1x13 "Sid, dove sei?"

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Era il giorno di Natale, Andy e Sid si svegliarono insieme a casa della signora Mary. Non era stata una notte tranquilla dopo che quei pensieri si erano infilati nella testa delle ragazze. Sid non vedeva l’ora di fare un test di gravidanza ma allo stesso tempo temeva il responso. Dopo aver fatto colazione, Andy uscì e andò in farmacia per comprare un test. Sid la aspettò con ansia, quei pochi minuti sembrarono ore. La tentazione di prendere qualcosa per star meglio si fece forte. Si ricordò delle pillole che aveva preso a quella festa a casa di Tom e che aveva buttato nella sua borsa, ma, il pensiero che dentro di lei ci potesse essere un’altra vita, la fermò dall’assumere quelle sostanze. Finalmente il campanello di casa suonò ed Andy riapparve sulla porta con il test in una bustina della farmacia.
Sid era in bagno da qualche minuto ed Andy era appoggiata alla porta fuori alla toilette, aspettando di sentire qualcosa da parte della sua amica che le chiarisse quello che stava succedendo.
“Andy!” si sentì chiamare da Sid, aprì la porta del bagno e trovò la ragazza seduta sul bordo della vasca da bagno con in mano un bicchiere di plastica con dentro il test di gravidanza. “Cosa significa?!” le chiese Sid, porgendole il bicchiere con gli occhi pieni di paura. Andy afferrò il test con cautela, spaventata anche lei da quello che poteva scoprire. Andy guardò il test e, alla vista del risultato, spalancò gli occhi. “Allora?!” insistette Sid. “E-E’ meglio che andiamo da una ginecologa. La madre di William, il mio amico, è una bravissima dottoressa. Potrà aiutarci…” cominciò a straparlare Andy. “E’ positivo, vero?!” chiese Sid ormai certa della risposta. Andy si limitò ad annuire senza dire nulla e Sid esplose in un pianto disperato. “E ora di chi è questo bambino?!” si chiese la ragazza tra le lacrime. “Non è ancora certo, Sid. I test di gravidanza possono essere falsamente positivi. Scommetto che, se lo avessi fatto io, il risultato sarebbe stato lo stesso e sai che non sarebbe mai possibile…”, Andy riuscì a strappare un sorriso alla sua amica in quel momento di disperazione.
Non appena si calmarono le acque, Andy chiamò la madre di William che, pur essendo Natale, si offrì disponibile ad aprire il suo studio per fare un’ecografia alla ragazza. Arrivate nello studio della dottoressa, la signora Smith accolse le ragazze e, dopo aver fatto alcune domande a Sid, le fece togliere i jeans e le chiese di stendersi sul lettino, facendole appoggiare i piedi su due staffe per tenere le gambe divaricate. Dopo aver preso una sonda ecografica e averla ricoperta con un guanto con del gel sopra, la dottoressa introdusse la sonda nell’apertura vaginale della ragazza e, mentre muoveva lo strumento per visualizzare le varie proiezioni, analizzava le immagini sullo schermo. Sid era spaesata, quasi non ricordava cosa stesse facendo in quello studio e, in più, si innervosiva al fatto di non capire nulla di quello che vedeva su quello schermo nero e bianco. Il silenzio della dottoressa le metteva ancora più ansia. Ad un tratto, la dottoressa distolse lo sguardo dallo schermo e la guardò negli occhi, senza dirle nulla. Sid non capì il perché anzi, forse lo aveva capito ma non voleva crederci.
Dopo aver finito, la dottoressa diede il permesso a Sid di rivestirsi mentre lei rimetteva a posto lo strumento. “Sid…” disse la donna “dovrebbe essere di quattro settimane…” le confermò duramente. Sid sentì quelle parole crollare nella sua testa. Il suo primo pensiero fu come potesse stare quella creatura dentro di lei, dopo tutte le sostanze che aveva assunto. Andy, che stava aspettando su una poltrona presente nella stanza, guardò la sua amica con sconforto. “Sai chi è il padre?” chiese la dottoressa, “Suo padre è…è morto…lo conoscevo appena. Si chiamava Johnny…” disse mentre le lacrime cominciarono a fuoriuscire dai suoi occhi. “Sid, cosa vuoi fare con questo bambino?” le chiese ancora la dottoressa. “Non lo so…io…non so neanche come possa stare, ho fatto cose che una donna incinta non avrebbe dovuto fare. Ho preso delle sostanze…”. “Calma, il feto non è ancora formato, le sostanze di cui parli potrebbero influire sul mantenimento della gravidanza mentre, se continuerai ad assumerle, potresti provocare gravi malformazioni se non la morte del tuo bambino.” disse severamente la dottoressa. “Cioè…vorrebbe dire…che potrei perdere il bambino?” chiese Sid confusa. “Si, quattro settimane sono ancora poche per capire davvero se la gravidanza andrà avanti. Ma voglio che tu sia consapevole delle ripercussioni che avranno le tue azioni.” chiarì la donna. “Possiamo parlare un secondo io e lei?” interruppe Andy, chiedendo un confronto da sola con Sid. “Si, certo.” disse la dottoressa, facendo accomodare le ragazze fuori dallo studio.
Andy: “Ascoltami bene, Sid. Ora hai un lavoro e un fidanzato. La tua vita sta andando nel verso giusto. Questo bambino potrebbe essere la cosa più bella che potesse capitarti. Sarà difficile dirlo a Liam ma potreste crescerlo insieme e io ci sarò ogni volta che ne avrei bisogno. Hai già rovinato la tua vita abbastanza, non rovinare anche la sua…” le disse rivolgendo il suo sguardo alla pancia di Sid.
Sid: “Liam mi lascerà, era l’unica persona che poteva realmente migliorare la mia vita e la sto perdendo di nuovo! E poi, che madre potrei essere per questo bambino?”
Andy: “Secondo me, saresti un’ottima madre. Anche lui potrebbe migliorare la tua vita. Ricorda quello che ha fatto tuo padre a te a Gregg e a tua madre, tu non lo faresti mai a tuo figlio…”
Sid era confusa, le parole della sua amica la colpirono. Aveva ragione, poteva riscattare la sua vita prendendosi cura di suo figlio come suo padre non aveva saputo fare. La dottoressa richiamò le ragazze nel suo studio. “Sid, ti ho prescritto degli integratori e delle analisi da fare gradualmente per tenere sotto controllo l’andamento della gravidanza. Se dovessi cambiare idea entro il primo trimestre, chiamami e prenoteremo l’intervento per interrompere la gravidanza.” disse la donna, consegnando una ricetta medica a Sid e salutando le ragazze.

Dopo essere uscite dallo studio, le ragazze rientrarono in macchina per dirigersi alla farmacia di turno ed acquistare gli integratori prescritti dalla dottoressa Smith. Sid era ancora sotto shock, continuava a pensare cosa avrebbe potuto dire a Liam. “Ti va di andare in un posto? Lontana da tutto e da tutti…” propose Andy. Sid guardò la sua amica con gli occhi gonfi che chiedevano aiuto, “Si, per favore…” chiese quasi disperata. Andy guidò fino alla baita abbandonata della sua amica defunta. In quel posto aveva provato a dimenticare Sid senza riuscirci. Arrivate alla baita, le ragazze accesero il caminetto per riscaldarsi. “Cosa dirò a Liam e a mia madre? Oggi è Natale!...mi staranno aspettando!” disse Sid, “Dì che sei con me e che, come regalo per Natale, ti ho portato a fare una gita in un posto vicino Boston. In serata rientreremo.” Disse Andy, tranquillizzando l’amica. Sid iniziò a fare un giro di telefonate per avvertire tutti. Andy, nel frattempo, si accorse di quella bottiglia di whisky che era rimasta esattamente dove lei l’aveva lasciata la volta scorsa. Se ne versò un bicchiere e si accorse che Sid la stava osservando.
Andy: “Tu non puoi…mi dispiace ma, nel tuo stato, niente alcool ne droghe. Al massimo posso prepararti un tè o una cioccolata calda.”
Sid: “No grazie, sto bene così. Avevo dimenticato quanto questo posto fosse tranquillo. Finalmente mi sento meglio.”
Andy: “Devo darti una cosa.” disse andando nell’altra stanza.
Andy tornò con una camicia in mano. Era la stessa che Sid le aveva lasciato quella sera che si era dichiarata per lei alla baita.
Andy: “E’ tua….di quella sera che…” disse bloccando le sue parole dall’imbarazzo.
Sid: “Voglio che la tenga tu. Così potrai avere qualcosa di mio anche quando verrai qui.” le disse sorridendo.
Andy la strinse a se contenta e la riportò nella stanza dove l’aveva lasciata.
Qualche ora dopo, Sid si addormento sul divano davanti al caminetto mentre Andy decise di uscire a comprare qualcosa da mangiare per lei e per l’amica. Ma al suo ritorno, Sid non era più sul divano e neanche in tutto il resto della baita. Andy trovò un biglietto accanto alla bottiglia di Jack Daniel’s con scritto “Hai fatto abbastanza per me, ho bisogno di stare da sola, devo ancora capire cosa fare. Non so se tenere questo bambino o meno, non so come finirà con Liam. Non preoccuparti, questo non sarà un addio. A presto, ti voglio bene. S." Dopo aver letto quel biglietto, Andy sentì di nuovo il suo cuore frantumarsi come l’ultima volta che Sid era sparita. Non poteva credere che lo avesse fatto di nuovo, scoppiò a piangere davanti al camino ormai spento. Era preoccupata, non capiva come Sid avesse fatto ad andare via da lì e soprattutto dove sarebbe andata con quel gelo che c'era fuori.

(fine capitolo)

Dove sarà andata Sid? Terrà questo bambino? Ringrazio come sempre @simdistribution per il suo aiuto e per essersi appassionata anche lei alla mia storia.

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