11 marzo 2014, 14:00

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Dolce Martina,

Giovanna è convinta di essere incinta. Giovanna, quella in classe con me. Non le arrivano le sue cose, ha un ritardo di una settimana. Secondo noi non dovrebbe preoccuparsi troppo, una settimana è poco... ma allo stesso tempo dovrebbe preoccuparsi, perché se è incinta è un casino assurdo. Ha quindici anni lei, e idem lui. Avrebbero potuto pensarci prima...

La prof di educazione fisica oggi ci ha obbligate a fare una lezione di ginnastica artistica. In quale maledetto programma per un liceo c'è la ginnastica artistica? Vuole forse uccidermi? Potrei rompermi l'osso del collo per colpa sua. Io ho l'elasticità di una tavola di marmo. Porco Giuda. Non faccio una spaccata da quando ho smesso di fare danza, cinque anni fa, non faccio una ruota dalla quinta elementare e di sicuro non ho mai fatto la verticale.

Ho convinto Dim a venire a Nocchio con Rubio. Il nostro bel paesino conoscerà la bellezza del Biondo. Domani io e Giulia usciremo con loro. Dio, sono così emozionata. Riccardo viene qui... Devo continuare a comportarmi come sto facendo, essere gentile, dolce, ma un po' stronza, stuzzicarlo e divertirlo. Ce la posso fare. Che posso mettermi?! Calma. Stai calma. Tranquilla. Di certo devo trovare un modo per evitare l'immenso giubbino bianco, con quell'affare addosso sembro una palla di neve pronta a rotolare e investire qualcuno, come una valanga senza controllo. Potrei rubare qualcosa a Marta, tanto abbiamo quasi la stessa taglia.

Muoio dalla voglia di accelerare i fatti, di confessargli subito il mio interesse e smetterla con questo gioco di conquista, però non funziona così... non avrebbe senso dichiarami se lui non dovesse ricambiare. Devo giocare a questo gioco per vincere il mio premio. E poi dicono che sono i ragazzi che vedono le tipe come una sfida... In fondo è sempre tutto una sfida, no? Gioco è un termine sbagliato, sfida ci sta di più. Una partita contro se stessi, non contro qualcun altro: l'obiettivo è impegnarsi, vincere la proprio timidezza, combattere per qualcuno e ottenere un premio. Riccardo è il mio premio. Ammaliarlo non mi basta, questo è quello che fanno le troie, quelle ragazze che vogliono semplicemente un tipo da farsi. Io no. Non mi interessa avere Riccardo per poco, per finta, superficialmente. Vorrei qualcosa di lungo, una relazione, non una storiella, che si innamori di me e io di lui. Amore. Provare amore. Mi piacerebbe tantissimo. Cosa? Non lo so esattamente.

Sì, lo so: ho cambiato idea di nuovo. Tutto quello che dico si contraddice. Bene, io sono una contraddizione. "Non bisogna mai contraddire una donna. Basta aspettare: lo farà da sola."

Euforia alle stelle, stratanta emozione: se viene qui gli interesso. Ok, calma. Adesso vado, ciao Marty.

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