21 marzo 2014, 18:32

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Dolce Martina

Sto per raggiungerti nell'oltretomba: mamma è incinta. Me lo ha detto quando è venuta a prendermi a scuola. Shock. Infarto. Cuore fermo. Incinta?! Mamma?! Esatto, mi ha detto che aveva appena fatto il test. Bene, avremo un fratellino o una sorellina. Voglio una femmina, se è maschio lo faccio diventare gay. Io voglio un'adorabile batuffolina rosa. Ok, sono scema. O sono in stato di pazzia. In effetti credo che questa notizia possa avermi causato danni psicologici permanenti. La mamma, che ha quarantasei anni, è incinta. Gesù, Giuseppe e Maria.

Marta ha dato di matto, come previsto. Ha minacciato di uccidere tutti. Si è anche messa a saltare sul divano, poi per terra, correndo per tutte le stanze in lacrime.
«Io non voglio avere un fratello!! La più piccola sono io, io, io!!! Non lo voglio!!!!»

Ha paura di non essere più la cucciola di casa, la piccolina che tutti difendono. Quando avevo quattro anni e ho scoperto che sarebbe nata Marta, ero stracontenta, saltellavo felicissima di gioia. Ho passato giorni e giorni a cercarle un nome: mi piaceva da impazzire Luca (che ora riterrei troppo banale e insulso) e Aurora, come la protagonista della Bella addormentata nel bosco. Quante volte ho visto quel film. Vedevo in continuazione anche Il Re Leone. Li avevo imparati a memoria, quei due cartoni animati. Che gusti orribili che avevo da bambina: Aurora?! Bleah. Scegliessi adesso... sarebbe Alessandra, o Alexandra, con la x, è assolutamente meglio. Sto pensando di cambiare il mio nome quando sarò maggiorenne... Si può fare, vero? Anche se i miei gusti sono estremamente volubili; cambio idea a seconda del film o del libro che amo al momento. Ti ricordi quando ero fissata con Jasper? O Giasone, Persefone, Gideon... E quando ho detto che avrei chiamato mio figlio Perseo e la nonna ha ribattuto: «Ma non è il nome di un cristiano! Nemmeno un cane si chiama così!».

Ho dato la notizia a Ila: le è venuto un infarto, e a sua mamma idem. Quasi mi veniva da ridere... La mamma è incinta e tutti si agitano, dai cavolo, calma!

Dove lo metteremo? In camera con me e Marta? In quale angolo? Dovrò cambiare tutte le mie abitudini, e perderò i pochi agi che ho, perché lui o lei verrà sempre prima, perché è piccolo e bisognoso di cure e attenzioni. Non potrò più chiedere passaggi in qualunque momento... ecco, di questo mi preoccupo. Che egoista. Comunque sono un po' contenta, mi sento strana, eccitata...

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