2.

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Marinette si alzò di scatto e guardò l'orario: 07:50.
«SONO DI NUOVO IN RITARDO» urlò facendo sobbalzare la Kwami ancora addormentata.
Scese da letto inciampando sui suoi stessi piedi e facendo ridacchiare Tikki.
«NON INFIERIRE KWAMI INSOLENTE»
«Marinette calmati. Un ritardo più, uno meno...non fa differenza...» disse lo spiritello rosso facendola arrabbiare ancora di più la portatrice.
Cinque minuti dopo Marinette era in strada a correre contro il tempo per arrivare a scuola. Correva così veloce che non si accorse del biondo che scendeva dalla sua macchina argentata su cui cadde di sopra.
«o mio Dio! Perdonami andavo così veloce che non mi sono accorta e...mi devi perdo...nare...m-mi d-di-dis-piace...» iniziò a balbettare notando solo adesso sopra chi era caduta.
Adrien le sorrise porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi: «tranquilla Marinette. È tutto ok» le disse con il suo solito tono dolce «anzi: tu stai bene?»
«s-s-si. Tut-tto bene...t-tu c-che hai f-fatto al braccio?» gli chiese vedendolo grattarsi la nuca con il braccio illeso e ridendo nervosamente.
«i-io stavo...giocando a basket quando...la palla mi è caduta sulla spalla e...braccio rotto» disse alzando il braccio nominato.
«Bro! Non ti posso lasciare due minuti da solo che ti rompi un braccio e fai cose sconce con delle ragazze innocenti!» disse Nino affiancando l'amico, facendolo ridacchiare.
«cose sconce?» chiese Alya affiancando Marinette, ormai prossima allo svenimento.
«lui era sotto e lei sopra...dimmi un po' tu»
«Marinette! Adrien! Se le dovete fare fatele in un posto chiuso!»
«A-A-Alya n-non i-in-infierire» continuò a balbettare la corvina.
«tranquilla Marinette. Non c'è bisogno di essere imbarazzata con me...Nino scherzava, vero?» disse Adrien guardando divertito l'amico.
«si...certo» disse ghignando e guardando Alya, che ridacchiò sotto i baffi. «ed ora...a lezione!»

Finite le lezioni Marinette salutò velocemente i suoi amici ricordandosi di un certo gatto nero che aveva lasciato dal Maestro Fu.
Si trasformò velocemente senza neanche andare a casa: prima si andare a scuola aveva detto ai suoi genitori che doveva fare un lavoro extra per la professoressa di arte.
Saltò sui tetti di Parigi arrivando al centro massaggi del Guardiano Dei Miraculous.
«Ladybug» la salutò quest'ultimo appena la ragazza entrò dalla finestra, lasciata aperta.
«salve Maestro...mh...Chat Noir è già arrivato? Oppure doveva sbrigare delle faccende nella sua vita normale?»
«ti sta aspettando nell'altra stanza» le risposte semplicemente.
«grazie» disse la corvina andando nella stanza citata «Chat? Sei qui?» chiese aprendo di poco la porta.
«Ladybug!» la fermò il biondo «N-non entrare! Non sono trasformato!»
Ladybug sbiancò a quella affermazione e chiuse di scatto la porta. Non voleva sapere chi ci fosse dietro la maschera del suo compagno. Non che non fosse curiosa, al contrario, molte volte si chiedeva chi si celasse dietro la maschera del modesto Chat Noir, ma aveva paura che lui sarebbe rimasto deluso al sapere chi ci fosse dietro la maschera di Ladybug.
«puoi entrare...» disse dopo un minuto il protagonista dei suoi pensieri.
«ei...come...come ti senti?» chiese una volta entrata.
«fa meno male di ieri. Mr. Ho Un Problema A Scegliere Camice Decenti» rispose facendo ridacchiare la compagna «mi ha preparato una cosa...molliccia...schifosa e bavosa...che mi ha curato»
«bene, sono contenta...sarà difficile combattere gli akumatizzati senza di te...» confessò andandosi a sedere a fianco del biondo.
«vedrò di guarire in fretta...so che non mi puoi stare lontana, My Lady» le rispose avvicinando il suo viso a quello della ragazza.
«sai che hai ragione»
«io ho sempre ragione, Insettina» la stuzzicò.
«sono seria Chat» disse allontanando il suo viso da quello del ragazzo, facendolo sospirare «io non sono niente senza di te»
«tu sei fantastica. Senza di me stai meglio...fidati...»
«spero tu stia scherzando! Noi siamo. Ladybug e Chat Noir...»
«Chat Noir e Ladybug» scherzò lui, bloccandola.
«siamo un duo e nessuno può separarci» disse mettendo la mano destra a pugno «ben...» lo incitò a copiarla.
«...fatto» rispose lui sorridendole e battendole il pugno. «comunque siamo Chat Noir e Ladybug»
«Chat!» lo richiamò lei ridendo.
Erano un duo e nessuno li avrebbe separati.

«ha scelto bene Maestro...»
«lo so Wayzz...lo so»







Nota autrice
P.e.r.d.o.n.a.t.e.m.i.
Non ho pubblicato venerdì perché non ho avuto tempo e poi ho avuto un quarantesimo e mi si è scaricato il telefono e volevo scrivere ma non ho potuto e...perdonatemi😭

Comunque...un anno sta finendo ed io scrivo questo mio ultimo capitolo(per quest'anno. Eh volevi! Non. Vi liberate di me XD)

Con questo capitolo ho messo più Ladynoir (no non si vede che adoro questa shipp...noooo) e un Nino pervertito....so che non è il massimo ma spero vi sia piaciuto...

Buon anno!

Al prossimo capitolo!

La vostra HermionedeVillers❤️

It's My Destiny [Completa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora