Kidnapping ~ Sterek

epilogo

Stiles estrasse dalla tasca dei jeans le chiavi del loft ed aprì la porta. Sapeva che probabilmente Derek lo aveva sentito arrivare da un pezzo, ma si premurò comunque di annunciare la sua presenza.

-Derek?-chiamò, chiudendosi la porta alle spalle. Il suo ragazzo -sì, dopo cinque mesi che stavano insieme poteva azzardarsi a definirlo così senza essere sbranato-si girò verso di lui. Come al solito, non dette segno di volergli venire incontro, ma quando Stiles corse verso di lui e lo abbracciò con slancio un po' eccessivo non lo respinse e, anzi, si strinse più forte a lui.

-Mi sei mancato.-borbottò il più piccolo contro la spalla del licantropo, che si limitò ad inspirare a pieni polmoni l'odore del suo umano.

-Stavo pensando che forse potremmo dire di noi al branco.-mormorò in risposta Derek, ascoltando con una certa soddisfazione i battiti di Stiles che aumentavano a dismisura.

-Dici sul serio?!-esclamò il più piccolo, staccandosi da quell'abbraccio per fissare i meravigliosi occhi dell'alpha, che abbozzò un sorriso nel vederlo così entusiasta.

-Sinceramente penso che l'abbiano già capito tutti, eccetto forse Scott.-specificò, scrollando le spalle.

Stiles sembrò non sentire per nulla le sue ultime parole, iniziando a saltellare sul posto come ogni volta che la felicità si mischiava al nervosismo.-A loro andrà bene? Io andrò bene?-chiese, agitandosi tra le braccia di Derek.

-Stiles.-sospirò quest'ultimo.-Sei parte del branco ormai e tutti ti adorano. Eccetto Jackson, ma a lui non piace nessuno. Non avranno alcun problema.-lo rassicurò.

Stiles sorrise da un orecchio all'altro.-Sono parte del branco.-ripetè, felice. Era la prima volta che Derek lo diceva esplicitamente.

-Sì, Stiles, lo sei.-confermò l'alpha, prima di chinarsi all'altezza dell'umano e premere con forza, sebbene con una buona dose di dolcezza, le labbra sulle sue.

Stiles si sciolse letteralmente tra le sue braccia, lasciando che Derek lo sostenesse e ricambiando quel bacio che aspettava da ben due settimane, da quando l'altro era dovuto partire per New York per incontrare l'emissario di un branco alleato.

Derek gli passò le mani intorno ai fianchi e lo sollevò dal pavimento, lasciando che Stiles avvolgesse le gambe intorno al suo bacino per poi depositarlo con delicatezza sul divano e sovrastarlo pur senza pesargli addosso.

-Anche tu mi sei mancato.-sussurrò sulle sue labbra, beandosi della piega verso l'alto che presero e della felicità che sentì provenire da Stiles.

Il ragazzino lo tirò più vicino e lo baciò di nuovo sulle labbra, accarezzandogli le guance rese pungenti dalla barba.

-Ti amo Derek.-mormorò tra un bacio e l'altro. L'alpha gli lasciò un ultimo bacio all'angolo delle labbra e poi scese a torturargli di baci il collo, beandosi dell'odore di Stiles mischiato al suo. Il suo lupo sentiva impellente il bisogno di marchiarlo, dopo che per due settimane non aveva potuto farlo.
Depositò lievi baci sul collo sensibile di Stiles, che in tutta risposta lo inarcò con un sospiro, offrendosi del tutto all'altro. Il suo lupo uggiolò felice quando la lingua iniziò a tracciare il contorno delle clavicole, un percorso che conosceva ormai a memoria. Si fermò su un punto e vi depositò una serie di baci prima di leccarlo e succhiare con dolcezza quella pelle morbida. Poteva sentire il corpo di Stiles fremere a quelle attenzioni e abbandonarsi completamente a lui. E Dio, quanto gli era mancata quella sensazione. Quando gli erano mancate le chicchiere insensate, le maratone di film della Marvel, il sorriso felice del suo ragazzo quando gli diceva che lo amava.
Si fermò solo quando fu abbastanza soddisfatto del suo lavoro e ammirò la pelle piacevolmente arrossata del più piccolo, appena sopra la clavicola, e il suo sguardo lucido.

-Sei bellissimo.-gli sussurrò sulle labbra, già rosse per i molti baci.

-Tu lo sei.-rise Stiles, che non aveva ancora perso del tutto l'abitudine di sminuirsi. Ma Derek non se ne preoccupava. Aveva davanti una vita per riempirlo di tutti i complimenti che meritava.

-Sei bellissimo.-ripetè il lupo, guardandolo con le sopracciglia aggrottate, come a sfidarlo a ribattere.-E ti amo anch'io.-aggiunse.

Sì, aveva davanti una vita per riempirlo di complimenti, per ammirare i suoi sorrisi genuini, per sorbirsi tutte le sue chiacchiere e i suoi film della Marvel, ma soprattutto aveva davanti una vita per amarlo.

Per amarlo ed essere amato.

Fine

Okay, non ci credo ancora maaa...è davvero finita. Grazie a tutti quelli che hanno seguito questa storia, hanno letto, commentato e votato. 😙