Capitolo Quattordici:

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-No scusi, può ripetere?- mi chiese il dottore, sgomento mentre strabuzzava gli occhi

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-No scusi, può ripetere?- mi chiese il dottore, sgomento mentre strabuzzava gli occhi.

Ero riuscita a guidare quella carcassa di auto fino all'ospedale più vicino, secondo il GPS, e appena arrivati ci aveva ricevuto un' infermiera che vedendo i ragazzi in quello stato aveva subito ordinato di portargli a farli visitare.

Capivo lo stupore del dottore; i ragazzi erano conciati parecchio male. Già il sangue alla testa era preoccupante, ma a ciò si aggiungevano i vestiti strappati a causa della precedente trasformazione in lupi e lo sporco di terra causato dalla frana interna al tempio.

Così stavo cercando di inventare una scusa per la millesima volta quando vidi Derek e Matthew uscire dalla stanza che gli era stata assegnata.

Guardai loro confusa, si erano leggermente puliti il viso ma erano ancora malconci come prima.

-Ragazzi?- chiesi mentre si avvicinavano, il dottore si girò sorpreso verso di loro e portò le mano ai fianchi.

-Che ci fate qui fuori? Non ho finito di visitarvi! Tornate dentro- fu il rimprovero del dottore, Derek scosse la testa e lo ignorò prontamente.

-Non abbiamo tempo da perdere, ha detto che stiamo bene no? Selene, dove sono gli altri?- chiese il moro rivolgendosi a me.

-Sono le tre del mattino, che dovete fare a quest'ora?- chiese allibito il dottore e Derek alzò gli occhi al cielo.

-Si faccia i cazzi suoi- sputò burbero facendo sgranare gli occhi al povero uomo.

Io lo guardai per un secondo per capire se facesse sul serio, poi scossi la testa e mi avviai verso le stanze dove stavano i ragazzi.

Ragiungemmo prima quella di James e Zack, erano serenamente sdraiati sul lettino guardando la piccola televisione appesa al muro.

-Muovete il culo voi due- li richiamò Derek quando fu entrato.

-Andiamo, Derek, siamo appena arrivati- brontolò Zack.

-Qui c'è cibo gratis- insistette James.

-Andiamo, ho detto- ribadì Derek con autorità, era innegabile la sua dote da Alpha, pur non essendolo ancora riusciva a farsi obbedire da tutti con solo lo sguardo.

I due ragazzi sospirarono e di malavoglia  scesero dai lettini, si misero le scarpe e ci vennero in contro.

In fine andammo da Leila, lei non fu difficile da convincere, le bastarono le prime parole di Derek per essere fuori dalla porta.

Uscimmo dall' ospedale sotto lo sguardo allibito e confuso dei presenti, i ragazzi non erano di certo rassicuranti conciato in quel modo.

-Mi spieghi perché sei voluto uscire così di fretta? Che vuoi fare ora?- chiesi a Derek, preoccupata che volesse andare in un altro tempio.

Twin's Revenge. - BlackWolfs Ancestry. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora