Imbarazzo

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F< ehi charlotte!> notai che con se aveva una scatola, non troppo grande, ma una semplice scatola... che però mi incuriosì molto.
C<questo è il mio regalo per te! Per tutte quelle volte che mi sei stata vicina... anche quando non volevo nessuno accanto a me..> charlotte ne aveva passate tante... era stata adottata da una famiglia che però non risulto essere una famiglia per bene, veniva ripetutamente picchiata e ogni giorno doveva affrontare suo padre adottivo ubriaco che oltre colpire lei, per chissà quale motivo, colpiva anche la madre, finché non morì di cancro .... lei allora maggiorenne andò a vivere per conto suo e si aprì uno studio di tatuaggi... infatti adoro farlo fare a lei... è bravissima in quello che fa , si vede che L appassiona...
F< oh mio dio!! È quello che penso?!>
C< aprilo...>
Aprii il pacco ed era una micia di circa due mesi a pelo lungo...era bellissima!! La presi subito in braccio e mi scese qualche lacrima dalla felicità...
F< oh charlotte!! È stupenda!! Mi stai facendo piacere dalla felicità...finalmente Romeo avrà una compagna di giochi.>
C< peccato che sia sterilizzato altrimenti sarebbe stata una compagna di giochi da letto> rise...
Portai Penny, così la chiami , da Romeo e vidi subito che c era felicità nel vedere un suo simile in casa... finalmente non rimaneva solo ...
C< sei pronta?? >
F< si dammi altri 5'minuti finisco di truccarmi e arrivo ..>
Avevo indosso dei pantaloni neri e camicia nera... questo era L abbigliamento obbligatorio della serata... non mi piace vestire tutto di un colore , ma il lavoro e il lavoro...
Tornai da charlotte che nel mentre giocava con i gattini ...
F < sono pronta... andiamo..>
Deciso di prendere la mia moto in maniera da non dover chiedere passaggio a nessuno...e charlotte mi seguii con la sua macchina..

Poco dopo 5 minuti arrivammo al locale , ero pieno di gente ragazze a cui importava solo far vedere il davanzale e il di dietro per accalappiare qualcuno, ma stranamente non ero interessata a guardare nessuna.
Charlotte si mise al bancone del bar e nel mentre preparavo qualche cocktail e infine la vidi arrivare... in tutto il suo splendore.. Giulia... era davvero bellissima... quegli occhi scuri che mi guardavano mi facevano venire la pelle d oca, portava in vestito a tubino bianco e dei tacchi che permettevano loro di arrivare alla mia altezza, inutile dire come portava quei capelli lisci. Mentre si avvicina al bar li accarezzava sicuramente era un po' agitata ... vidi pure un altra ragazza insieme a lei.. era Vanessa probabilmente era una sua amica .
G< ehy... ciao francy> la sua voce era diversa come se ci fosse qualcosa ad imbarazzarla un po'...
F< ciao occhi scuri! Pensavo ti fossi tirata indietro...> la fissai ma notai che Vanessa aveva uno sguardo serio nei miei confronti...
G< penso che voi vi conosciate già ...>
V< esatto anche se diciamo da un giorno >
F<in fin dei conti anche noi Giulia giusto?> la fissai dritta negli occhi ma lei abbasso lo sguardo... arrossiva...nel frattempo anche charlotte contenta di vedere Vanessa ma si preoccupò perché le era passato di mente nel dirmi qualcosa...
C< francy puoi venire qui un secondo? Ho bisogno di parlati...>
F< certo, dammi un secondo devo ricaricare le birre in frigo e arrivo subito, poi ragazze tranquille vi farò degli ottimi cocktail >
Finii di riporre le birre e andai da charlotte poco più avanti del bancone...
C< emm francy non avevo capito che quella ragazza era Giulia!! La Giulia che conosco per sentito dire!>
F< cosa intendi? Spiegati!>
G< lei è L ex di Vanessa.. a quanto ne so sono lasciate restando amiche..>
F< bene ... ora non stanno più insieme giusto? Perciò non temo confronti...>
G< benissimo!! Speravo dicessi così..>
Mi avvicinai di nuovo alle ragazze e preparai loro da bere...
Avevo lo sguardo di Vanessa addosso... serio, come se stesse cercando qualcosa in me... ma d altronde non la biasimo...
Giulia non mi tolse lo sguardo di dosso , ma non potetti avere molte conversazioni , il lavoro oggi era tanto e speravo si trattenesse appena finii di lavorare... ma all improvviso qualcuno si avvicinò al bancone , non potevo non riconoscerla... era lei... lei ... la mia LEI

Lesbo è la mia natura!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora