capitolo 12

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Il branco si riunì anche quella sera nella casa di Lydia e i vari componenti sembravano più inquieti del solito.
-Non riusciamo a localizzare il darach. Sembra che faccia di tutto per evitare lo scontro.-sbuffò Scott, passandosi una mano tra i capelli. Isaac si rivolse a Derek, guardandolo incerto.-Magari potremmo rimanere noi qui e tu potresti continuare le ricerche. Sei sicuramente più allenato per questo tipo di cose.-suggerì timidamente. Derek si irrigidì e scosse subito la testa.-Stiles e la sua protezione sono la priorità assoluta. Io e Peter siamo l'unica cosa, insieme alle barriere di Deaton, che si frappone tra il darach e la sua immortalità.-rispose pacato, ma si notava la tensione in tutti i suoi muscoli. La ragione che aveva dato ad Isaac era sicuramente valida, ma non quella che sentiva più vera. La verità era che non aveva nessuna intenzione di lasciare Stiles. Il suo lupo ringhiava alla sola idea di affidare la protezione dell'umano a qualcun altro e il pensiero di stare lontano da quel ragazzino logorroico era pressochè intollerabile. Il branco non sembrava far caso a queste sue elocubrazioni ma sentiva benissimo lo sguardo malizioso di Peter su di sè.
-La mia famiglia ha messo a disposizione tutte le risorse disponibili.-intervenne Allison, seduta a fianco di Scott.-Se c'è qualcuno che ha una possibilità, quelli sono loro.-disse, evitando di aggiungere che cacciare mostri era il loro mestiere.
Peter scosse la testa.-È ovvio che non voglia farsi trovare. Evita lo scontro perchè è debole in confronto a noi. Aspetta solo il momento in cui la protezione su Stiles si indebolirà per colpire. Prima di allora, non avremo occasioni.-
-Allora potrei fare da esca.-propose Stiles nel silenzio che si era creato. Derek ringhiò e si irrigidì completamente.-Scordatelo.-disse e la voce gli uscì più preoccupata di quanto avrebbe voluto.
-Non potete tenermi chiuso qui per sempre e questo è il modo più semplice per risolvere il problema.-affermò Stiles risoluto, fissando Derek negli occhi con decisione.-Basterà tendergli una trappola.-
-Tu non capisci.-ringhiò Derek.-Se anche tu facessi da esca lui non verrebbe mai di persona a prenderti. Manderebbe le persone che ha soggiogato.-
-È qui che ti sbagli.-rispose Stiles, tenendogli testa.-Non rischierebbe mai di fallire. Non se avesse la possibilità di prendere me. L'ultima volta, nel bosco, ha mandato i suoi scagnozzi perchè il suo intento era principalmente verificare se fossi quello giusto. Ma sono più che sicuro che in un altro contesto verrebbe di persona ad assicurarsi di finire il lavoro. O perlomeno sarebbe nelle vicinanze, pronto ad intervenire.-
-E non credi che capirebbe che si tratta di una trappola?-ribattè Derek, sempre più frustrato.
-Non se gli facciamo credere che io sia scappato.-gli spiegò Stiles, e sul suo volto iniziò a delinearsi un sorrisetto che non prometteva nulla di buono.
-Non è una cattiva idea.-ragionò Peter, attirandosi un'occhiataccia da Derek.
-Non possiamo rischiare.-ringhiò l'alpha.
-Non possiamo nemmeno rimanere in questa situazione di stallo.-ribattè lo zio, trovando l'approvazione nello sguardo di Stiles.
-Credimi, non sono entusiasta di questo piano. Non ci tengo a farmi dissanguare, ma non posso nemmeno rimanere qui per tutta la vita.-aggiunse Stiles, guardando negli occhi Derek e scorgendo nel suo sguardo apprensione, paura e quella che sembrava frustrazione.
-Voi cosa ne pensate?-chiese Peter al branco. Erika si sfregò le mani.-Mi sembra un'idea niente male.-disse, guardagnandosi un'occhiata di fuoco da Derek.
-Concordo.-disse Jackson, seguito da Boyd e Isaac. Scott era titubante, mentre Lydia sembrò riflettere a fondo prima di dire.-È un'idea rischiosa, ma se vogliamo vincere dobbiamo rischiare. Noi abbiamo qualcosa che lui vuole.-
-Stiles non è "qualcosa".-protestò debolmente Scott. Lydia fece un cenno noncurante con la mano. Allison accarezzò lievemente il braccio di Scott, prima di prendere a sua volta la parola.-Dovremmo organizzare tutto alla perfezione, ma potrebbe funzionare.-disse. Scott gli indirizzò uno sguardo tradito e lei gli diede un buffetto sulla guancia.-So che non ti piace, ma non possiamo continuare così.-
-Ho promesso a Stiles che non gli avremmo fatto nulla di male.-protestò il beta.-E ora vogliamo darlo in pasto al darach.-sbuffò.
-L'ho proposto io.-si accigliò Stiles, allungando una mano per stringere il braccio di Scott in una presa rassicurante.
-Adesso basta!-ringhiò Derek, combattendo contro l'istinto di tirare Stiles a sè e stringerselo al petto.-Prima di prendere decisioni affrettate aspettiamo le prossime mosse del darach. Se entro una settimana la situazione non sarà cambiata, prenderemo in considerazione l'idea di Stiles.-concluse. Peter ci riflettè un attimo, poi annuì concorde, seguito anche dal resto del branco e dallo stesso Stiles, che lasciò (finalmente, si ritrovò a pensare Derek) la presa sul braccio di Scott e tornò al suo posto sul divano. Derek sentiva l'inquietudine dell'umano anche dal suo posto sulla poltrona e represse la voglia di baciarlo e tranquillizzarlo. Iniziava a pensare di star impazzendo del tutto, ma in quel momento non gli importava.
Stiles, come sentendo lo sguardo dell'alpha pizzicare sulla sua nuca, si voltò a guardarlo con i suoi grandi occhi ambrati, come a chiedergli se andasse tutto bene.
-Vado a preparare qualcosa per cena.-esordì Derek, distogliendo lo sguardo da quello penetrante di Stiles.
Peter sogghignò, osservando quello scambio di sguardi con un sorriso malizioso e rivolgendosi all'umano.-Dovresti andare con lui, Stiles.-disse. Allo sguardo interrogativo dell'umano, chiarì.-Solo per dirgli cosa preferisci mangiare. Suppongo che lo spezzatino di carne non sia di tuo gradimento.-disse. Stiles scosse lentamente la testa.-No infatti.-disse piano, alzandosi per seguire l'alpha.

Derek aprì il frigo, scrutandone l'interno con sguardo critico.-Cosa vuoi mangiare?-chiese, un po' bruscamente. Sentendo l'odore di imbarazzo e disagio di Stiles, si voltò verso di lui.-Qualcosa non va? Posso sentirti pensare da qui.-
Stiles impallidì.-I licantropi leggono la mente?!-
Derek rise, scuotendo la testa, e Stiles si ritrovò a pensare che sarebbe stato bello sentirlo ridere più spesso.
-Mi piaci quando ridi.-disse prima di potersi fermare. Quando si rese conto di aver espresso ad alta voce il suo parere, arrossì a dismisura, schiarendosi la voce e balbettando.-Cioè...hai una bella risata...melodiosa...okay cosa sto dicendo?-andò nel panico, facendo ridere ancora Derek.-Tu sei carino quando ti imbarazzi.-sogghignò.
-Oddio. Non l'hai detto davvero.-ridacchiò Stiles, coprendosi il viso con una mano. Derek gliela spostò lentamente, osservando con interesse le sue guance arrossate e resistendo all'impulso di baciargliele. E, davvero, gli servì tutto il suo autocontrollo.
Stiles abbassò lo sguardo e accennò un sorriso, non tentando di sfilare la sua mano dalla stretta di Derek e anzi beandosi del contatto. Il licantropo indugiò ancora un attimo e poi lasciò lentamente la presa.-Abbiamo pomodoro e mozzarella, se ti piacciono.-si costrinse alla fine a dire, dopo attimi di silenzio imbarazzato. Stiles si riscosse, sbattendo le palpebre confuso prima di afferrare del tutto il senso della frase.-Va bene.-disse.-Benissimo.-
-Bene.-borbottò Derek, dandogli nuovamente le spalle per iniziare a cucinare la cena per il branco.
-Bene.-sorrise Stiles, senza staccare lo sguardo dalla schiena di Derek, felice di come il loro rapporto si stava evolvendo. Dovette ammettere a sè stesso che l'idea di passare un'altra settimana così a stretto contatto con Derek non gli dispiaceva. Non gli dispiaceva affatto.

Kidnapping ~ SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora