1x04 " una notte indimenticabile "

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L'ambulanza correva diretta verso il luogo dell’incidente. Giunta sul luogo, quattro operatori si catapultarono fuori di essa per soccorrere i due ragazzi. Un operatore aiutò Sid ad uscire dall’auto e la portò in ambulanza per controllarle i parametri vitali. Altri tre operatori tirarono via dall’auto il corpo di Johnny, utilizzando l’uscita dal lato di Sid. I tre assistenti posizionarono Johnny su un lettino per poi fissarlo su una barella. Sid vide arrivare la barella che trasportava Johnny sull’ambulanza accanto a lei. Era davvero mal ridotto, non dava segni di vita e continuava a perdere sangue dalla testa. I paramedici si diedero subito da fare nel prendere i parametri di Johnny e cercare di stabilizzare le condizioni del ragazzo ma la situazione era davvero grave. Un paramedico accanto a Sid iniziò ad interrogarla sull’accaduto mentre l’ambulanza iniziò la sua corsa verso l’ospedale più vicino.
"Come ti chiami?” le chiese. "Sid" rispose con voce tremante, “Sidney” si corresse, “stavamo attraversando un incrocio e ad un tratto ho sentito un boato e mi sono sentita scaraventare contro lo sportello della macchina …ma dove ci state portando?!” chiese Sid preoccupata, “Vi stiamo portando in ospedale, tu te la caverai con qualche fasciatura ma il tuo ragazzo è in gravi condizioni." la informò il paramedico.

Dopo 10 minuti arrivarono in ospedale e il ragazzo venne subito portato a fare una TC d’urgenza, mentre a Sid venne medicato il fianco che riportava dei graffi. Subito dopo, la ragazza si stese in sala d'aspetto in attesa di notizie di Johnny..
Passarono ore e finalmente un medico uscì dalla stanza dove Johnny era ricoverato per dare delle notizie a Sid riguardo le condizioni di Johnny ma il suo volto non esprimeva nulla di buono.
L'uomo si avvicinò alla ragazza e le chiese: "E' lei la signorina Sidney?"
Sid:" Si sono io. Mi dica tutto ".
Medico :"Beh, abbiamo indotto il coma farmacologico al suo ragazzo. Le sue condizioni restano gravi. Ha avuto un’emorragia cerebrale che al momento sembra essersi arrestata ma non sappiamo come evolverà la situazione. Quanto a lei, ha comunque subito un trauma quindi le consiglio di fare un salto a casa, si riposi e torni domani".
Sid:"No, preferisco restare qui, per favore".
Medico :"Va bene".
Il medico si allontanò, lasciando Sid sola nella sala d’attesa.
La notte sembrava non passare mai. Sid provò a riposare ma non ci fu verso, non aveva mai passato una notte così.

Arrivò l'alba di domenica mattina e l'infermiera, che aveva precedentemente medicato Sid, la incontrò nei corridoi. "Signorina, vada a casa! Se ci dovessero essere novità, la chiameremo noi … per favore, ha bisogno di una dormita." disse la donna, incitando la ragazza nuovamente ad andarsene.
Sid :"Ok, va bene … ma chiamatemi a qualsiasi ora, se dovesse succedere qualcosa ..." disse arrendendosi.
Così la ragazza si alzò dalla poltrona della sala d’attesa e si incamminò verso l’uscita dell’ospedale, fermandosi a prendere un caffè ad uno dei distributori presenti nel corridoio. Una volta fuori, si diresse alla fermata dell'autobus per tornare a casa.
Tornata nel suo appartamento, Sid andò a fare una lunga doccia durante la quale ricordò dell’impegno preso con sua madre per il pranzo ma quel giorno non riusciva proprio ad essere dell’umore giusto per presentarsi. Così, una volta indossato l’accappatoio, ancora con i capelli bagnati, prese il telefono e chiamò sua madre, dicendole che aveva avuto un contrattempo e non poteva pranzare con lei. Ennesima delusione per la signora Mary. Al senso di colpa per la madre, si aggiunse quello per Johnny, che era in quelle condizioni perché Sid lo aveva chiamato per farsi dare un passaggio alla festa. La ragazza scoppiò in un pianto profondo, che sembrava non finire più.
Dall'altra parte della città, Andy aveva pensato tutta la notte alla serata precedente e non aveva chiuso occhio a causa di una brutta sensazione che le affollava la mente. Per smorzare quell'angoscia, decise di andare a bere qualcosa nel locale in cui aveva consociuto Sid, “il Bijoux”, sulla Stuart Road.

Si era fatta sera. Sid stette tutto il giorno in casa in attesa di una chiamata dall’ospedale. All’improvviso, il telefono squillò e quella chiamata arrivò. Sid stava già per prendere il suo giubbotto per avviarsi nuovamente in ospedale ma presto le comunicarono la morte di Johnny. La notizia fu come una tempesta nera nel suo cuore. Sid si sentì persa, inutile e mediocre per il mondo in cui viveva, come sempre. Le venne in mente suo padre, sua madre, Andy, la delusione che provocava a se stessa e agli altri tutti i giorni e poi la morte di quel ragazzo che appena conosceva e con cui avrebbe dovuto divertirsi. Sid aveva bisogno di spazzare via tutta l’angoscia che si stava abbattendo su di lei. Aveva bisogno di prendere un po’ di roba che potesse tirarle su il morale. Uscì velocemente, dopo aver asciugato le lacrime, e andò nel solito posto dal solito tizio che le diede qualche pasticca di ecstasy, le ultime rimaste. La droga fece subito effetto, non appena ingurgitate, iniziò a sentirsi subito meglio, più libera dall’ incubo di se stessa e della sua vita distruttiva.
Senza pensarci troppo, Sid prese il telefono e scrisse di getto un messaggio ad Andy: “Dove sei?! Ho bisogno di te!”.
Andy rispose: "Sono al “Bijoux”, dove ci siamo conosciute. Vediamoci fuori all'ingresso".
Dopo circa 20 minuti, Sid fece capolino davanti all’entrata del locale. Andy era lì ad aspettarla e quando la vide, sia per l’imbarazzo che per i troppi drink bevuti, restò sorpresa di vederla, fissandola per alcuni minuti. Anche Sid si avvicinò cautamente ad Andy, restando senza parole alla vista dell’amica che aveva abbandonato da un giorno all’altro.




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(Fine capitolo)

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(Fine capitolo)

Penso che sia uno dei capitoli più tristi finora, ma ce ne saranno degli altri. Come sempre colgo l'occasione per ringraziare @simdistribution per l'aiuto revisione! 😘❤

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