Come tutto ebbe inizio. (7a)

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Era una normale giornata di gennaio, i fiocchi di neve scendevano lentamente lì in Montana.

Le scuole restavano ancora chiuse per via della neve, perché la sera prima c'era stata una bufera talmente potente capace di spazzare via tutti gli alberi del parco vicino casa di Mia.

Nonostante ciò, però il liceo che Mia frequentava si preparava all'inizio del torneo di football invernale, così per le strade di Glendive i ragazzi cominciavano a distribuire i volantini per assistere alle classificazioni che si sarebbero tenute nel campo di football comunale.

Mia insieme a Melanie collaboravano e avevano gia raccolto 10 invitati.

"Grazie mille signorina Lewson!" Carl, il miglior giocatore di football di tutto il Glendive, aveva appena fermato Mia e Melanie.

"Se stasera avremo più tifo sarà solo per merito tuo." Carl era un ragazzo dolce, affettuoso, capelli neri e occhi meravigliosamente marroni, era alto e atletico, insomma sembrava un dio.

"Carl, il merito è di entrambe." Disse Mia indicando prima Melanie e poi se stessa.

"Mi andava di ringraziare te, posso? Comunque vi aspetto sta sera e sarà mio dovere conservarvi i posti migliori." Carl se ne andò correndo verso i suoi amici che nel frattempo avevano proseguito dividendo altri volantini ai passanti.

"Cazzo amica, sei fottutamente cotta di lui. Le tue gote assomigliano a dei pomodori." Melanie diede una spallata a Mia, la quale cominciò a ridere.

"Credi che vestita così vada bene? Sai non voglio sembrare troppo disperata." Mia uscì dal bagno per la ventesima volta quella sera.

Melanie si buttò sul letto disperata: "Così sei perfetta, come le 20 volte precedenti, non ti permetterò di cambiarti ancora." Melanie si mise a sedere e trascinò Mia fuori dalla camera.

"Papà noi stiamo andando, Zach è qua fuori. Torno per le 23:00!" Mia salutò il padre che stava preparando la cena e insieme a Melanie uscì.

"Comunque non sono affatto sorpresa che alla fine abbiano vinto. Carl è stato fantastico, davvero. Credo che non abbia mai giocato così bene." Melanie si alzò.

"Mia un attimo sto andando a salutare delle persone, aspettami qui e aspetta Zach." Melanie si allontanò.

"Lewson, ti devo assolutamente qualcosa, merito tuo se abbiamo vinto." Carl avanzava verso di lei, il giubbotto lo imbottiva e sembrava una polpetta.

"Credo che il merito sia unicamente tuo e dei tuoi compagni, siete stati favolosi nonostante il gelo." Mia si avvicinò a lui, era cotta di Carl dalle elementari e lui non sembrava da meno. La tensione che c'era fra i due era capace di infuocare di tutto, Mia non riusciva a staccare gli occhi dalle fantastiche labbra di Carl, avrebbe voluto afferrarlo dal giubbotto e tirarlo a sé per baciarlo con tutto l'amore che le ardeva nel corpo, sin dalle elementari aveva giurato che l'avrebbe amato nonostante tutto, se lui non l'avesse ricambiata, lei si era promessa di lasciarlo andare con chiunque amasse.

Carl non era da meno, non riusciva a staccare gli occhi dagli occhi verde smeraldo di Mia, non aveva mai visto ragazza più bella di lei, Mia era un fuoco capace di illuminare e riscaldare i cuori più bui e freddi, e lui, nonostante il suo fare da Don Giovanni l'avrebbe sempre amata da lontano, non voleva sciupare cotanta bellezza,era una bellezza da proteggere quella di Mia.

Carl non era interessato a lei sessualmente, era interessato alla vera Mia, adorava quando durante i compiti si arricciava un capello e giocherellava con l'asta dei suoi imbarazzantissimi occhiali gialli, che le illuminava il viso e la rendevano un Sole.

Teen Wolf. Nowhere you are safe. Runaway.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora