelli legati in una coda rossa e riccia e gli occhi di un verde smeraldo.

Liam e Nolan guardandola rimasero stupiti, più di quando avevano visto la loro compagna di classe fare un ballo sulla cattedra poco sobrio dopo aver preso una C a matematica.

"Non l'abbiamo mai vista, vero Nolan?" Disse Liam con gli occhi spalancati.

"No, purtroppo non l'abbiamo mai vista." Rispose Nolan.

"VOI MASCHIACCI CON GLI ORMONI A MILLE, FATE VEDERE A QUESTA RAGAZZA CHE NOI SIAMO IL SESSO FORTE E CERCATE DI NON STARE LI' IMPALATI COME SE NON AVESTE VISTO UNA RAGAZZA PRIMA D'ORA!" Il coach fischiò talmente forte che tutti furono costretti a tapparsi le orecchie.

Mentre facevano i loro esercizi, e mentre erano messi in fila, Nolan bussò alla spalla della ragazza nuova e con fare da Don Giovanni le chiese quale fosse il suo nome.

"Mia." rispose lei a bassa voce scrutando gli occhi e le numerose lentiggini di Nolan.

Liam era in porta e piano piano ogni giocatore doveva cercare di superare dei ragazzi e gettare la palla all'interno della porta, quando arrivò il turno di Mia, lei si preparò come se giocasse da un vita e appena il coach fischiò, lei cominciò a correre e a schivare i ragazzi che le muravano la porta con una maestria tale da lasciare tutti senza fiato, era agile e scattante nei movimenti, perfino Liam ebbe difficoltà nell'afferrare la palla lanciata da Mia.

"FANTASTICO, SUBLIME." Il coach esultò felice e dopo cambiò l'ordine, mettendo Nolan in porta e Liam in difesa e ordinò a Mia di riprovare.

Liam stavolta era pronto a scaraventarla a terra e difendere a tutti costi la sua porta, Mia cominciò a superare velocemente i primi ragazzi e arrivati a Liam, lui le diede una spallata così forte da sentire delle strane vibrazioni, il suo istinto animale gli aveva mandato un messaggio, toccandola e sentendo il suo odore da vicino gli era sembrato di venire a contatto con un suo simile, di toccare un altro lupo mannaro.

In quella frazione di secondo accaddero troppe cose, Mia fu scaraventata a terra e tutti accorsero in suo aiuto e Nolan e Alec cominciarono a sgridare Liam: "Sei scemo? Potevi farle del male, potevi anche romperle una spalla!" gridarono i due all'unisono.

"Alec non lo senti vero? Lei è una di noi, lei è un lupo mannaro." I tre si erano allontanati un po' e da qualche metro di distanza videro che Mia si alzava facendo finta di zoppicare un po', Mia e un ragazzo che l'aiutava a camminare gli passarono accanto e Mia fissò dritto negli occhi di Liam, pure lei sapeva cosa lui era.

Liam percepì un leggero rumore proveniente dalle siepi che segnavano il confine fra la scuola e il bosco.

Ne uscì fuori un ragazzo che si premeva forte il fianco, camminava barcollando, era pallido e il suo battito era irregolare.

Liam, Alec e Nolan gli corsero incontro, prima che il resto della squadra lo notasse.

I tre lo accerchiarono, e il ragazzo si accasciò su Liam, il quale lo prese e cominciò ad urlare.

Tutta la squadra li raggiunse e il coach piano piano spintonò tutti i suoi allievi per cercare di capire cosa stesse succedendo.

"Diamine, ma lui è... Tu sei..." Il coach stava tremando, era sorpreso di rivederlo.

"Salve coach, sono io Isaac, Isaac Lahey." Pronunciò il suo nome con la voce rauca e dopo svenne di colpo, Liam fece fatica a sostenere il ragazzone alto circa 1,90 m.

Aveva sentito Scott nominarlo due o tre volte.

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Spazio autrice.

Questo è il prologo, mi raccomando, commentate e lasciate una stellina!

Ci vediamo nel primo capitolo!

Xxx

Teen Wolf. Nowhere you are safe. Runaway.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora