Un altro giorno, un altro akumatizzato. Ormai da un anno, Ladybug e Chat Noir combattevano contro le povere vittime di Papillon.
Questa volta dovevano fare i conti, per l'ennesima volta, con Volpina, nonché Lila Rossi che si era fatta prendere dai suoi soliti scatti d'ira.
«Volpina è una bella gatta da pelare» disse Chat Noir atterrano su un lampione.
«non credo ci siano di aiuto le tue battute» disse Ladybug atterrano sul lampione di fianco a quello del compagno «ma si, è una bella gatta da pelare»
«l'abbiamo già sconfitta molte volte...questa volta ci fa un baffo!»
«Chat basta con le battute a tema gatto!»
«ok ok...sto buono»
Ladybug annuì per poi lanciarsi col compagno sulla nemica, iniziando uno scontro corpo a corpo.
Volpina schivò tutti i loro attacchi ridendo malvagiamente.
«sono più forte ogni volta. Non mi sconfiggerete così facilmente questa volta»
«ne dubito...My Lady?»
«Lucky Charm!» urlò Ladybug invocando il suo potere speciale. «cosa...»
«perché uno specchio?»
La corvino riflettè. Cosa poteva farci?
«state perdendo tempo» ghigniò Volpina suonando il flauto e creando altre copie di sé stessa.
Ladybug capì al volo.
«Chat!» lo richiamò facendolo voltare verso di lei «ricordi la prima volta che l'abbiamo sconfitta?»
«puoi rinfrescarmi la memoria?»
Ladybug alzò gli occhi al cielo sbuffando: «l'abbiamo accecata...così» disse orientando la parte riflettente dello specchio verso il sole e verso le copie di Volpina.
«cosa...» nessuna era rimasta accecata.
«Ladybug attenta!» urlò Chat Noir prima di spingerla via e di essere investito da un ramo.
«Chat! No!» urlò lei, accorgendosi poi del luccichio a terra. La collana di Volpina cadde a terra senza che la vittima se ne accorgesse e Ladybug ne approfittò purificando l'Akuma.«No! No! No! C'ero quasi riuscito! Per fortuna Chat Noir è rimasto ferito...non sarà difficile sconfiggere Ladybug da sola...»
Ladybug tolse velocemente il ramo da sopra il suo compagno, svenuto per l'urto.
«Chat! Chat! Ti prego svegliati! Come farò da sola!» disse squotendolo.
«My Lady...»
«Chat! Sei sveglio per fortuna...ti porto...da qualche parte...» disse prendendolo in braccio e portarlo...beh da qualche parte. Ma dove? A casa sua non poteva o avrebbe capito chi si nascondeva sotto la maschera dell'aeroina coccinella di Parigi. A casa di Chat? No, o avrebbe scoperto chi era lui veramente. Come poteva aiutarlo senza far capire chi fossero veramente?
Si guardò in torno in cerca di un posto dove stare.
«no, no, no, no! Dove ti porto?!» chiese lei disperata.
«a casa mia?»
«scoprirei chi sei e io...non voglio mi spiace...»rispose distogliendo lo sguardo dai suoi occhi verdi. «le Grand Paris! Tanto non c'è mai nessuno là»
«già! Ogni volta che c'era l'akumatizzato di turno...era come se l'Hotel diventasse un deserto»
«tranne per Chloè...quella sta sempre là» disse lanciando lo yo-yo e atterrano nella terrazza dell'Hotel le Grand Paris.
Adagiò con cautela Chat Noir su una sdraio per poi controllare la situazione.
Bip bip
Il Miraculous di Ladybug iniziò a suonare, avvertendola della fine della sua trasformazione.
«devo andare...aspetta dieci minuti contati. Ricarico il mio kwami e prendo della garza per medicarti»
«fai presto Insettina» disse lui dolorante seguendo i movimenti dell'eroina che correva verso l'entrata.Marinette chiuse la porta chiudendo gli occhi e sentendo la magia del miraculous lasciarla andare.
«ecco a te Tikki e ora andiamo a prendere ciò che serve per Chat Noir» disse passando alla piccola Kwami un biscotto al cioccolato per ricaricarsi.
«se l'è vista brutta quel ragazzo»
«non me lo ricordare...non sai che ansia...»
«la signorina è preoccupata per il suo eroe mascherato...» cantilenò la piccola.
«"il suo eroe mascherato"...esagerata...è solo che, dato che lo conosco ormai da un anno, mi sono...affezionata...?» si giustificò la ragazza «anche tu ti saresti preoccupata...io non posso essere innamorata di Chat Noir...»
«io non ho mai detto questo...»
«finisci di mangiare questo biscotto e andiamo che se no lo troviamo dissanguato»
«chi è l'esagerata adesso?»Ladybug atterrò con un balzo accanto a Chat Noir dopo aver trovato tutto l'occorrente per curare la sua ferita.
«ce ne hai messo di tempo, Insettina»
«punto primo: mi avevi detto che non mi avresti mai più chiamata così. Punto secondo: ci ho messo il tempo che ci voleva. Punto terzo:...imbarazzante...ok...emh...AAAAH» disse poi diventando dello stesso colore della sua maschera, facendo confondere il biondo.
«sai se...si ecco...la tua tuta...si può...ti prego capiscimi»
Chat Noir capì subito e divenne anche lui rosso. «s-si...credo...credo si possa levare...c'è...c'è una zip...ma ecco...io non...non riesco ad aprirla...»
La corvina spalancò gli occhi e si ricordò mentalmente di non raccontare nulla di tutto ciò alla Kwami, anche se quasi sicuramente sapeva già tutto. Chissà se vedevano, una volta entrati nel miraculous, cosa succedeva ai loro portatori.
Ladybug cercò la zip citata dal compagno, trovandolo poi sotto il campanello dorato. Iniziò a farla scendere quando poi si fermò dopo aver sentito un fischiettio.
Jagged Stone, il cantante più famoso di tutta la Francia, era in costume e con una asciugamano sulla spalla pronto, molto probabilmente, per farsi una nuotata rinfrescante nella piscina dell'Hotel Le Grand Paris.
Si bloccò alla vista dei due supereroi, bloccati sul posto.
«non...non è quello che sembra» balbettò Ladybug vedendo il cantante indietreggiare lentamente.
«perché come sembrava M'Lady?» chiese Chat con un ghigno, facendola arrossire.
«non infierire gattaccio.»
L'eroina curò la ferita in fretta chiudendo subito la zip della tuta dell'eroe.
«finito ed ora...dove ti porto? Non posso lasciarti qui...hai anche tu una famiglia e...dove posso lasciarti...» riflettè poi ad alta voce.
«in un posto dove possano guarire una frattura...e dove possa ritrasformarmi...anche perché il mio Kwami non aiuta»
«una frattura?!»
«proprio così...braccio rotto»
Ladybug ci pensò un po' su e poi le venne in mente uno stravagante vecchietto con un pessimo gusto per le camicie: «so dove portarti»
«o lo sai...o non lo sai...sono un po' confuso...puoi spiegare?»
«taci e tieniti forte!» disse prima di prendere lo yo-yo e lanciarlo contro un tetto.
«io lo avevo detto che tra noi due sarebbe stato diffiiiicileeeee!»«stanno arrivando»
«chi?» chiese Wayzz volando davanti al viso di Fu prima che i due supereroi di Parigi entrassero nella sala per massaggi.
«buon giorno Maestro Fu»
«Ladybug. Chat Noir»
«cosa?! E lui chi è? E perché non me lo hai mai presentato?»
«lui è il maestro Fu, nonché guardiano dei Miraculous»
Bip bip
«devo andare!»
«Ladybug...» la richiamò il biondo steso a terra.
«fidati di lui. Ci si vede gattino!» disse sorridendogli e scomparendo tra i tetti di Parigi.
«credo proprio che noi due dobbiamo fare una chiacchierata insieme» disse poi Fu.
«ma in che posto mi ha portato?!»Nota autrice
Ed eccoci qua con una nuova storia! Che ne pensate?La aggiornerò ogni lunedì e venerdì. Tranne lunedì che è Natale e quindi lo posterò il 27
Spero che vi piaccia😊
Ci vediamo domani con Aristochat!
Al prossimo capitolo!
La vostra HermionedeVillers❤️
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It's My Destiny [Completa]
FanfictionChat Noir viene ferito gravemente durante uno scontro contro un nuovo akumizzato. Sarà Ladybug a prendersi cura di lui, ma riusciranno a tenere nascoste le loro identità?