Sono quattro mesi.
Ciao Martina, quattro mesi che mi manchi, quattro mesi che non ci sei, quattro mesi senza te. Sono due mesi che ti scrivo, due mesi esatti, due mesi che sai di nuovo tutto di me, due mesi che siamo di nuovo amiche come prima. Non come prima, scusa, come prima sarebbe impossibile... e poi forse non siamo amiche, tu sei amica mia, io non sono amica tua: gli amici dovrebbero aiutarsi a vicenda, ma qui sei solo tu che aiuti me. Sì, mi aiuti tantissimo, mi aiuti anche solo stando zitta, anche solo facendomi sfogare, mi aiuti. Grazie.
Scriverti è stupendo, spero che tu possa in qualche modo leggere tutto questo. Spero... però so che non è così. Cosa c'è lì? Ci sono fogli? Libri? Camini e fuoco scoppiettante? C'è qualcosa di materiale? Se la risposta è sì... chi ha fatto tutto? Come vivete? Vivete? Sto dando per scontato che qualcosa ci sia dopo la morte... ma se semplicemente la morte fosse morte? Bum. Tac. Fine. Ecco, rincomincio a pensare troppo. Testa maledetta. Comunque sto bene. Meglio. Oggi non voglio rovinare tutto questo, questa apparente felicità. Ieri sera Rubio mi ha chiesto che programmi avessi per oggi. Ho iniziato a piangere. Si è preoccupato. Non ho voluto spiegargli il motivo. Solo singhiozzi. Mi ha abbracciata e gli ho bagnato la maglietta. Non gli ho detto di te, niente, nulla... ma forse qualcosa ha capito da solo, perché prima di salutarmi mi ha annunciato che oggi sarebbe venuto qui e che avrebbe avuto una sorpresa per me. Lo adoro, davvero. Vuole rendermi felice e strapparmi dalla mia malinconia, senza nemmeno voler sapere perché sono così disperata. Vuole solo che io sorrida.
p.s. devo andare a scuola, sono le sette meno dieci e se non mi sbrigo perdo il pullman.
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Teen FictionGiorgia è una sedicenne della provincia di Milano, scrive a Martina, la cugina morta pochi mesi prima in un incidente d'auto. Martina diventa così "un diario", un'amica invisibile che accoglie tutte le confessioni e gli sfoghi di Giorgia. La prima l...