Inferno

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Kalòs arrivò quasi subito e cercò di farmi uscire, ma senza risultato.
Comparve la sirena Thànatos più spaventosa che mai.
Kalòs si voltò e la riconobbe.
Era sua zia, la moglie di Askemòn.
Thànatos cercò di colpirlo con il tridente, ma il ragazzo la disarmò rimanendo immobile, fissandola.
D'improvviso Kalòs grazie alla magia dell'arma mi liberò dalla cella, così uscii per aiutarlo a sconfiggere la sirena.
Gli occhi di Thànatos divennero di un rosso molto intenso e sprigionarono una luce nera che avrebbe potuto spaventare chiunque.
Di scatto Kalòs la ferì e io le diedi il colpo di grazia usando la magia del tridente.Gli occhi di Thànatos persero il loro colore; divennero bianchi e il suo corpo adesso giaceva tranquillo sul pavimento gelido.
Andammo a cercare Poseidone che era in una cella situata nella stanza opposta alla mia, la aprimmo, slegammo il tritone e scappammo via da quell'inferno.

La figlia del MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora