Hale (7B)

46 4 0
                                    

Quando Liam si svegliò ebbe un attimo di confusione, sentiva il sangue pulsare nelle vene, sentiva il suo cuore pompare sangue ad una velocità sovrumana. Girò lievemente la testa per scorgere qualche indizio che gli facesse capire dove si trovasse, ma intorno a lui c'erano solo macchinari di rianimazione e telecamere.
La porta si aprì rivelando un uomo anziano seguito da una serie di scagnozzi che pendevano dalle labbra del vecchio.
"Ragazzi sapreste dirmi chi è lui?" Domandò il vecchio.
"Danvers?" Un ragazzo sulla trentina alzò lo sguardo di scatto e poi si focalizzo su Liam, lo scrutò attentamente ed esaminò la cartella.

"E' stato trovato a Beacon Hills, ha riportato gravi lesioni interne mentre lo stavano scortando. Ha riportato lesioni a polmoni, cuore, fegato. E' rimasto morto per circa 15 minuti e inseguito ad una manovra salva vita il suo cuore ha cominciato a battere. Momentaneamente è stabile da circa una settimana di ricovero in terapia intensiva e ha preso qualche chilo." Danvers parlò senza riprendere fiato, Liam si stupì, non poteva essere passata una settimana da quando era ricoverato in quell'ospedale.

"Quindi Danvers lei cosa ne pensa?" Il vecchio si avvicinò a Liam, accorgendosi che fosse sveglio, gli accarezzò il volto e gli sorrise con un sorriso beffardo, sinistro.

"A giudicare dai segni vitali credo che sia pronto per essere dimesso. Si può cominciare anche con l'addestramento intenso." Danvers firmò la cartella clinica, aveva messo il segno "fine" sulla libertà di Liam Dunbar.

Liam si sentiva stordito, avrebbe voluto urlare, ma non riusciva a farlo, era sedato. Il massimo che riuscì a fare fu afferrare il polso dell'infermiera che lo stava sistemando per dimetterlo e pregarla con gli occhi di lasciarlo libero.

Qualche giorno prima...

Isaac entrò trionfante nel loft di Derek, quasi sicuro che avrebbe fatto piacere a tutti conoscere quella nuova ragazza, il suo sesto senso gli confermava che di Naomi poteva fidarsi ciecamente, riusciva a sentire il suo profumo fresco di lavanda miscelato all'odore secco dell'asfalto, sentiva il suo cuore battere regolarmente, il suo respiro era leggero.

"Isaac?" Chiese Lydia alzando gli occhi dalla cartina.

"Ho incontrato qualcuno per strada e a giudicare da come si fa chiamare credo che possa aiutarci." Naomi era nascosta dietro la porta, Isaac le aveva detto di non mostrarsi finché lui non le avesse dato il segnale.

"Hai raccattato qualcuno dalla strada?" Chiese Stiles.
Isaac gettò gli occhi al cielo, sentiva che non riuscivano a riporre fiducia.

"Naomi esci." Quando Naomi si rivelò accanto ad Isaac, Malia ringhiò nella sua direzione.

Le gambe di Malia fremevano, doveva correre verso di lei e staccarle la testa a morsi, era un'estranea in casa di suo cugino, però al contempo sentiva che di quella ragazzina poteva fidarsi, come se ci fosse qualcosa nel sangue che la bloccava ad attaccarla e a staccarle la testa, era come se sentisse che nel profondo doveva proteggerla, come fosse un membro della famiglia.

Isaac fissò Naomi e sotto voce le chiese di raccontare quello che aveva raccontato a lui mentre cercavano casa di Derek.

Naomi fece un passo avanti, come se stesse parlando ad un platea, era sicura che quel ragazzo alto, con la barba scura e gli occhi verdi fosse il temibile Derek Hale di cui suo padre le aveva parlato per anni.

"Sono Naomi Hale. Figlia di Clarke Hale, la sorella di Peter Hale e Talia Hale." Derek sussultò non appena sentì il suo cognome esser tirato in causa.

Nel loft calò un minuto di silenzio, Malia cercò lo sguardo di Derek, non era possibile che un'altra Hale entrasse in famiglia, già era stato uno scandalo quando avevano scoperto che lo fosse Malia e prima ancora quando Derek trovò Cora, ma adesso guardava un'altra sua familiare e riusciva a sentire il suo cuore battere regolarmente, non riusciva a non fidarsi, era come un sesto senso che lo obbligava a crederle.

"Mia zia Clarke, lei era sicuramente in casa quando scoppiò l'incendio." Derek cercò di trovare qualche falla nel discorso di Naomi.

"Mia madre è rimasta ferita gravemente, ma fu soccorsa nei boschi da una banshee, le ha salvato la vita."

Lydia scosse la testa: "Era la madre di Mia." Sussurrò.

"Perchè sei qui?" Le chiese Scott.

"Perchè ho bisogno del vostro aiuto. Sono un lupo mannaro dalla nascita, sono stata addestrata come tale, so controllarmi durante la luna piena, ma senza un branco non posso sconfiggerlo. Ho bisogno di un Alpha, di un branco perfetto." Naomi prese un respiro profondo.

"Vengo da Miami, una città molto grande in cui noi lupi mannari non risaltiamo, mio padre mi ha nascosta là dopo che mia madre fu brutalmente assassinata da mio nonno paterno. Per anni fummo al sicuro, fin quando un mese fa il mio branco non venne trucidato da una certa Monroe. Fu allora che mio padre si ammalò e disse di tornare a Beacon Hills e cercare Derek Hale, lui avrebbe potuto aiutarmi. Ho fatto migliaia di ricerche, riuscendo a trovare altri nomi familiari come Scott McCall e, scusami, un nome molto strano seguito da un cognome molto strano, un certo Micilau Stilischi. Sapevo di dover venire qua, mio padre ha bisogno di un morso e non mi sarei mai rivolta al primo alpha che incontravo per strada." Stiles si sentì offeso, si imbronciò e Lydia gli diede un leggero colpetto e lui si risistemò fingendo di non essere offeso.

"Scusa, questo è il modo in cui ci hai trovati, non il motivo per cui sei qua." Puntualizzò Malia: "In cosa ci puoi essere d'aiuto, cosa sai che noi non sappiamo?"

"Sono sicura molto sicura che la causa di tutti questi disordini, di questi omicidi, di questi sequestri illegali sia mio nonno. Prova un odio razzista verso le creature soprannaturali, è uno scienziato e non sopporta come esse possano sfidare le leggi della natura. E' lui che ha manovrato gli Argent e i Calavera, siamo tutti pedine del suo gioco malato. Ha ucciso mia madre e fatto bruciare viva tutta la famiglia Hale, ha manovrato Monroe e Gerard, ha riportato l'Anuk-ite, Kate ed era davvero lui quello che controllava il Kanima. E' contro di lui che avete lottato per anni, è come se fosse stato un gioco per lui. Adesso che Monroe è morta, lui è pronto ad invadere Beacon Hills, prelevare le creature e portarle chissà dove per ucciderle."

Naomi spalancò gli occhi, il cuore le martellava nel petto, non mentiva, era solo la paura per suo nonno che le faceva tremare il cuore.

"Perchè sei qui? Perché non restare a Miami con tuo padre?" Chiese Stiles.

"Perchè mio nonno avrebbe ucciso la mia famiglia e già l'ha fatto una volta, non permetterò mai che stermini Beacon Hills. Ho bisogno di salvare mio padre, ho bisogno di un vero Alpha che lo morda. Ho bisogno di un branco, di una famiglia, di una casa." Si mordeva le labbra nervosamente.

"Ragazzi è tutto quello che abbiamo per trovare Liam, ci serve. Ed io posso aiutare tuo padre." Scott illuminò gli occhi e Naomi si rilassò per un attimo e sorrise.
-
-
-
-
-
Chi non muore si rivede, giusto?

Teen Wolf. Nowhere you are safe. Runaway.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora