Dolce Martina
È il compleanno di Silvia. È quasi mezzanotte e io sono in cucina, con la luce accesa, un bicchiere d'acqua, un foglio e una penna. Non ho sonno. Non mi va di andare a letto, credo che non riuscirei a dormire. Non so perché. Forse è colpa sua. Di Rubio. Da stasera lui è Rubio, io e Giulia abbiamo deciso di chiamarlo così: lui per tutti è Tesso, ma solo per noi è Rubio. Ci sentiamo particolarmente brillanti ad aver inventato questo soprannome. Da oggi Riccardo Tessolini è dunque Rubio. Ok, forse sono un pochino ubriaca. No, non ho bevuto niente. Credo. Sono sicura, niente alcool. Ma di Riccardo sono ubriaca di sicuro. Cosa sto dicendo? Ci siamo visti per la terza volta e già vorrei saltargli addosso. Ti giuro, appena lo vedo il mio cervello urla: «Abbraccialo, buttati su di lui, adesso, lanciati!». Per fortuna ho ancora la capacità di contrastare questi pensieri insensati. Alla Corte sono andata con Luna, Giulia e ovviamente Silvia, per festeggiare i suoi quindici anni: abbiamo fatto un giro, poi regali e cena a base di pizza. Siamo molto chic. Le abbiamo regalato un reggiseno di pizzo verde chiaro, stupendo. Alle otto e mezza è arrivata la vera sorpresa della serata, quella per me, e un pochino anche per Giulia: Riccardo, Dim e Benji sono comparsi al nostro tavolo. Io e Giu eravamo super entusiaste, li abbiamo salutati con un sorriso enorme e un grosso abbraccio: io a Riccardo, lei a Dim, mentre Benji è rimasto lì a fissare Luna e Silvia. Ho fatto le presentazioni. Riccardo ha chiesto se ci andava di stare un po' con loro e io ho guardato speranzosa Silvia, poiché eravamo lì per lei e quindi era compito suo decidere. Lei ha annuito e mi ha resa la ragazza più felice della Terra.
«Ma chi sono?» ha domandato Luna curiosa, quando i ragazzi se ne sono andati a farsi un hamburger al Mc.
Io e Giulia siamo scoppiate a ridere.
«I nostri futuri mariti, spero» ha detto Giulia. Lei spera di riuscire a mettersi con Dim, spera di riuscire a far sì che lui e la tipa si lascino, spera di poterlo avere per sé. Secondo me è una battaglia persa, perché Dimitru ama molto la sua ragazza, ma sono affari di Giulia. Da un certo punto di vista mi dispiace per lei, perché lui le interessa moltissimo. Lui è il suo ragazzo ideale, è quello che lei ha sempre desiderato, eppure allo stesso tempo non voglio che lei rovini la storia d'amore di qualcun altro solo per capriccio. Comunque, proprio in quel momento, per caso, Giulia, parlando di Riccardo, lo ha chiamato Rubio (che in spagnolo significa biondo) e io ho capito che quello sarebbe diventato il suo soprannome. Ho passato la serata usando quell'appellativo e a lui non è sembrato dispiacere.
Verso le dieci Benji ha tirato fuori un pacchetto di sigarette, prendendone una per sé e una per Riccardo. I due sono usciti per fumare e noi li abbiamo seguiti. Puoi solo immaginare la mia espressione delusa quando ho scoperto che il mio biondo fuma. Ok, non è proprio mio, ma vorrei che lo diventasse presto... e l'idea che sia un fumatore proprio non mi va giù. Anche Claudio aveva questo brutto vizio, perciò mi rifiuto totalmente di avere un ragazzo che puzzi sempre e che abbia quel maledetto sapore in bocca. Sto correndo troppo, lo so, lo so: io e Riccardo siamo solo amici. Per ora. Non ho potuto evitare di guardarlo malissimo, con disgusto. Suppongo di aver avuto una smorfia proprio orribile, perché si è accorto anche lui del mio ripudio.
«Cosa c'è?» ha chiesto ingenuamente.
«Non le piacciono le sigarette...» ha risposto Giulia per me, indicando quella che Rubio teneva in mano.
Lui ha spostato lo sguardo dalle sue dita a me, da me alle sue dita, per poi buttare la sigaretta per terra.
«Guarda te che mi tocca fare...» ha commentato, spegnendola con la scarpa: «Era praticamente intera...». Stupore assoluto. Ha spento una sigaretta appena accesa per me? Perché io gli ho detto che non mi piace il fumo? Solo per questo? Per farmi felice? Oddioooooo! Per me. Oh, mio Dio. Che azione.... Dolce, carina, premurosa. Riccardo continua a guadagnare punti.
Ah, quasi dimenticavo: Luna ha trovato un ammiratore. Benjamin. Povera ragazza. Sto morendo dal ridere, ricordando il corteggiamento spietato del brasiliano: in pratica ha passato la serata fissandola come uno stoccafisso. Ogni volta che mi voltavo verso di lui, lo trovavo lì, con lo sguardo perso dietro alla mia amica. E con "dietro", intendo proprio "dietro". Mentre lui flirtava e Luna provava a sfuggire dalle sue grinfie, io e Giulia ci siamo messe in competizione per ottenere le attenzione dei ragazzi. Non so per quale ragione, Dim mi ha abbracciata e, giustamente, Giulia ha dato di matto: con uno scatto di gelosia è saltata addosso a Rubio. Io non ci ho visto più. Così è iniziata questa nostra cazzata... Io che stavo addosso a Dim, lei che faceva lo stesso con Riccardo. La situazione era alquanto ridicola, poiché nessuno dei quattro era davvero contento. Però abbiamo riso molto.
Giravamo tutti e quattro attaccati come cozze, stritolandoci in abbracci assurdi. Alla fine ci siamo stancati: Giulia e Dim si sono piazzati sul divanetto, a fare praticamente a botte, come loro solito; io e Rubio ci siamo seduti per terra, contro un muro, con a fianco Benji, che messaggiava con la sua ex, nonché compagna di classe di Luna. Siamo riusciti a sbirciare il messaggio: "Ha aperto gli occhi, sono azzurri e stupendi".
Oddio. Io e Riccardo abbiamo riso troppo. Troppo.
Benji e Luna? Rabbrividisco solo al pensiero.
«Potrebbero avere dei meravigliosi figlioletti mulatti con gli occhi azzurri» è stato il commento di Rubio. Ci starebbero. Povera Luna.
Cara Martina, sai che Riccardo indossa sempre due paia di pantaloni contemporaneamente? I calzoncini corti da ginnastica sotto i jeans. Perché? Nel caso dovesse incontrare qualcuno con cui fare a botte, potrebbe togliersi i jeans e sarebbe molto più comodo. Non voglio nemmeno provare a capire come ci è arrivato a fare un ragionamento del genere, la sua testa inizia a spaventarmi. Fa Muay thai, che non ho ben capito cos'è... però ha una strana passione per le botte.
Anche Giulia e Dim hanno un amore incomprensibile per le risse e stanno sviluppando uno strano corteggiamento che implica lividi, calci e tanto dolore. Tutto con affetto. Si siedono vicini, a volte Giulia in braccio a Dim, e si fanno il solletico, lei finisce per terra, lui le salta addosso, lei lo picchia, lui prova a morderle una guancia... Due ominidi, in pratica.
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Teen FictionGiorgia è una sedicenne della provincia di Milano, scrive a Martina, la cugina morta pochi mesi prima in un incidente d'auto. Martina diventa così "un diario", un'amica invisibile che accoglie tutte le confessioni e gli sfoghi di Giorgia. La prima l...