Chapter fifty-five

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Alyssa

"Ma come hai fatto ad entrare in camera mia?" Domandai al riccio.
Io avevo la testa poggiata sul suo petto, entrambi stesi sul mio letto, mentre lui mi accarezzava i capelli.
"Ho usato la finestra. C'è un albero su cui mi sono arrampicato ed eccomi qui" disse, continuando a giocare con la ciocca dei miei capelli.
"Oh, allora Luke è tuo complice?" Chiesi guardandolo.
"Proprio così. Mi serviva un aiutante. E poi l'idea della canzone è stata anche sua"
"Davvero?"
"Si. Quindi ringraziamo anche lui" disse Ashton baciandomi la testa, ed io sorrisi.
"Già...secondo te sta ancora aspettando fuori?"
"Probabile" disse ridendo.
"Ma povero! Almeno avvisiamolo" dissi alzandomi, e mettendomi seduta.
"No no, può aspettare. Dai vieni qui piccoletta, voglio abbracciarti ancora" disse, ed io sorrisi, per poi mettermi come prima.
"Ash, credo che anche io debba darti delle scuse" dissi guardandolo.
"E perché? Non hai fatto nulla tu..."
"No invece. Ti ho fatto soffrire, e non è stato giusto. Siamo rimasti lontani per troppo tempo, ed io cercavo di dimenticarti, ma nulla. Perciò ho sbagliato, perché non ti ho capito. Ho dato retta alla testa per una volta, e non al cuore. Ma in questo caso il cuore aveva la ragione, non la testa. Alla fine, però, ha vinto il cuore, perché si, l'amore vince sempre"  Ashton sorrise e mi strinse forte, poi mi baciò.
"Non pensiamo a ciò che è successo, va bene? Pensiamo al presente, a cosa siamo ora"
"E cosa siamo ora?"
"Sei la mia ragazza, no?"
"Non mi hai fatto nessuna proposta" dissi, ed Ashton rise.
"Oh allora vuoi la proposta" Si mise a cavalcioni su di me, ed iniziò a farmi il solletico.
"Daii...si, voglio la proposta" dissi ridendo, ed Ashton smise di farmi il solletico, per poi sedersi accanto a me. Anch'io mi sedetti, e lui mi prese le mani.
"Allora Alyssa, ragazza dei corridoi della scuola, vorresti essere la mia ragazza?"
Io sorrisi, stessa cosa fece lui.
"Certo che si" dissi, ed Ashton mi abbracciò, per poi baciarmi.
"Bene, ora posso dire al mondo che sei la mia ragazza. E sono così felice" disse Ashton, ed io lo strinsi forte.
"Anche io Ash, sono felice. Troppo felice. E non lo ero da tanto tempo"

The girl of school's corridors|| Ashton Irwin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora