8.

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Scese dall'auto con un sorriso che arrivava da un orecchio all'altro stampato sulle labbra. Salutò con un cenno della mano l'amico che, dopo essersi avvicinato, gli passò un braccio sulle spalle.
«contento - forse anche un po' troppo -, sguardo inquietante, occhi rossi...amico che ti droghi?» chiese poi Nino, guardando l'amico ridacchiare.
«possiamo dire che quello che ho fatto ieri è una sottospecie di droga»
«Adrien...»
«Nino non pensare male ti prego»
«chi è che non deve pensare male su chi?» chiese Alya arrivando di fianco al fidanzato, seguita a ruota dalla figura minuta di Marinette.
«io penso male su quello che ieri ha fatto il nostro caro e innocente - si come no - Adrien...» rispose Nino circondano la vita della castana con un braccio e avvicinandosela a sé.
«Nino spero che tu ti stia accorgendo di ciò che stai dicendo»
«...ma la cosa più importante è: con chi?» continuò il ragazzo, lasciando sbattere l'amico. «Marinette?»
«c-c-coSA?!» rispose la corvina rossa sino alle punte delle orecchie.
«Nino...» lo rimproverò Alya.
«ok la smetto» rispose lui alzando a mo'di resa le braccia.
La campanella suonò facendo sospirare il biondo e la corvina.
«forza pervertiti. Andiamo in classe»

«che situazione imbarazzante che hai avuto questa mattina!» disse Tikki uscendo la testolina dalla borsetta a tracolla della portatrice mentre andavano a casa.
«già...Nino è peggio di Alya certe volte» rispose Marinette sospirando.
«non ti sembra strano?» chiese la Kwami dopo alcuni secondi di silenzio.
«cosa?»
«Papillon» disse Tikki attirando la curiosità della ragazza «è da tanto che non attacca»
«hai ragione...chissà cosa starà tramando» chiese più a se stessa, sfregandosi il mento con l'indice e il pollice.
«magari ha da fare nella sua vita privata» ipotizzò Tikki.
«tu credi che quel mostro abbia una vita privata?»
«è pur sempre una persona, Marinette»
«hai di nuovo ragione...solo...»
«cosa?»
«...perché è diventato Papillon?» chiese la corvina, aprendo la porta di casa.
«cosa intendi dire?»
«ci sarà un motivo per il quale un uomo ha deciso di prendere i nostri Miraculous, no? Se solo sapessimo quale fosse...sarebbe tutto più semplice» spiegò Marinette arrivata nella camera e sedendosi sulla sedia da ufficio.
«ci potrebbero essere milioni e milioni di possibilità!»
«dobbiamo vedere cosa ne pensa Chat Noir» disse decisa la ragazza.
«dopo quello che è successo ieri, riuscirai a parlargli senza balbettare?» ghignò la Kwami facendo arrossire la portatrice.
«c-ci proverò...Tikki trasformami!»

Plagg ingoiò il pezzo di Camembert che aveva tra le zampe guardando poi fuori dalla finestra e notando l'eroina a pois neri balzare da un tetto all'altro.
«Fotomodello» disse poi rivolto al proprio portatore, intento a fare i propri compiti «la tua bella è a zonzo...»
Adrien si alzò dalla sedia da ufficio e si diresse verso la grande finestra guardando Ladybug lanciare il suo yo-yo e andare dritta alla Tour Eiffel.
Ghignò voltandosi verso Plagg che sbuffò sonoramente.
«la prossima volta starò zitto, lo giuro»
«Plagg, trasformami!»

«spero proprio che il micio sia trasformato» disse prima di digitare il numero del compagno sul suo yo-yo. Sentì uno squillo dietro di sé, si voltò e sorrise alla figura del ragazzo biondo con le orecchie da gatto, che si avvicinava a lei con il solito ghigno sul volto.
«Bonsoir, M'Lady...a cosa ti servivo?» chiese avvicinandosi al suo viso per baciarla «volevi parlarmi per quello che è successo ieri?»
«veramente...» rispose lei sfuggendo alle sue grinfie, rossa più della sua maschera «...volevo parlare di Papillon» disse poi decisa e riacquistendo il suo colorito della pelle naturale.
«Papillon?»
«non ti sembra che non si stia facendo notare? È da quando sei stato ferito che non attacca più»
«hai ragione...un po' insolito» rispose lui diventando più serio. Da quando era diventato Chat Noir aveva promesso a se stesso che avrebbe fatto di tutto per proteggere la sua città.
«un po' troppo insolito...»
«beh nel frattempo...» iniziò il biondo riavvicinandosi alla compagnia «...potremmo parlare di noi due, no?»
«Chat questa è una cosa seria...se dovesse riattaccare ed io non sono pronta o cosa so io e creerebbe danno a Parigi e ai suoi cittadini io...non me lo perdonerei mai...» rispose la corvina rattristandosi.
«ei...» disse in tono dolce lui prendendole il mento per farle alzare lo sguardo e farle incontrare il suo. «te l'ho già detto e te lo ripeto: senza di noi non ce la faranno mai e glielo dimostreremo»
Ladybug sorrise ricordando il loro primo scontro.
«lo so Chat, grazie» disse poi sorridendogli.
«adesso...che ne dici di chiarire?»
«chiarire?»
«sul bacio che ti ho dato ieri...per te...» lasciò la frase in sospeso sperando forse che lei gli desse una affermazione positiva.
«Chat io...è una cosa...complicata...» rispose accarezzandogli la guancia con la mano destra e poi scomparendo tra i tetti della città.
«aspetterò cento anni se è possibile, pur di passare la mia vita con te...» disse Chat Noir sospirando.

«umh...Ladybug ha ragione...è da un po' che le mie piccole Akuma non entrano in azione...vediamo cosa posso fare...»





Nota autrice
E HERMIONEDEVILLERS È TORNATA BABYYYYY.

Vi sono mancata? Spero di sì...e adesso le cose si complicano...

Chi sarà il nuovo akumatizzato di Papillon?

Quale sarà la risposta di Ladybug?

Scopritelo nel prossimo capitolo!

Al prossimo capitolo!

La vostra HermionedeVillers❤️

It's My Destiny [Completa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora